Leatt presenta una gamma di scarpe flat e clipless

12

Nato dall’invenzione del Leatt Brace, il primo neck brace mai prodotto, il marchio sudafricano Leatt ha ampliato notevolmente la sua gamma negli ultimi anni, dai caschi alle protezioni e all’abbigliamento, fino al punto di vestire interamente il rider, dalla testa ai piedi. Letteralmente ai piedi, dato che oggi Leatt presenta la sua gamma di scarpe, con due modelli per pedali flat e due modelli per pedali clipless, dal design semplice ma dense di soluzioni tecniche. Trovate informazioni e dettagli nel seguente comunicato stampa.

MTB Connection Winter – Luigi Sestili

[Comunicato stampa] Leatt, rinomato brand internazionale che ha sviluppato il primissimo Neck Brace, lancia l’attesissima gamma di scarpe MTB 2020. Le scarpe, perfette per tutte le discipline off-road come Enduro, Downhill e Free Riding, completano la gamma DBX e saranno disponibili in quattro modelli: 5.0 Clip, 4.0 Clip, 3.0 Flat e 2.0 Flat.



.

Scarpe MTB Leatt

Questa nuova collezione è frutto di sviluppi e test condotti dai deserti del Moab fino ai ghiacciai alpini, e il risultato ottenuto da Leatt si distingue per l’elevato comfort, alta resistenza, grip ottimale e design alla moda.

Tra le caratteristiche principali, le scarpe Leatt vantano una suola realizzata con una mescola speciale chiamata RideGrip e resistente ad abrasioni e lacerazioni, mentre lo shank, un rinforzo integrato nella suola, assorbe gli impatti e ottimizza l’efficienza del carico sul pedale, garantendo il massimo controllo di flessibilità e di torsione. A seconda del modello, le scarpe Leatt presentano shank di diversa durezza: più morbido nel 2.0 e per questo consigliato nel trail riding, medio nel 3.0 e di durezza elevata nei modelli 4.0 e 5.0, per garantire massima efficienza nella pedalata.

Inoltre, i canali di drenaggio per il fango presenti sulla suola permettono la massima aderenza tra la scarpa e il pedale, aumentando presa e controllo in qualsiasi condizione climatica.

MTB Connection Winter – Luigi Sestili

Infine le punte traspiranti permettono al piede di rimanere asciutto e areato, così come il rivestimento interno anti-batterico, anti-odore e ad asciugatura rapida, che garantisce freschezza costante.

MTB Connection Winter – Luigi Sestili

Leatt 5.0 e 4.0 Clip sono adatte a pedali SPD e compatibili con diversi stili di pedalata, grazie ai 25mm di regolazione e, soprattutto, i 15mm verso la parte posteriore. La possibilità di taratura posteriore così ampia aiuta a ridurre la tensione sul tendine d’Achille e rende questi modelli perfetti per il Gravity.

MTB Connection Winter – Luigi Sestili

Le 5.0 sono perfette per l’utilizzo in condizioni estreme, grazie alla punta costruita in una speciale membrana traspirante e impermeabile 10K/10K e ai sistemi Speed Lace e Cross Strap per un’allacciatura rapida e una calzata impeccabile.

MTB Connection Winter – Luigi Sestili

Le 4.0, costruite in materiale resistente all’acqua, oltre al Cross Strap presentano i Compression Laces, lacci più rigidi che garantiscono comfort e controllo per tutto il giorno.

[fncvideo id=232214]

Leatt 3.0 e 2.0 Flat, invece, sono scarpe per pedali Flat e dispongono del WaffleGrip, pattern studiato per dare massima stabilità e aderenza straordinaria.

MTB Connection Winter – Luigi Sestili

Le 3.0 sono adatte sia all’Enduro che al Downhill, grazie a una protezione interna per la caviglia e una punta traforata resistente all’acqua, per una miglior traspirabilità e resistenza.

[fncvideo id=232212]

Le 2.0 invece sono in pelle scamosciata sintetica, dal design casual, ma con tutti i vantaggi offerti da una scarpa da bici ad alte prestazioni.

[fncvideo id=232211]

Colori e prezzi

5.0 Clip – colore: black – € 129,99

4.0 Clip – colori: black/ink – € 119,99

3.0 Flat – colori: forest/granite – € 109,99

2.0 Flat – colori: steel/black/ink – € 89,99

Leatt

 

Commenti

  1. Io le five teen dell’era Adidas non riesco più a portarle , mi spaccano la pianta dei piedi , mi si addormenta la pianta dei piedi , un calo di qualità e di prestazioni incredibile , pensavo mi fossero diventati i piedi mongoli invece a quanto pare non sono l’unico a rilevare queste problematiche .e da stupido ne ho pure prese due paia perché pensavo che il primo paio fosse difettato .
  2. adimanto:

    Io le five teen dell’era Adidas non riesco più a portarle , mi spaccano la pianta dei piedi , mi si addormenta la pianta dei piedi , un calo di qualità e di prestazioni incredibile , pensavo mi fossero diventati i piedi mongoli invece a quanto pare non sono l’unico a rilevare queste problematiche .e da stupido ne ho pure prese due paia perché pensavo che il primo paio fosse difettato .
    questa cosa della pianta del piede è successa anche a me, alla prima uscita, per un breve periodo - scarpe FiveTeen Freerider Pro modello 2109, appena prese
    Nelle altre uscite non ho più avuto questa sensazione - staremo a vedere
Storia precedente

PNW presenta il nuovo Rainier, con escursione modificabile senza attrezzi

Storia successiva

In alto sopra la Val di Susa

Gli ultimi articoli in News