Magico Tempe in MTB (senza forcella e ruota anteriore) a Plan de Corones

Simone Temperato si spinge sempre più in la con le sua sfide alle salite più difficili, fatte con una ruota sola!

Ecco come ci racconta la sua ultima impresa

San Vigilio di Marebbe, 16 agosto 2013.

Pensare che sia possibile salire e poi ridiscendere da Plan de Corones da San Vigilio di Marebbe con metà biciletta a dir la verità sembra proprio difficile, ma sembra che a compiere questa prodezza da circense qualcuno ci sia riuscito. Il protagonista di questa singolare impresa è ancora una volta lui, Simone Temperato, alias Magico Tempe, il ciclista bassanese che da qualche anno a questa parte si diletta a compiere imprese del genere con la sua mountain bike priva di ruota e forcella. Questa volta ha aggiunto al suo ormai ricco palmares di salite anche quella che secondo lui era la più difficile sotto l’aspetto tecnico visto la presenza nel tratto finale dello sterrato e specialmente delle pendenze che in alcuni tratti superano il 25 per cento.

Partito dal centro di San Vigilio con la sua bicicletta “monca”, Simone ha iniziato la sua incredibile sfida lungo l’ascesa che porta al Passo Furcia, da qui, dopo la svolta per Plan de Corones, sono iniziate le vere difficoltà proprio perché ha dovuto compiere delle difficili manovre per mantenere l’equilibrio reso precario per la presenza di alcune buche e alcuni sassi presenti lungo il percorso. Nel tratto finale, quello più duro, Simone ha dato il meglio di se e rampa dopo rampa è riuscito a giungere fino al traguardo finale. Arrivare in quelle condizioni in cima al Plan de Corones è stato veramente bellissimo – ha dichiarato Simone – sono veramente soddisfatto – continua – perché da anni avevo in mente di sfidare questa difficile salita che nella carta è tra le più dure dell’Alto Adige. Sia in salita che in discesa è stato il tratto in sterrato a fare la differenza, restare in equilibrio in questi chilometri è stato veramente difficile, ma la concentrazione e la determinazione di portare a termine anche questa impresa alla fine hanno fatto la differenza e mi hanno fatto concludere la prova nel migliore dei modi.

Era la prima volta che affrontavo uno sterrato così lungo e così duro, in discesa ho guidato la bici in maniera impeccabile, sono riuscito anche ad evitare una caduta passando a pelo fra due mucche che mi hanno tagliato improvvisamente la strada, non so ancora come ho fatto a restare in equilibrio! Sono molto soddisfatto della prova, lungo il percorso ho trovato molte persone che mi hanno incitato, alcune non credevano ai propri occhi vedermi salire e poi scendere da quelle pendenze. Cosa dire, anche quest’anno Simone ha lasciato il segno nell’Alto Adige, dopo Stelvio, Rombo, Giovo è arrivata anche questa ennesima impresa, un grande risultato per chi come lui ama superare i propri limiti e sfidare l’impossibile a suon di pedalate!

 

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