Una gara in attesa della pioggia che infine non è arrivata. La tensione dovuta al timore che un acquazzone come quello dei giorni scorsi avrebbe potuto abbattersi sul percorso a manche già iniziata, condizionando i risultati. Era già scritto che la terza tappa di UCI DH World Cup qui a Leogang sarebbe stata determinante per il delinearsi della classifica generale… e Aaron Gwin non ha perso l’occasione di mettere una buona caparra sulla sua leadership, vincendo anche questa gara.
Il campione statunitense non è riuscito a mettere la parola fine alla persecuzione dei problemi meccanici che ormai immancabilmente lo colpiscono a Leogang. Ai Worlds del 2012 il freno anteriore, nel 2014 la foratura alla ruota posteriore. Questa volta è stata la catena ad abbandonare Gwin pochi metri dopo essere uscito dal cancelletto di partenza, giusto il tempo per dare qualche colpo di pedale e prendere un po’ di velocità in partenza, per poi proseguire la gara “chainless”. Ma il problema non ha negato la vittoria al californiano, che ha tagliato il traguardo da vincitore.
In seconda posizione a soli 45 millesimi di distacco troviamo Connor Fearon, la rivelazione di questa gara, che ha messo a frutto anche in World Cup le ottime doti che ha dimostrato di avere durante il campionato australiano, lo scorso inverno. È sempre entusiasmante vedere degli outsider arrivare a podio e dimostrare di essere in grado di giocarsela con gli affermati top rider che occupano stabilmente la parte alta della classifica.
La situazione di Fearon è rimasta in sospeso per una possibile squalifica dato che il giovane australiano è atterrato al di fuori delle bandelle droppando dal muro finale. Per ora pare che l’errore gli sia stato perdonato, nonostante i giudici UCI ultimamente siano piuttosto ferrei nell’applicare questo aspetto del regolamento.
E a proposito di outsider, Remi Thirion dopo la vittoria ad Andorra 2013, torna sul podio qui a Leogang con una run efficace e spettacolare, grazie alla sua guida molto fisica e “scenografica”. Thirion conquista la 5ª posizione nella classifica di Overall.
Quarta posizione per Troy Brosnan, che si piazza a circa 1 secondo e mezzo dal compagno di team. Sale in 4ª posizione anche nella classifica generale di World Cup.
Greg Minnaar, vincitore della scorsa tappa a Fort William, chiude al 5° posto. In partenza ha urtato il casco contro il telaio del gazebo, dovendo smettere di pedalare per togliere una mano dal manubrio e sistemarsi il casco che gli si era spostato con l’urto. Una perdita di concentrazione che, insieme al fatto di aver smesso di pedalare, gli ha fatto perdere del tempo prezioso già nel primissimo tratto dopo l’uscita dal cancelletto di partenza. Resta invariata la sua 3ª posizione in classifica generale.
Loic Bruni non riesce a fare meglio dell’ottava posizione ma conserva il suo secondo posto nella classifica generale, tuttavia con un distacco da Gwin che è diventato piuttosto sostanzioso. Carlo Caire, unico italiano qualificatosi per la finale, cade in atterraggio dal salto finale per colpa di una forte folata di vento che lo ha spostato mentre era in volo. Si rialza dopo un paio di minuti e conclude la sua gara, purtroppo in ultima posizione, ma per fortuna senza nulla di rotto.
Rachel Atherton sembra essere tornata la guerriera imbattibile delle passate stagioni. A Leogang conquista nuovamente la vittoria in qualifica e anche in finale, con una run fluida e senza errori. I punti ottenuti in questa terza tappa di UCI DH World Cup consolidano la sua leadership nella classifica generale.
In seconda posizione la giovane britannica Tahnee Seagrave, che ha dimostrato di avere ottime capacità tecniche e di essere cresciuta molto anche a livello di esperienza, tanto da piazzarsi tra le top rider mondiali, guadagnando inoltre il terzo posto della Overall.
Emmeline Ragot chiude in terza posizione a una manciata di centesimi dalla Seagrave, dopo aver fatto segnare il miglior tempo al primo split. Resta salda la sua seconda posizione in classifica generale, ma il divario dalla Atherton aumenta.
Alia Marcellini, unica italiana che ha avuto accesso alla finale, conclude al 16° posto. Manon Carpenter è stata squalificata per aver tagliato le bandelle dopo il salto finale a causa del vento che l’ha deviata in atterraggio. Il suo tempo comunque non le sarebbe valso il podio.
L’australiano Andrew Crimmins vince la gara della categoria Junior, sempre più combattuta e ricca di giovani molto promettenti. Andrew mantiene così la leadership della classifica Overall.
In seconda posizione, a oltre 3 secondi di distacco, l’irlandese Jacob Dickson, che con l’ottima prestazione sia in qualifica che in finale qui a Leogang, conquista la terza posizione nella classifica generale. Laurie Greenland chiude al terzo posto, mantenendo invariata la seconda posizione nella Overall.
Classifiche complete Finali Leogang – Elite Men
Classifiche complete Finali Leogang – Elite Women
Classifiche complete Finali Leogang – Junior Men
World Cup Overall – Elite Women
World Cup Overall – Junior Men
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