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Un Campionato del Mondo entusiasmante quello che si è appena concluso in Val di Sole. L’edizione 2016 dell’evento più importante della stagione mondiale di Downhill ha radunato nella località trentina diverse decine di migliaia di spettatori che hanno affollato tanto l’area del traguardo quanto l’intero tracciato, che in ogni tratto ha dato vero spettacolo.
Il fondo incredibilmente polveroso e secco, dovuto alla lunga siccità estiva ha trasformato la pista Black Snake tracciata da Pippo Marani in un vero concentrato assoluto di difficoltà tecniche. Le enormi pietre, le radici, le pendenze proibitive, tutto ricoperto da un profondo strato di polvere inconsistente che riduceva al minimo il grip e la confidenza. Senza alcun dubbio il tracciato più impegnativo della storia della DH.
E quando si tratta di tracciati impegnativi resi quasi impraticabili dalle condizioni di scarsa aderenza del tracciato, che sia fango o polvere, sappiamo chi è che la fa da padrone. Dopo 3 gare di UCI DH World Cup vinte consecutivamente e con un tracciato di questo tipo, Danny Hart risultava essere uno dei favoriti.
Infatti dopo aver segnato il miglior tempo ieri nella seeding run, oggi si è imposto con una vittoria conquistata con una run a dir poco spettacolare. Potente, fluido e sempre in attacco sin dai primi metri, Danny per la seconda volta in carriera è entrato nella storia conquistando in modo assolutamente meritato la maglia iridata.
Seconda posizione a dir poco incredibile e davvero emozionante per un giovanissimo pilota al suo primo anno nella categoria Elite, già Campione del Mondo Junior la scorsa stagione, che ha presieduto la hot seat per gran parte della gara. Si tratta di Laurie Greenland: stessa nazionalità, stesso team e stessa bici del neo Campione del Mondo Danny Hart. Due inglesi in sella a Mondraker che hanno infiammato il pubblico, ciascuno di loro aggredendo la Black Snake alla conquista della gloria.
Terza posizione per un ottimo Florent Payet che guadagna un bronzo iridato su un tracciato davvero proibitivo. Il francese ha guidato in modo pulito e solido, conquistando il suo miglior risultato in carriera in uno degli eventi più importanti, certamente memorabile.
Quarta posizione per Troy Brosnan che ha guidato in modo discontinuo, senza grossi errori ma senza nemmeno aggredire il tracciato come sua consuetudine.
Quinto posto per Bernard Kerr, convocato in extremis a far parte della Nazionale Britannica e infine 3° portacolori della Union Flag sul podio iridato della Val di Sole.
Loic Bruni, Campione del Mondo uscente, deve rinunciare al sogno di riconfermare il titolo a causa di una foratura nella parte alta, che comunque non gli ha impedito di scendere per dare spettacolo ai suoi numerosissimi tifosi a bordo pista.
Aaron Gwin sembra ormai essere vittima della maledizione dei Worlds. Uno dei piloti più vincenti della storia della DH che, per un motivo o per l’altro, non è ancora riuscito a vestire la maglia iridata. Quest’anno ci si è messa ancora una volta l’esplosione del copertone posteriore, complice anche un atterraggio un po’ troppo aggressivo su una pietra, che lo ha fermato nella prima parte di bosco, proprio su un tracciato dove era considerato tra i favoriti assoluti.
Buona l’esperienza della Nazionale Italiana che vede diversi atleti in top 40. Francesco Colombo scende bene e si piazza in 31° posizione e lo stesso vale per Johannes Von Klebelsberg che si posizione poco dietro, al 36° posto. Anche Carlo Caire guida bene e scende con un buon tempo che gli vale il 40° posto.
Gianluca Vernassa chiude 53° con una piccola caduta, mentre Loris Revelli cade in modo più significativo nella parte alta e si ritira dal percorso, fortunatamente senza conseguenze fisiche. Mario Milani resta un po’ indietro e chiude in 89ª posizione.
Come da copione, Rachel Atherton conclude la vera stagione perfetta, aggiungendo il titolo iridato alla vittoria del circuito UCI DH World Cup, dove ha vinto tutte le tappe. La britannica veste la maglia iridata per la terza volta in assoluto e per la seconda volta qui in Val di Sole, dove nel 2008 ha vinto il suo primo titolo mondiale.
