Le trasmissioni monocorona sono un’oggetto sempre più diffuso e richiesto nel mondo dell’all mountain enduro e dell’XC agonistico.
Se da un lato anche le configurazioni monocorona più evolute comportano una riduzione della gamma di rapporti disponibile, dall’altro è evidente che il monocorona ha degli oggettivi vantaggi in termini di facilità di utilizzo, efficienza in pedalata e sicurezza contro la caduta della catena. Per questi benefici sono oggi moltissimi i riders che, stufi della configurazione 2×10 o peggio 3×10, vogliono passare ad una configurazione con corona singola.
Cosa offre il mercato
Ad oggi il mercato, per chi vuole pedalare, offre 3 soluzioni con corona singola anteriore.
Shimano XTR 11v
L’XTR M9000 è l’unica proposta di Shimano ad 11V. Viene offerta in 3 configurazioni: con corona tripla, doppia e singola.
Il pacco pignoni è 11-40T, utilizza corpetto ruota libera standard. La corona è anticaduta ma non utilizza il profilo a denti sincronizzati.
Il prezzo del gruppo 1×11 compreso di guarnitura è di: 1260€ listino, senza movimento centrale.
Gruppi Sram 11v
Sram, precursore nel mondo delle trasmissioni 11v, offre ad oggi tre gruppi 1×11: Sram XX1, Sram X01 e Sram X1.
Tutti e tre i gruppi hanno caratteristiche comuni: pacco pignoni 10-42T, necessitano del corpetto ruota libera specifico XD e utilizzano una corona anticaduta con denti sincronizzati.
Il prezzo dei tre gruppi è il seguente: Sram X1 862€, Sram x01 1122€ e Sram XX1 1242€ (prezzi di listino di gruppo completo senza movimento centrale).
Trasmissione 10V modificata
La trasmissione 10V modificata parte dalla base di una trasmissione 10V normale con pacco pignoni 11-36, Sram o Shimano. Attraverso la sostituzione di alcuni pignoni si interviene sulla cassetta trasformandola in 11-42, ovvero ampliando la gamma di rapporti disponibili. Il corpo ruota libera rimane quindi quello standard di una trasmissione 10V.
Il bello della modifica è che si può utilizzare il gruppo 10V già montato sulla nostra bicicletta, con un netto risparmio economico. L’ideale è sempre utilizzare deragliatori posteriori con frizione (Type 2 o Shadow +) e gabbia media.
Che cosa serve?
Come detto, per modificare un gruppo 10V ed adattarlo al monocorona si interviene sul pacco pignoni. Si aggiunge un pignone da 42T dietro quello da 36T e si eliminano due pignoni intermedi, quelli da 15 e 17T che vengono sostituiti da uno solo da 16T.
Teoricamente è possibile togliere semplicemente un pignone (il 17T in genere) ma questa soluzione comporta un problema: si crea un brusco “salto” di dentatura. Proprio per questo motivo è preferibile installare il pignone 16T eliminando il 15T ed il 17T: la distribuzione dei rapporti rimane più continua e la cambiata risulta più efficiente.
Oltre alla modifita del pacco pignoni, si deve inoltre montare una guarnitura anteriore singola con corona anticaduta a denti sincronizzati, oppure eventualmente convertire la propria con un’apposita corona.
Riassumendo quindi, per effettuare la modifica sono necessari:
- Pignone 42T
- Pignone 16T
- Corona anticaduta o guarnitura monocorona con corona anticaduta se la nostra guarnitura non è disponibile.
- Eventuale Rad Cage (una gabbia del cambio modificata) per chi monta gruppi Shimano.
Quanto costa?
Ipotizzando di dover comprare tutto nuovo, con un gruppo X0 andiamo a spendere: 1073€ più 100€ per la modifica di pignone e corona per un totale di 1173€. Il prezzo è di listino e comprende pacco pignoni 1080, manettino DX, cambio X0 Type 2.1, catena e guarnitura X01 con corona 32T.
E’ logico che acquistare l’X0 e modificarlo non è assolutamente conveniente (tanto vale prendersi l’X01 direttamente), ma scendendo di gamma si può risparmiare: già con un gruppo X9 si spendono solo 658€ (558€ per il gruppo +100€ di modifiche). Ecco che il discorso comincia a farsi interessante.
