Non vedevamo l’ora di potervi presentare la nuova arrivata in casa Mondraker, che abbiamo avuto il piacere di provare a inizio Aprile nei pressi del quartier generale di Mondraker ad Alicante (Spagna), inizialmente per un breve giro di assaggio con sessione di foto a Tabarca, suggestiva isoletta a pochi kilometri dalla costa spagnola, oasi naturale di fauna marina, mentre successivamente abbiamo potuto spremerla a fondo durante una discesa di oltre 2 ore, su un divertentissimo trail che solca uno dei monti alle spalle di Alicante.

L’embargo sulla data di pubblicazione ufficiale ha avuto lo scopo di far coincidere la presentazione al pubblico con la disponibilità a magazzino di tutte le versioni, che sono quindi ordinabili da oggi presso i rivenditori (in Italia da domani, dato che oggi è festa).

Mondraker approda al carbonio con la Foxy Carbon, la naturale evoluzione del modello Foxy, best seller del marchio spagnolo che celebra con questo restyling il 10° anno di produzione. La Foxy Carbon adotta tutte le soluzioni con le quali Mondraker si è distinta nel vasto mercato delle MTB in questi suoi 12 anni di storia. Tutte queste features, brevettate dall’azienda di Alicante, sono ideate dal loro ingegnere capo, il vulcanico Cesar Rojo. Con molta soddisfazione e orgoglio lo staff di Mondraker, interamente formato da biker, si rivolge alla Foxy Carbon chiamandola “The Bike”, dato che rappresenta l’essenza del marchio e la massima espressione di tutto ciò che hanno ideato e prodotto sino a ora.

Analisi statica

La costruzione del telaio è affidata al carbonio, con la tecnica denominata Stealth Carbon, tramite la quale vengono assemblate fibre unidirezionali di carbonio con il metodo degli stampi sotto vuoto, alle quali vengono aggiunte fibre composite per alcuni punti nevralgici che necessitano di ulteriore robustezza e/o rigidità, come la zona del movimento centrale, tubo di sterzo, drop out e sedi dei cuscinetti degli snodi. L’obiettivo di tali accorgimenti costruttivi è una rigidità del telaio superiore alla media, senza inficiare il peso, che resta in linea con la concorrenza. Per il design generale del telaio gli ingegneri Mondraker dichiarano di essersi ispirati al design del mondo delle concept car, con linee curve e filanti che incontrano spigoli vivi e tratti decisi.

Peculiare e ben integrato nella linea generale del telaio è il disegno della zona di sterzo, che ospita la sezione allungata tipica della soluzione Forward Geometry, ormai marchio di fabbrica di Mondraker. Questa tecnologia, introdotta dal marchio iberico nel 2011 e applicata gradualmente a tutta la gamma, è una semplice ma efficace intuizione che consiste in una lunghezza maggiore del top tube e quindi dell’avantreno in generale, senza modificare la distanza del manubrio e quindi la posizione in sella. Per la guida si traduce in maggiore aderenza sulla ruota anteriore, stabilità alle alte velocità, precisione e sensibilità sullo sterzo, in curva e nel tecnico, sia in salita che in discesa.

Questo è possibile grazie all’adozione di particolari attacchi manubrio Forward Geometry, nettamente più corti dei tradizionali, tramite i quali si riesce a recuperare l’aumento di quota del top tube, riportando il manubrio alla distanza corretta per la posizione di guida in relazione alla taglia. Gli attacchi manubrio Forward Geometry sono prodotti da Onoff, marchio di proprietà di Mondraker che si occupa di parte della componentistica, in misure come 0mm e 10mm per le discipline prettamente Gravity, oppure in 30mm per le discipline che prevedono anche la salita, come appunto nel caso della Foxy Carbon.

La tecnologia che muove il sistema di sospensione è la ZERO Suspension, brevetto Mondraker nato nel 2009 che si avvale di un sistema Virtual Pivot a bracci corti, con tecnologia Full Floater, nel quale l’ammortizzatore, un Fox Float CTD Kashima 2015 con controllo remoto, viene compresso da ambo i lati da entrambe le bielle. Il dimensionamento delle bielle rispetto al precedente modello Foxy è stato aggiornato, incrementando ulteriormente l’efficienza in pedalata e mantenendo ottime performance in discesa. Il piccolo e discreto parafango fissato direttamente al telaio che protegge lo stelo dell’ammortizzatore, è un dettaglio sicuramente apprezzabile.

