Lenzerheide si presenta sotto il suo lato migliore: sole, tanto pubblico e il beniamino di casa più gasato che mai dopo la vittoria della maglia iridata di domenica scorsa. Ricordo che Schurter vive a 20 minuti da Lenzerheide, a Coira. Un bel vantaggio poter dormire a casa propria il giorno prima della gara, con la famiglia, soprattutto se si vuole vincere la 33a gara di coppa per eguagliare il record di Julian Absalon.
La pista è secchissima, il che è anche un bene considerando le tantissime radici presenti, che rendono il tracciato molto difficile in caso di bagnato. Il ritmo di partenza è alto, ma non forsennato, tanto che i primi giri vedono un folto gruppo di atleti in testa, con tanto di collisioni quando ci sono diverse linee che si ricongiungono. Spettacolare quella fra Flückiger e Cink, i due contendenti per la generale di Coppa del Mondo, in cui Cink ha la peggio e finisce per terra, creando un tappo.
Niente di grave, il Ceco chiuderà il gap da lì a poco.
Il ritmo viene poi dettato dai soliti due: Schurter e Flückiger, con il secondo che sembra essersi fatto un po’ più attento a non tirare troppo dopo lo smacco di domenica scorsa in Val di Sole. Al quinto giro Flückiger rompe gli indugi e attacca nella prima salita, che in tempi normali è una pista blu di discesa, staccando la concorrenza. Schurter e Koretzky però ricuciono lo strappo e il gruppo si ricompatta.
All’inizio dell’ultimo giro comincia la tattica di attesa per vedere chi attacca, con un quattro atleti in testa: oltre ai due svizzeri, Koretzky e Haterly hanno la possibilità di andare via.
Finale apertissimo con tre atleti a combattere per la vittoria, dato che Hatherly cede. Flückiger esplode e si fa passare da Schurter ad interno curva (e due!), mentre Koretzky vince la sua seconda gara della stagione dopo Albstadt. La coppa del mondo verrà così decisa a Snowhoe, US, nell’ultima gara della stagione.
Gara durissima, piena di attacchi e strappi, malgrado non ci fossero grandi salite nel tracciato. Gli atleti alla fine erano distrutti. Weekend trionfale per i francesi, che hanno vinto la DH maschile e femminile nella categoria elite, oltre al XC maschile.
Un italiano nei top 20: Luca Braidot.
La neo campionessa del mondo Evie Richards concede il bis 6 giorni dopo la sua gara vincente in Val di Sole, imponendosi anche a Lenzerheide davanti alla neozelandese McConnell e ad una ritrovata Jenny Rissveds che aveva vinto la short track venerdì.
Sfortunata la Frei, rallentata da una foratura all’ultimo giro quando si trovava in terza posizione.
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