Anche Shimano è modificabile. Nel caso si voglia un gruppoShimano XT, si va a spendere: 448€ per il gruppo più 120€ di modifiche (pignone 42T e 16T e la Rad Cage) per un totale di 568€, sempre di listino.
I prezzi
Quanto costano le diverse configurazioni? Ecco una tabella riassuntiva:
Appare subito evidente una netta divisione in due fasce di prezzo: i gruppi 10V modificati costano la metà rispetto ai gruppi 11V nativi che hanno prezzi tutto sommato simili.
Attenzione però: se da un lato la differenza di prezzo è notevole, dobbiamo comunque ricordarci che stiamo confrontando X9 ed XT con XTR ed X01, ovvero dei gruppi di fascia media con gruppi di fascia alta. E’ logico che, indipendentemente dalle caratteristiche e dal numero di rapporti, i primi saranno sicuramente più leggeri e performanti dei secondi. Non è un paragone insomma alla pari.
Il succo del discorso comunque non cambia: sarà di fascia inferiore, ma un XT o un x9 modificato costano decisamente meno rispetto ad un X01 o XTR 11V e non si possono certo considerare gruppi scadenti. Saranno meno raffinati, ma funzionano comunque molto bene.
Differenze tecniche
Passiamo ora all’aspetto più interessante della nostra comparativa: quali sono le differenze tecniche tra la configurazione monocorona 11V e quella 10V con modifica? Analizziamo i vari dettagli.
Gamma di rapporti disponibile
Il primo punto da analizzare è la gamma di rapporti disponibile con le tre configurazioni. Ipotizziamo una corona da 32T, ecco cosa otteniamo:
Il grafico riporta sulla colonna verde il rapporto più agile, sulla colonna blu il rapporto più b.
Dovendo stilare una classifica, notiamo subito come lo Sram x01 sia il gruppo che offre la gamma più ampia di rapporti disponibili. Segue quindi il 10V modificato che batte addirittura l’XTR 1×11.
X01 e 10V modificato, avendo entrambi il pignone più grande da 42T, offrono lo stesso rapporto più agile (0,76). La differenza è sul pignone più piccolo, 10T per X01 e 11T per 10V modificato. Il risultato di questa piccola ma sostanziale differenza è che sull’X01 si guadagnano ca 4 denti sull’rapporto più lungo, ottenendo con una corona da 32T un rapporto simile ad un 36-11.
L’XTR è quello che patisce più degli altri il confronto, con una gamma di rapporti addirittura più limitata della configurazione 10V.
Distribuzione e continuità dei rapporti
Quando si parla di monocorona, l’attenzione è spesso incentrata sulla gamma di rapporti disponibili, trascurandone la loro distribuzione. La paura (spesso a ragion veduta) è di ritrovarsi con un rapporto troppo duro in salita o troppo corto in discesa.
Quando però si pedala non conta solo disporre di un rapporto sufficiente agile da non farci “bollire”, è anche importante avere a disposizione il rapporto ottimale per affrontare una determinata salita. Se il gap tra i rapporti è troppo alto si corre il rischio di non poter utilizzare il rapporto ideale alle nostre esigenze, dovendo ripiegare su uno troppo duro o troppo agile e perdendo quindi efficienza nella pedalata
Per questo motivo, nel valutare le caratteristiche di una trasmissione, è importante verificare che la distribuzione dei rapporti sia omogenea e continua. Osserviamo il seguente grafico, su cui sono riportati tutti i rapporti delle tre trasmissioni che stiamo analizzando:
Partiamo dall’XTR. Notiamo subito come la distribuzione dei rapporti è piuttosto uniforme e segue un andamento parabolico molto regolare. Da questo punto di vista il nuovo gruppo Shimano è sicuramente vincente. Non c’è da stupirsi visto che si tratta di una caratteristica voluta in fase di studio e progettazione.
Il gruppo Sram X01 devia leggermente da un andamento parabolico ottimale, ma rimane comunque tendenzialmente omogeneo, seppur meno dell XTR.