Rachel parte guidando in modo conservativo rispetto al suo potenziale, per contenere il rischio di commettere errori, per poi proseguire in un crescendo di ritmo che le consente di guadagnare un vantaggio di oltre 3 secondi.
Myriam Nicole scende in modo spettacolare e segna da subito il tempo di riferimento, battuto in seguito solo da Rachel. Medaglia d’argento per la francese che dal suo rientro alle gare dopo l’infortunio sembra aver trovato un ritmo addirittura superiore a quanto non avesse prima dell’infortunio stesso. Su un tracciato così tecnico ha saputo impensierire l’imbattibile Atherton.
Tracey Hannah sembrava essere l’unica rider in grado di sfidare la Atherton e invece, nonostante una discesa potente e precisa, apparentemente senza errori rilevanti, deve accontentarsi della medaglia di bronzo, a oltre 9 secondi dal miglior tempo.
Marine Cabirou ottiene la quarta posizione al suo primo anno nella categoria Elite. Quinta posizione per Tahnée Seagrave, piuttosto distante dai tempi a cui ci aveva abituato durante la stagione. Manon Carpenter invece non conclude la manche per una brutta caduta nella primissima parte del tracciato.
Alia Marcellini conquista l’hot seat che mantiene a lungo, per cedere il posto solo alle top rider. Sesta posizione per lei che mette a segno la sua migliore performance stagionale proprio nella gara più importante, in una settimana impegnativa che l’ha vista ottenere il 6° posto anche nella finale del Campionato del Mondo di 4X solamente due giorni fa.
Subito dietro Alia, al settimo posto, si posiziona la Campionessa Italiana Veronika Widmann, staccata dalla connazionale di meno di 7 decimi di secondo.
Eleonora Farina subisce purtroppo una spettacolare caduta nella quale viene sbalzata in aria contro un albero ed esce fuori dal tracciato. Eleonora riesce a rialzarsi e riprendere la gara ma deve purtroppo arrendersi a un tempo più alto di quello che meriterebbe. I suoi primi due intertempi antecedenti alla caduta erano ottimi, con un 4° e un 5° posto. Davvero un peccato!
Grazie ai punti delle 3 atlete Azzurre, l’Italia è prima nella classifica a squadre della categoria Elite Women. Congratulazioni ragazze!
Oro e argento per il canada nella categoria Junior. Il favorito Finn Iles non delude le aspettative e, nonostante alcune difficoltà nei giorni scorsi, in finale ha dato il meglio di sé conquistando il titolo iridato, al suo primo anno nella categoria Junior.
Il connazionale Magnus Manson chiude in seconda posizione a circa 3 secondi e 8 decimi dalla prima posizione. Il francese Gaetan Vige segna il terzo tempo di categoria che gli vale la medaglia di bronzo. Andrea Bianciotto, vincitore della manche di qualificazione di ieri, vede sfumare il sogno iridato a causa di una scivolata e chiude in 7ª posizione.
Federico Monzoni chiude in 25ª posizione, rallentato da una foratura al posteriore. Vittime di una caduta sia Lorenzo Sorrentino, che conclude al 69° posto, che Mirko Manazzale, che invece decide di non proseguire la sua run. Nessuna conseguenza fisica per fortuna per il giovane Azzurro.
Alessia Missiaggia è la nuova Campionessa del Mondo Junior. Al suo primo Mondiale, da atleta al primo anno della categoria Junior, conquista la maglia iridata con un vantaggio di quasi 12 secondi sull’inseguitrice, la statunitense Samantha Kingshill, mentre sono quasi 26 i secondi di distacco sulla francese Flora Lesoin, medaglia di bronzo. Brava Alessia!
Purtroppo resta fuori dal podio una delle favorite, Beatrice Migliorini, che viene rallentata da due cadute e conclude in quarta posizione. Anche Beatrice è al primo anno di categoria e ieri in qualifica aveva ottenuto un eloquente secondo posto.
Quinta posizione per la neozelandese Shania Rawson, la Junior più veloce nelle qualifiche di ieri.
Classifiche complete DH World Championships 2016 – Val di Sole – Men
Classifiche complete DH World Championships 2016 – Val di Sole – Women
Classifiche complete DH World Championships 2016 – Val di Sole – Junior Men
Classifiche complete DH World Championships 2016 – Val di Sole – Junior Women
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