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Uno degli argomenti che accendono di più gli animi dei mountain biker è la larghezza del manubrio. Anche nella redazione c’è chi giurerebbe sui vantaggi di un manubrio stretto, e chi invece si eccita ogni volta che arriva qualcosa più largo di 780mm.
Agli albori della MTB i downhiller scendevano a velocità pazzesche su tracciati come il Kamikaze a Mammoth, in California, usando manubri larghi meno di 650mm. Oggi sappiamo che un manubrio più largo conferisce un miglior controllo del mezzo, perlomeno fino ad un certo punto (di larghezza).
Andiamo al 2008: il primo marchio che iniziò ad allargare i manubri fu FSA: il Gravity Light misurava ben 800mm, una misura ritenuta assurda, ai tempi. Adesso 800mm è diventato quasi uno standard per prodotti discesistici (ma non solo), tanto che molti manubri hanno già le guide per poter essere accorciati nella misura che si preferisce.
Quando si parla di manubri, non sembra esserci una regola riconosciuta in termini di proporzioni fra altezza/corporatura rider e larghezza manubrio. Non stiamo insinuando che i tre rider elencati qui sotto siano nel “giusto” o nel “torto”, ma guardando ai numeri sembra che uno di essi abbia una misura manubrio relativamente proporzionata, mentre gli altri due sembrano un po’ fuori dai canoni. Indovinate di chi stiamo parlando.
Sam Hill – manubrio da 750mm, altezza 170cm
Richie Rude – manubrio da 740mm handlebar, altezza 180cm
Rachel Atherton – manubrio da 775mm, altezza 170cm
Esatto, quello con la larghezza giusta sembra proprio Sam Hill: alto 170cm, con una struttura corporea media (spalle), il manubrio da 750mm è perfetto. Non stiamo dicendo che atleti del calibro di Richie Rude e Rachel Atherton sbaglino, perché hanno i loro buoni motivi per la loro scelta.
Considerando Rude, il manubrio sembra piuttosto stretto (740mm), ma ha ammesso pubblicamente che preferisce questa misura per non andare a toccare gli alberi quando si muove su sentieri stretti e sconosciuti.
Rachel Atherton va nella direzione opposta, con un manubrio da 775mm e una struttura corporea meno massiccia dei due colleghi maschi, in particolare le spalle. Abbiamo notato che altre ragazze preferiscono questo tipo di setup, forse perché le donne hanno meno forza nel torso rispetto agli uomini, e tendono a compensare con una maggior leva e stabilità date dal manubrio più largo. Bisogna però tener conto che oltre un certo punto si sacrifica l’agilità.
Vi chiederete: e quindi, cosa consigliate? Se siete in difficoltà nel trovare la larghezza manubrio a voi più confacente, ecco il nostro consiglio. Non stiamo dicendo che funzioni perfettamente per ogni biker, ma può essere un punto di inizio da cui partire, a cui poi aggiungere le preferenze personali, come i tipi di sentieri in cui si gira (stretti, con tanta vegetazione, ecc).
Avrete bisogno di un metro rigido, tipo quelli in legno, o di un amico che faccia la misurazione.
- Mettetevi nella posizione in cui fate le flessioni, che dovrebbe essere piuttosto neutra in termini di larghezza. Se siete abitati a farle extralarghe o extrastrette, ci dispiace, questo tutorial non fa per voi.
- Guardando il metro, controllate la misura che va dall’esterno del palmo sx all’esterno del pamo dx.
- Alzatevi, riposatevi brevemente e ripetete l’operazione più volte.
- Calcolate la larghezza media di tutti i valori che avete appena preso. Questa dovrebbe essere una buona posizione in cui il vostro corpo si sente forte e stabile, cosa che vale anche quando si va in bici.
Ricordatevi che i corpo umano ha un’infinità di forme e misure e ciascuno di noi ha le sue preferenze personali, ma questo è un metodo piuttosto universale per trovare la larghezza manubrio giusta. Se lo trovate utile, ringraziate Nate Riffle di Specialized, altrimenti indicatene un altro qui sotto!
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