Occupiamoci ora del gruppo 10V modificato. Notiamo subito che, sebbene non perfettamente parabolico, la curva di distribuzione dei rapporti non presenta bruschi salti. Il segreto di questo risultato è l’utilizzo del pignone da 16T che elimina il fastidioso salto che si creerebbe rimuovendo il pignone da 15 o 17T. L’unica osservazione che dobbiamo fare è che sugli ultimo rapporti (pignoni più piccoli, 8-9-10) la curva risulta comunque molto pendente, il che significa che c’è una forte differenza in termini di sviluppo metrico tra i vari rapporti. Si tratta di un’effetto collaterale prevedibile, visto che è in questa area che abbiamo rimosso i pignoni per far spazio al 42T, ma non è tanto penalizzante ai fini della pedalata: si tratta infatti di rapporti estremamente lunghi che non si usano mai in salita, al limite su qualche rilancio in discesa.
Capacità del cambio e funzionamento
Una dei principali limiti della trasmissione 10V modificata è il fatto che il deragliatore posteriore 10v, Shimano o Sram che sia, non è progettato per lavorare con un pignone da 42T. In termini di capacità ci siamo, anche con i gabbia media (37T per Sram e 35T per Shimano a fronte di 31T richiesti), ma questo non basta.
Il problema degli attuali deragliatori 10V è che sono progettati per un pacco pignoni 11-36, questo comporta due problemi:
- Il deragliatore fatica ad allontanarsi dalla cassetta per far spazio al pignone da 42T, bisogna quindi avvitate completamente la vite di regolazione della distanza, talvolta sostituendola con una più lunga. Il deragliatore si ritrova così estremamente arretrato.
- Il deragliatore non segue in maniera ottimale il profilo della cassetta, con il risultato che sui pignoni più piccoli si allontana eccessivamente e la cambiata perde efficienza.
E’ chiaro che si tratta di una modifica, quindi bisogna giungere a dei compromessi, int ermini di efficienza della cambiata, ma tutto sommato il risultato finale non è male. Ok, la cambiata non è a livello di un XX1, ma comunque la modifica funziona, soprattutto con i deragliatori Sram X9 Type 2 che si stanno rivelando molto adatti.
Sram e Shimano sono infatti diversi per concezione.
Sram ha la puleggia superiore arretrata rispetto all’asse di rotazione della gabbia e questo permette al cambio di tollerare meglio il pignone da 42T.
Nei cambi Shimano Shadow invece la puleggia superiore è concentrica rispetto al perno di rotazione della gabbia e questo rende questo tipo di cambio meno “tollerante” al pignone da 42T.
Serve quindi un deragliatore Sram per la modifica? Non necessariamente. Per Shimano, One Up ha sviluppato una gabbia modificata che porta la puleggia fuori asse, arretrandola leggermente e rendendo quindi anche i cambi Shimano Shadow adatti ad ospitare al meglio il pignone da 42T.
Considerazioni finali
Cerchiamo quindi di tirare i sommi capi: un gruppo 10V modificato, si può considerare alla pari di un gruppo 1×11? La modifica vale la pena oppure è meglio puntare direttamente ad un gruppo 1×11?
Non è facile rispondere. Se parliamo di prestazioni pure, di gamma di rapporti disponibili e di funzionamento, sicuramente un gruppo 1×11 come l’X01 che abbiamo analizzato è superiore. Non solo il pignone da 10T ci permette di recuperare 4T sul rapporto più lungo (e non è poco!), ma la cambiata risulta comunque più efficiente, rapida e precisa perchè tutto il gruppo, deragliatore in primis, è progettato ad hoc.
Se però prendiamo in considerazione il prezzo, le carte in tavola si rimescolano. Un gruppo 10V modificato costa la metà sul nuovo, senza considerare che si può quasi sempre modificare un gruppo già esistente con pochissima spesa.
Ecco che quindi la modifica comincia ad aver senso. Acquistare un gruppo X9 o XT nuovo per modificarlo subito non vale la pena (meglio prendere direttamente un X1, si spende poco di più), ma se siamo già in possesso di un gruppo 10V e vogliamo passare al monocorona la modifica è un ottimo espediente per fare il passaggio senza spendere una fortuna.
E’ vero, forse non avremo lo stesso livello di prestazioni di un gruppo 11V nativo, però con i dovuti accorgimenti (pignone 42T specifico, 16T a posto del 17 e del 15T, eventuale Rad Cage su Shimano) un gruppo modificato funziona alla perfezione ed assicura comunque un ottimo risultato. Provare per credere!
Prossimamente ci occuperemo anche di come montare al meglio la modifica, sia per quanto riguarda Shimano che Sram, perchè un buon montaggio è il segreto per far funzionare al meglio una trasmissione modificata. State sintonizzati!