[On the road #1] Cinghialtracks, Pecorelle smarrite, Boa ed altre specie di bikers

“Marzia, ti aspettiamo per il week-end. Dormirai presso la sede dei Cinghialtracks, nella Riserva dell’Adelasia. Si tratta di una cascina, a dire il vero…un po’ spartana, non proprio un rifugio insomma,.. diciamo qualcosa di più simile ad un bivacco. Porta il sacco a pelo,
Wild”.

Leggendo questo MP mando istintivamente a quel paese il Diretur, che ha suggerito di utilizzare per l’ospitalità dei fotografi del progetto “Mtb-Forum On the road” anche giacigli con paglia e fienili.
Mi vedo già assalita dai topi, in un antro tetro e buio a passare la notte, insonne, con i fili d’erba rinsecchiti a punzecchiarmi le orecchie.
Poi un altro dubbio mi inquieta. Controllo la provenienza dell’offerta: Liguri! Ci mancava solo questa!
Sarà indubbiamente un week-end di stenti e miseria, dove lo stereotipo sulla scarsa generosità dei rivieraschi sarà una volta di più confermato (senza considerare che l’invito proviene da un nick-name che suona un po’ di selvaggio..).
Metto in valigia due snack di emergenza, il sacco a pelo più caldo che ho, e mi rassegno ad andare incontro ad un ostile destino (mannaggia a me che non ho programmato il week end dagli ospitali campani!).
Ma, per chi vive fra le montagne, scavalcare il Turchino e trovarsi di fronte il mare e una temperatura perfetta per le mezze maniche anche a ottobre è ogni volta una bella sorpresa. E poi posso sempre recuperare della focaccia, trenette al pesto e farinata per sopravvivere.
Mi convinco che ce la posso fare, pensando che in fondo anche i cinghiali sono buoni da mangiare…
Con un rinato entusiasmo, e cercando di contenere l’acquolina, scarico la bici dalla macchina e cerco il punto di ritrovo (uno spartitraffico proprio al centro di un incrocio..iniziamo bene!).
In pochi minuti, però, quell’alchimia che lega gli appassionati delle due ruote inizia a sciogliere la diffidenza più atavica e, fra strette di mano, pacche sulle spalle ed immancabili commenti sulla componentistica più in voga, la giornata inizia a prendere la piega giusta. E si comincia a pedalare.

Ma chi sono questi fantomatici Cinghialtracks? Dove vivono, come sono fatti e di cosa si nutrono?

http://www.cinghialtracks.it/cinghialtracks/chisiamo.html

Lo scopriamo in mezzo alla macchia di Varazze, dove grufolano a loro agio fra cespugli, mangiando ghiande e tracciando sentieri con incredibile vista mare.

Riccardo detto Boavista (Boa) è il capobranco della giornata: la sua vita la trascorre qui, decespugliando per il piacere delle nostre ruote lungo tracce che annusa, scava e rende ogni giorno più confortevoli e divertenti.

La Liguria non finisce mai di esser bella, e anche oggi si farà ricordare per quel mix di mari e monti collegati da nastri di terra che vanno su e giù.. E io con loro salgo e scendo, adrenalinizzata da salti, ripidoni e tratti flow, seguendo i Cinghialtracks, perfettamente a loro agio su questi trail.

Il “Boa” trova anche il tempo per gestire una gustosa gastronomia a Celle Ligure, che diventerà la meta della prima pastura collettiva. Una lasagnetta al pesto da mezzo chilo (per ognuno) che difficilmente si dimentica (alla faccia della merenda!!!!)…
I nostri amici però hanno ancora fame. Così fra una birretta e l’altra, impastano due tagliatelle per la serata…

Inizio a capire di aver sottovalutato il fattore ospitalità e mi frugo le tasche in cerca di un Alka Seltzer, che non si sa mai..

Risaliamo in auto per raggiungere col favor delle tenebre la Val Bormida (in realtà, prima i Cinghialtracks cercano misteriosamente di depistarmi in autostrada, tirando dritti all’uscita giusta. Ma io, ormai incuriosita da questi personaggi, non mollo la traccia…).

A Ferrania il Presidente in persona, alias Gianpaolo, apre le porta della sua casa per un caffè. Io normalmente non ne bevo, ma per non deluderlo mi scolo l’intera moka, così, quando ci addentriamo nel bosco per avvicinarci alla Cascina de Froi (http://www.wildadelasia.com/wildadelasia/20100730_MostraFotografica_files/Media/100x70_P0_02_CascinaSarvajona-01/100x70_P0_02_CascinaSarvajona-01.jpg?disposition=download) dove trascorreremo la serata, mi piglia un po’ di tremito.
È solo quando la vedo emergere da un filo di nebbia che mi fermo, stupita di quanto sia bella.

Mi vergogno nuovamente dei miei pensieri primitivi e mi inoltro nella tana dei Cinghialtracks, certa che sarà un’esperienza di quelle da ricordare. Intorno ad un tavolone, con la stufa accesa, mi trovo perfettamente a mio agio, come fossi fra vecchi amici. Ascolto affascinata le storie di Wild (Filippo) e di Cyril, mentre allegramente imbastiscono la cena.

