Questo nefando periodo verrà ricordato per due cose: un coso così piccolo che nessuno lo vede ma che riesce a fermare il mondo, e una proliferazione di cani mostruosa. È come se avessero cominciato a riprodursi tutto d’un tratto, riducendo i tempi di gestazione a poche ore. Oppure è venuta loro una pisciarella incontenibile, motivo per cui i loro padroni vagano senza sosta ad ogni ora del giorno.
Quello che mi lascia dubbioso è il non esponenziale aumento di escrementi o delle cui tracce, nel caso il padrone li raccolga zelantemente. Qui gatta ci cova. A proposito, ho visto anche qualcuno col gatto al guinzaglio.
Insomma, ogni scusa è buona per uscire dagli arresti domiciliari a cui l’Europa tutta è costretta, compresa la Gran Bretagna, dopo un tentativo durato 24h di far finta di niente, grazie a teorie strampalate di un altrettanto strampalato governo populista. Sono aumentati i podisti, i passeggiatori armati di bastoncini da trekking con il loro tipico “clack clack” sull’asfalto ma, e qui veniamo al punto, sono diminuiti i ciclisti, che fino a qualche settimana fa notoriamente affollavano pronti soccorsi e corsie d’ospedale.
Cacciati fuori dai nosocomi, e minacciati di non farsi più vedere per i prossimi 12 mesi almeno, si sono ridotti a litigare nel nostro forum, fra giustizialisti tappati in casa (senza animali domestici da “pisciare”) e Stravisti che postano uscite dal titolo “più veloce del virus”, con tanto di foto con il gesto di vittoria in cima al passo Scapellon, quello con la salita di 1000 metri di dislivello tutta al 17%.
I pochi incidentati sono stati raggiunti dall’elicottero dei soccorsi, da cui è sceso col verricello il Dr. Mengele, armato di Luger, che, spinto da uno dei suoi rari momenti di compassione, li ha finiti con un colpo alla nuca.
Foto di copertina di Marco Malcangi
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