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A pochi giorni dall’esordio nei test invernali della MotoGP per le nuove nate CRT (Claiming Rule Team, ndr), abbiamo fatto una chiacchierata con Danilo Petrucci, che salirà presto in sella sulla moto del Team IODA Racing.
Il pilota ternano, dopo aver gareggiato una grande stagione 2011 in cui si è laureato campione italiano Stock 1000 con una gara di anticipo e vicecampione del Mondo Stock 1000 a soli 2 punti dal vincitore (Davide Giuliano, ndr), si appresta a gareggiare nella massima categoria con un progetto totalmente nuovo, che vede tra i partecipanti grandi nomi della storia del motociclismo nostrano come Giampiero Sacchi e Giovanni Sandi, rispettivamente il capo del progetto IODA Racing ed il nuovo capo tecnico del team.
La sua passione delle due ruote viene da lontano e come spesso accade le ruote grasse hanno svolto un ruolo essenziale in questo cammino. Lasciamo quindi la parola al pilota, in questo terzo appuntamento della rubrica “Moto e MTB” (qui trovate il primo episodio con Luca Scassa e qui il secondo con Tiziano Verniani, ndr).
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D: Quali sono state le tue prime esperienze con la bici e come ti sei appassionato alla MTB?
R: Sicuramente la bici è stata la mia prima passione a due ruote, ce l’ho sempre avuta nel sangue . Poi crescendo ho iniziato a correre con il minicross e già li mi serviva un po’ di allenamento. La MTB è stata perfetta per questo scopo, con un bel divertimento in discesa ed al tempo stesso un gran allenamento in salita. Sono passato poi alla DH perchè mi piaceva la velocità in discesa ed è stato un bene perché ho contagiato anche mio fratello che ha poi continuato bene su questa strada.
D: Durante le pause invernali del mondo dei motori, utilizzi la MTB anche come allenamento?
R: Sicuramente, anche se in inverno vado anche molto con la bici da corsa per fare un po’ di fondo. Ma le uscite in MTB non mancano durante l’anno, vado quasi sempre con mio fratello anche se io vado più tranquillamente e molto spesso gli dico di aspettarmi in fondo alla discesa.
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D: Una bella fortuna avere un fratello come Francesco, rider velocissimo in grado di partecipare alla coppa del mondo di DH e competere con i migliori riders del mondo. Riesci a sfruttare questo vantaggio?
R: Si, con mio fratello giro sempre, sa dove andare, conosce tutto e tutti ed è davvero un grande aiuto. Con la BDC puoi anche uscire da solo ma secondo me uno dei lati divertenti della MTB è proprio quello di uscire in gruppo e divertirti con gli amici.
D: Parlaci con maggior dettaglio della vostra relazione, come nascono e crescono due fratelli così veloci nelle discipline a due ruote?
R: Penso che l’ingrediente necessario sia quello di lasciare fare ai bimbi quello che più gli piace, senza forzature. Ad esempio mio fratello ha iniziato molto tardi ad avvicinarsi alle due ruote, intorno ai 14 anni e solitamente si pensa che se un bambino non inizia subito non ce la farà mai. Noi abbiamo avuto anche la fortuna di avere dei genitori molto permissivi che ci hanno assecondato in tutto, malgrado sia io che mio fratello pratichiamo sport pericolosi. Mio padre soprattutto, è un grande appassionato di moto ed ora anche di bici.
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D: Spot o discipline preferite? In generale, dove ti piace andare in MTB?
R: Sono stato a Les Deux Alpes e secondo me è fantastico, ci sono andato anche a sciare. Vicino a casa vado verso Spoleto mentre una della discese più belle che ho mai fatto è stato durante una PS della Superenduro a San Bartolomeo al Mare. E’stata una bellissima esperienza, la gara è andata anche molto bene (29° posto assoluto, ndr) e non mi aspettavo una discesa così bella, con una montagna che finisce a picco sul mare. In generale per la MTB posti come Imperia, Sanremo e dintorni sono davvero favolosi e tanti rider si allenano li. Mente per la BDC vado spesso in Val Nerina o alle Cascate delle Marmore, strade bellissime con meno traffico. Come discipline, per la MTB direi sicuramente DH e Superenduro.
D: Dal tuo punto di vista, guidare una MTB puo’ aiutare a chi fa velocità o in generale a guidare una moto? Ci sono punti in comune tra i due mondi?
R: Penso che la MTB riesca a fornire un grande allenamento per i riflessi, per quello è molto adatto a chi va in moto secondo me. Inoltre questo allenamento riesce a darti una grande forza di convinzione nei propri mezzi, un qualcosa che ti aiuta a spostare in alto i propri limiti. Altro aspetto è la velocità con cui scegliere la traiettoria giusta dove mettere le ruote, che è sempre un grande aiuto. Ovviamente mi ha aiutato anche l’allenamento con moto trial e motocross, ma questi non si possono fare tutti i giorni mentre con la bici si puo’ uscire sempre.
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D: Possiedi una MTB e che tipo di set up hai?
R: Devo dire che nel garage tra me e mio fratello abbiamo un bel gruppo di bici, che con MTB e BDC arriviamo a circa dodici mezzi. Per il set up, in generale sulle bici dove si sta al limite di guida come DH o Superenduro, metto il freno davanti a destra per avere maggiore sensibilità, mentre sulla BDC o la MTB per le salite lascio il set up standard con il freno anteriore a sinistra. Per i pedali è un po’ la stessa cosa, nel DH e Superenduro ho lasciato i flat, non mi piacciono gli attacchi in queste occasioni mentre li lascio per la MTB da XC e la BDC ovviamente. Tendo a guidare molto in piedi, una tecnica di guida che mi porto dietro dal motocross, ed anche nel DH i piedi difficilmente li metto a terra, ma a livello mentale preferisco avere il piede libero.
D: Visto che hai già disputato qualche gara, quali sono i tuoi prossimi obiettivi con la MTB?
R: Vorrei fare altre gare in questa stagione, sia di DH che di Superenduro. Mi piacciono entrambe, ma è difficile coordinare il tutto, ma cercherò di fare il possibile.
D: Stai per prendere parte al mondiale della MotoGP, quindi nuova moto, team e categoria. Come ti senti per questa nuova avventura?
R: Sono davvero molto fiducioso, stiamo finendo i particolari sulla moto e poi inizieremo i test. Dobbiamo cercare di fare più km possibili in sella, è una stagione di transizione per la categoria ma noi vogliamo puntare in alto ed essere tra le migliori moto CRT. Comunque sono molto tranquillo, soprattutto perché so che con Giampiero Sacchi e Giovanni Sandi non ci si sbaglia.
Vogliamo ringraziare Danilo per la disponibilità, il team di MTB-Forum.it gli augura il meglio per questa grande avventura nella stagione 2012. Come sempre vogliamo sapere anche la vostra, lasciateci i vostri feedback anche per i prossimi appuntamenti.
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