Filippo taglia i funghi che ha raccolto la sera prima e racconta di come abbia fatto ad entrare in possesso di questo splendido edificio, dopo una storia di secoli e di monaci, che passa per suo nonno, e poi fortunatamente per un’asta pubblica.
Sa tutto di questi posti, che, come per gli altri Cinghialtracks, sono come un giardino di casa tante sono le ore che ci passano, manco a dirlo, a sistemare sentieri e a ciclare, con un rispetto davvero ammirevole per tutte le forme di vita che li popolano.

Per la cena ci raggiunge il Presidente con tutta la mandria e le rispettive famiglie. Michele (Adelasiadreaming), Chiara e Mirko (bird65it), con un piatto di tagliatelle di Boavista in pancia, mi trascino, giusto un filo appesantita, fino al mio giaciglio.

Dormo beatamente, noncurante dei topi che sicuramente saranno comparsi a mia insaputa, e mi sveglio in mezzo a una splendida faggeta con una pioggerellina fina, quasi come una lacca sulle chiome degli alberi.
Per la giornata è in programma l’ “All-collina tour“, ossia una gita intensa su tutti i terreni che la Val Bormida offre, passando in rassegna i percorsi clou dei cinghiali, sistemati con cura maniacale ben nota ai bikers più accaniti, e strappati dall’incuria e dall’abbandono da mani attente.

Il gruppo oggi è bello nutrito (no, non intendo che siamo tutti sovrappeso! Parlo dei numeri, chiaramente..), con ospiti che vengono da Genova e dai paesi vicini.

Si mette subito in evidenzia il gruppo delle Pecorelle smarrite (http://www.lepecorellesmarrite.altervista.org/), che curano i sentieri dell’altro lato delle colline (in fondo ci mancano solo i Leocorni e l’Arca, in caso di diluvio, sarebbe già pronta a salpare..).

I due gruppi si sfidano a suon di ramazza, non tanto per espandersi nuovi territori, ma per stabilire chi sfodera i sentieri più divertenti (giusto per rendervi l’idea, il Presidente fa sganasciare tutti con una curiosa recita che vuole mimare la noia che susciterebbero i trail degli avversarsi..).
Una lotta all’ultimo badile, insomma, che richiede (almeno) un’altra visita per poter decretare i vincitori…

L’atmosfera è quella dei raduni del forum, dove la spensieratezza si propaga a suon di pedalate e le fatiche si mitigano dietro agli infiniti bla-bla-bla. Poi, in discesa, i freni (inibitori) spariscono, e ci si sente, come in un branco, tutti più forti.
Del resto i cinghiali sono decisamente abili bikers, ed è un piacere vedere come a tutte le età sappiano divertirsi proprio come bambini.

Protetti dai grandi faggi che popolano questi bei boschi giriamo fra la nebbia come colorati fantasmi, nonostante la pioggia, fino al tardo pomeriggio, divertendoci su passerelle appena abbozzate con materiali trovati in loco.

Il Presidente, Wild e Cyril (Thomas) ci fanno vedere come si fa a divertirsi qui, nonostante il fondo oggi inclemente.

Quando arriva l’ora della merenda rientriamo in Cascina, dove ci aspetta una tavola imbandita senza pari e i genitori di Filippo già ai fornelli per appagare i palati più esigenti. Litri di vino e birra scorrono nelle fauci dei commensali a bagnare acciughe sotto sale, polenta con sugo di lepre, di porri, funghi e salsiccia, crostate..

Io mangio queste delizie quasi incredula, e, come non fossi già abbastanza appesantita, mi porto pure a casa dei souvenir in vasetto, fra cui un preziosissimo miele fatto in Cascina anche da Filippo, le cui risorse non finiscono mai di stupire.

Quando si parla di ospitalità, insomma, pare che da queste parti ci sappiano proprio fare, nonostante le credenze che vogliano le braccine dei liguri piuttosto corte. Forse che sia solo mitologia?

Sul forum li trovate qui:
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=674217&postcount=1

Il loro sito web:
http://www.cinghialtracks.it

La loro pagina facebook è:
www.facebook.com/CINGHIALTRACKS

I percorsi:
http://www.cinghialtracks.it/cinghialtracks/homeit/Voci/2012/6/18_Cinghialtracks_e_Bimbinbici_2012unedizione_da_ricordare!!!_files/CartografiaAdelasia-2012A1.pdf

ps immancabili i ringraziamenti a tutte le persone che ho incontrato e che si sono prodigate per preparare questa super accoglienza a tutto il forum. Ovviamente mi scuso con chi non ho citato nel testo, ma è stato un vero piacere incontrarvi e condividere qualche giorno con voi. Un in bocca al lupo a Francesco (TexPcx), che il giorno successivo sarebbe partito per un anno in Nuova Zelanda, portando peraltro con sé un cinghiale di peluche…
A presto!!

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