La forcella è la nuova Fox 34 Float CTD Kashima 2015 con controllo remoto e decals in tinta con la livrea del telaio. Come descritto nell’articolo dedicato alla nuova gamma Fox 2015, questa forcella si avvale di una nuova cartuccia CTD derivata dal programma Fox RAD, più corposa nella prima parte di corsa e più sensibile ai piccoli urti, unita al nuovo olio al molibdeno per la lubrificazione, che incrementa la scorrevolezza. Le performance rispetto al modello precedente sono sensibilmente migliorate.

Le ruote sono Crank Brothers Cobalt 3 da 27.5 e sono Tubeless. Montano copertoni Maxxis Ardent 2.40 EXO Protection Tubeless Ready sia all’anteriore che al posteriore.

La trasmissione è affidata a SRAM con un sistema 1×11, ormai immancabile sulle versioni di alta gamma di tutti i recenti prodotti. Per la versione RR che abbiamo provato, il gruppo è formato da una guarnitura X1 in alluminio con corona da 30 denti, la cassetta, il cambio e il comando sono XO1, mentre la catena è XX1. Qualora si volesse montare il deragliatore per utilizzare una doppia corona, è possibile installare il supporto dedicato, fissandolo alle stesse viti che reggono il parafanghino, senza necessità di rimuoverlo.

I freni sono i nuovissimi Formula CR3, con dischi da 180mm di diametro sia all’anteriore che al posteriore, che usciranno a breve e di cui vi abbiamo dato una veloce anticipazione nei giorni scorsi. Abbiamo avuto qualche problema iniziale dovuto probabilmente ai dischi leggermente contaminati da grasso o olio. Li abbiamo puliti con l’acqua di mare che avevamo abbondantemente a disposizione sulle spiagge di Tabarca e hanno cominciato a funzionare in modo costante e affidabile, fornendo tutta la potenza che ci si aspetta da un impianto frenante Formula.

Il manubrio è un Onoff Stoic Carbon da 740mm di larghezza, con livrea in pendant con quella del telaio. Qui troviamo i comandi remoti sia del sistema CTD che del reggisella telescopico. Tra il breve giro sull’isola di Tabarca e la discesa sui monti alle spalle di Alicante, abbiamo deciso di invertire la loro posizione rispetto all’allestimento originale proposto da Mondraker.

Il comando remoto Fox che controlla le posizioni Climb, Trail e Descend sia della forcella che dell’ammortizzatore, era inizialmente posizionato sul lato sinistro del manubrio. Essendo perfettamente simmetrico e utilizzabile su entrambi i lati del manubrio, abbiamo deciso di spostarlo sul lato destro, dopo esserci consultati con i tecnici Fox. I più attenti noteranno dalla foto che non abbiamo spostato la parte terminale della leva colore argento, che è l’unica parte asimmetrica che va invertita, tramite una piccola brugola, per adattarla dal lato sinistro a quello destro e viceversa. Una piccola dimenticanza, dovuta forse all’eccitazione per la discesa che ci attendeva. Ovviamente non ha precluso assolutamente il funzionamento, ma avrebbe probabilmente offerto un ulteriore comfort ergonomico. Il remoto Fox in questa posizione non intralcia assolutamente gli altri comandi, che grazie al collarino MixMaster di Formula, che integra leva del freno e trigger del cambio, sono nella posizione più comoda e accessibile.

Spostare il remoto Fox del CTD sul lato destro ci ha consentito di posizionare il comando remoto del reggisella telescopico Rock Shox Reverb Stealth nella posizione che riteniamo più comoda e sicura, ovvero nella parte inferiore del manubrio sul lato sinistro, che grazie all’utilizzo del monocorona non risulta occupata dal trigger del deragliatore. In questa posizione si può azionare il telescopico senza spostare il pollice al di sopra della manopola, quindi mantenendo una presa più sicura sul manubrio durante ogni situazione di riding.

Il Reverb Stealth in questione è nella versione da 125mm di escursione e sostiene una sella Fizik Nisene Wing Flex con accostamento cromatico dedicato.

