Il forte downhiller francese Thibaut Daprela ha annunciato sul suo account Instagram che quest’anno correrà come privato, senza appoggiarsi a nessun team di coppa del mondo. Proprio ad inizio 2024 era stato ingaggiato da Fabien Barel e dal suo team Canyon Factory Racing, dopo aver lasciato senza nessun annuncio il team Commencal, con cui aveva corso fino alla fine della stagione 2023.
La cosa sembra molto strana e sul web si trovano le teorie più strampalate, alcune delle quali decisamente poco edificanti e, se false, diffamatorie. Tanto che lo stesso Daprela ha tolto la possibilità di commentare sotto il suo annuncio su IG.
Interpellato da Vojo Magazine, il francese dichiara: Non ho voluto comunicare di più all’inizio, ma alla luce di certi commenti e affermazioni diffamatorie che mi arrivano da persone che mi stringono la mano e mi sorridono quando mi vedono, ma che mi attaccano alle spalle, vorrei dare qualche dettaglio in più perché la cosa è andata troppo oltre. Mi sta togliendo molte energie in un momento in cui vorrei dedicarmi al mio sport e a vincere le gare.
È stata una decisione ponderata. Volevo cambiare aria ed ero molto felice di questa nuova partenza. Purtroppo, una volta annunciato il mio ingresso nel team Canyon CLLCTV, sono iniziati i problemi, perché evidentemente alcune persone del settore, che conoscevano perfettamente le mie capacità sportive, non hanno apprezzato il fatto che io corressi per Canyon. Da quel momento in poi, hanno chiaramente cercato di distruggermi e persino di destabilizzarmi con pratiche odiose. Queste azioni hanno causato molti danni a me, ma anche alle persone a me vicine e alla mia famiglia, dimostrando un comportamento vile e sleale che è ben lontano dai valori sportivi. Non avrei mai potuto immaginare una simile campagna diffamatoria.
Non c’è alcun motivo extrasportivo. Tuttavia, vista la piega che hanno preso le cose, io e la mia famiglia ci siamo circondati di consulenti e avvocati per poter intraprendere, se necessario, azioni legali contro chiunque faccia commenti offensivi o diffamatori nei miei confronti. Non mi piace, ma purtroppo nella società di oggi, con la presenza costante dei social network, dobbiamo farlo per tutelarci.
Di sicuro la tempistica è molto strana, visto che non manca tanto all’inizio delle competizioni e che i giochi sono fatti per quanto riguarda la composizione delle squadre. Vedremo se ci saranno chiarimenti in futuro.
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