Magura sposta parte della produzione in Asia

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Secondo quanto riportato dai media, il gruppo Magenwirth Technologies, noto nel settore delle biciclette e delle motociclette per il marchio Magura, si trova ad affrontare una profonda ristrutturazione. In considerazione delle attuali sfide nel settore delle biciclette e delle due ruote, l’azienda con sede a Bad Urach “intende rafforzare la propria forza innovativa adattando le risorse di ricerca e sviluppo alle esigenze del mercato“.

Essendo “Il mercato delle due ruote e in particolare l’industria della bicicletta dominato da alcuni grandi OEM di biciclette molto sensibili al prezzo e da un vasto settore dei fornitori prevalentemente con origine o produzione nell’area economica asiatica“, Magura intende “riallineare la produzione” creando 30 nuovi posti di ingegneria “per aumentare significativamente la frequenza dell’innovazione e ampliare il portafoglio prodotti. L’obiettivo è consolidare il posizionamento del marchio Magura attraverso un più rapido rinnovamento e ampliamento della gamma di prodotti. Allo stesso tempo, però, il gruppo aziendale è costretto a snellire le proprie strutture”



.

All’interno del gruppo verranno eliminati complessivamente 90 posti, con riduzioni che interesseranno tutti i livelli gerarchici.

La produzione di alcuni componenti per biciclette presso lo stabilimento di Hengen verrà interrotta e la produzione rimanente verrà trasferita a Taiwan. In futuro l’intera divisione motociclistica si trasferirà a Hengen.

Commenti

  1. federic000:

    Ho visto dei magura incredibili, freni a pattino ma azionati da una pompa a olio come i freni a disco…ho pensato a tutte le barzellette sugli ingegneri tedeschi
    Esistevano ben prima dei freni a disco e per alcuni erano il Sacro Graal del freno a pattino quando i V brake non erano ancora del tutto affermati e molti facevano MTB con i cantilever.
  2. Il solito proclamo tecno-turbo-capitalista che malcela la banale volontà di ridurre posti di lavoro più costosi a beneficio di altri che lo saranno meno, in controtendenza rispetto al trend attuale che vede un frequente ripensamento della delocalizzazione. In bocca al lupo a Magura ma appare una scelta talmente poco condivisa al momento attuale da lasciare più di qualche dubbio sulle prospettive aziendali.
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