Geometrie

Salita

La Foxy Carbon funziona bene in salita, grazie a un’accurata miscela di soluzioni ben progettate. Il sistema Zero Suspension offre interessanti spunti negli scatti in salita, anche con ammo in posizione aperta (Descend), che ovviamente diventano estremamente efficienti utilizzando le posizioni più specifiche come Trail o Climb.

Il peso sufficientemente contenuto e ben bilanciato tra anteriore e posteriore, insieme al baricentro molto basso, rendono la Foxy Carbon molto piacevole da guidare in salita, precisa e agile ma ben piantata a terra in termini di grip e stabilità. La Forward Geometry consente di muoversi molto sulla bici per scavalcare ostacoli o assorbire asperità, senza mai togliere aderenza alle ruote.

Nelle condizioni di leggera salita scorrevole o di brevi salite che intervallano tratti di piano o discesa, si riesce a mantenere una velocità media molto alta con estrema facilità. La rigidità del telaio permette di tirare rapporti lunghi, in piedi sui pedali, senza avvertire torsioni e quindi trasferendo tutta la forza al suolo.

Anche nei continui cambi di ritmo è perfettamente a suo agio, passando dalle staccate ai rilanci o agli strappi in salita con grande disinvoltura. L’attivazione del CTD su entrambe le sospensioni tramite comando remoto, in queste situazioni appare decisamente adeguata alla destinazione d’uso della Foxy Carbon.

Photo: Sebas Romero

Discesa

Se in salita la Foxy Carbon si comporta come una full da XC Marathon, in discesa ci si scorda di avere “solo” 140mm di escursione anteriore e posteriore e si raggiungono prestazioni degne di un’ottima bici da Enduro. L’eccellente rigidità del telaio e del carro fornisce una spiccata precisione di guida sia nell’affrontare curve veloci che sui fondi molto sconnessi.

Il cinematismo della sospensione posteriore è fluido e sensibile, isolando il triangolo anteriore sia dai grossi urti che dalle piccole vibrazioni. Si gode di una sensazione di galleggiamento molto pronunciata per essere una bici da 140mm di escursione, senza perdere le doti di reattività e spunto che ci si aspetta da una Trail bike.

Anche le migliorie apportate alla nuova Fox 34 da 140mm si fanno apprezzare. Sensibilità sui piccoli urti, resistenza all’affondamento in frenata e sul ripido (anti-diving) e curva di compressione ottimizzata su tutta la lunghezza della corsa, sono modifiche evidenti e concrete che portano questa forcella al pari delle migliori concorrenti, in piena sintonia con le ottime doti discesistiche della Foxy Carbon sulla quale è montata.

La Forward Geometry infonde un grande senso di sicurezza e di confidenza sia nel tecnico lento che a velocità sostenute. Il fatto di avere un interasse maggiore a fronte di una posizione di guida standard, permette di comandare bene la bici sia quando occorre girarla nello stretto che quando si devono affrontare passaggi sconnessi e ripidi. Sul veloce ovviamente offre un incremento di stabilità eccezionale.

Photo: Sebas Romero

Conclusioni

Rigidità, leggerezza, ottime geometrie e qualità estetiche fanno di questa bici un prodotto di altissimo livello. Prestazioni in salita brillanti, in discesa si è rivelata una delle migliori Trail Bike mai provate. L’allestimento della versione RR non è interamente top di gamma, ma sempre adeguato e performante. Consigliata!

Photo: Sebas Romero

Allestimenti e Prezzi

L’allestimento più pregiato è rappresentato dalla Foxy Carbon XR. Carattere aggressivo che sconfina verso l’enduro, è l’unico allestimento della Foxy Carbon che prevede una forcella da 160mm. La componentistica è al top.

Prezzo di listino: €6.999,00

La Foxy Carbon RR è la versione che ci è stata affidata per il test e di cui vi abbiamo parlato nell’articolo.

Prezzo di listino: €6.199,00

Componentistica di qualità a un prezzo più accessibile per la Foxy Carbon R.

Prezzo di listino: €4.999,00

Triangolo in carbonio e carro in alluminio per l’allestimento più economico della serie, chiamato semplicemente Foxy Carbon.

Prezzo di listino: €3.699,00

Mondraker è distribuita in Italia da DSB – Bonandrini

 

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