Il tema delle protezioni quali ginocchiere e gomitiere accende sempre gli animi: c’è chi non esce di casa senza casco integrale permanentemente indossato e chi scende da un 3.000 con un semplice caschetto da XC. Quello che spesso si perde di vista è che si tratta di protezioni passive, vale a dire che entrano in gioco solo quando è troppo tardi per evitare una caduta.
Viene dunque da chiedersi se non bisogni invece investire nella protezione attiva, in particolare corsi di guida che facciano ben presente ad un rider dove siano i propri limiti e come reagire in situazioni di emergenza come frenate improvvise o terreni insidiosi. Certo, anche il Pro più scafato cade ed in quel caso le protezioni possono venire utili, ma anche qui non conta di più la preparazione fisica di due semplici gusci in plastica messi sulle ginocchia?
Per capire meglio il tema vi chiediamo di aiutarci a stilare una casistica rispondendo a queste domande:
I colori delle Orbea possono venire personalizzati grazie al programma MyO, come ha fatto Alctraz…
Trek ha pubblicato sul suo account IG delle foto di una Top Fuel in acciaio,…
Ad aprile Fox ha presentato il nuovo reggisella telescopico Fox Transfer, tanto atteso perché si…
Dal 2019 al 2024 Santa Cruz ha sponsorizzato il più forte team italiano nella coppa…
Ci sono dei giri che sono infattibili in certi periodi dell'anno. Uno dei miei preferiti…
NS Bikes si separa da Torquato Testa, con cui aveva stipulato un contratto a febbraio…