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Secondo articolo della serie di sondaggi MTB MAG Readers Awards 2016. Dopo la votazione delle Trail Bike, che vi ricordiamo è ancora aperta e chi non lo avesse già fatto può continuare a votare, ora è il momento delle bici da Enduro. 23 nomination selezionate tra i modelli da noi testati, con alcune aggiunte per meriti agonistici. Se la vostra bici preferita non è tra quelle in nomination non occorre farne un dramma: potete votare quella che ritenete migliore tra quelle in elenco e scrivere nei commenti qual è la vostra “outsider” preferita. Come per il precedente sondaggio, cliccando sul nome di ciascuna bici sarete indirizzati al relativo articolo del test o della presentazione, con tutti i dettagli.
Le votazioni proseguiranno fino alla fine del 2016.
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Il marchio leader della vendita diretta mette sui campi di gara Enduro la sua Strive, realizzata interamente in carbonio. Cinematismo Horst con 163mm di escursione posteriore che, grazie al sistema Shapeshifter, può variare durante la marcia a 130mm, modificando anche l’assetto geometrico. Ruote 27.5″ e forcella da 170mm o 160mm, in base a quale versione geometrica si scelga tra Race e Regular.
La proposta Enduro del marchio di Andorra ha ruote 650b e un telaio interamente in alluminio con cinematismo Single Pivot indiretto da 150mm di escursione, mentre la corsa della forcella è di 160mm. La Meta AM V4 è la bici con la quale Cécile Ravanel ha dominato il circuito EWS.
La Enduro race del marchio canadese dispone di un cinematismo Split Pivot che gestisce 165mm di corsa, abbinato a una forcella da 160mm di escursione. Il telaio è in carbonio a eccezione dei foderi bassi, in alluminio. Le ruote hanno 27.5 pollici di diametro. Le geometrie sono regolabili su due posizioni.
La prima Evil con ruote da 27.5 mantiene caratteristiche molto simili alle cugine: sistema di sospensione Single Pivot ad azionamento pull denominato DELTA System e telaio full carbon. L’escursione posteriore è di 150mm mentre per la forcella si può spaziare tra 150mm, 160mm e 170mm di corsa. Le geometrie sono regolabili sui due preset Low e High.
Linee decise in puro stile teutonico per la SAM in carbonio, con sospensione Single Pivot indiretta che genera 160mm di corsa al posteriore, accoppiata a una forcella con la medesima escursione. Lo standard ruote è il 650b.
La Reign Advanced ha un carro in alluminio connesso al triangolo anteriore in carbonio tramite il cinematismo Maestro, che sfrutta 160mm di escursione. La forcella è anch’essa da 160mm di corsa e le ruote sono in carbonio per entrambi gli allestimenti. Le geometrie sono decisamente aggressive.
La vincitrice della nostra comparativa di bici da Enduro di 2 anni fa è rimasta praticamente invariata in queste due stagioni. Telaio interamente in alluminio e cinematismo Single Pivot supportato dal tradizionale sistema i-Drive di GT che limita l’interazione tra sospensione e trasmissione. Ruote da 27.5 e 160mm di escursione su entrambe le sospensioni.
Il terzo step dell’evoluzione della Mojo HD prevede un telaio interamente in carbonio con cinematismo DW Link e 150mm di escursione posteriore su ruote da 27.5. Le geometrie non sono esasperate e offrono la possibilità di montare sia forcelle da 150mm che da 160mm di escursione.
La Enduro race sviluppata da Nico Vouilloz ha il telaio in carbonio con fodero basso in alluminio. Il cinematismo OST+ sfrutta un giunto Horst per generare 165mm di escursione, mentre la forcella è da 160mm. Diametro ruote di 27.5″ e possibilità di allestimento con sistema elettronico e:i Shock di RockShox che gestisce automaticamente le posizioni Open, Pedal e Firm dell’ammortizzatore.
Telaio interamente in lega di alluminio, la Damper utilizza un cinematismo Virtual Pivot proprietario denominato i-Link. L’escursione è di 160mm su entrambe le sospensioni e il diametro ruota è 650b. Viene proposta a un prezzo davvero competitivo, soprattutto considerando che viene realizzata artigianalmente in Italia.
La bici da Enduro del marchio iberico mette a disposizione un telaio full carbon, compresa la biella superiore, con cinematismo Zero Suspension System che genera 160mm di corsa alla ruota posteriore. La forcella è da 170mm di corsa oppure 160mm in base all’allestimento scelto. Le geometrie sono regolabili per quanto riguarda angolo di sterzo e lunghezza del carro. Il concetto Forward Geometry la rende una bici molto aggressiva.
La bici da Enduro del marchio canadese ha 160mm di escursione su entrambe le sospensioni. Il cinematismo ART si basa su un giunto Horst. Il formato scelto per le ruote è il 650b. La costruzione del telaio è affidata al carbonio, fatta eccezione per il fodero basso in lega di alluminio. La rigidezza del telaio della Range è un riferimento.
L’arma da gara di Sam Hill ha un telaio realizzato interamente in alluminio con sistema Horst da 160mm di escursione, la stessa offerta dalla forcella. Ha ruote da 27.5 ma è disponibile anche in versione 29er. Le geometrie sono particolarmente aggressive e votate all’utilizzo race.
Dall’alluminio idroformato prende vita la Orbea Rallon. 160mm di escursione per entrambe le sospensioni e cinematismo Single Pivot indiretto con snodo coassiale al perno ruota. Geometrie regolabili su due preset, Low e Lower. Il formato ruota è il 650b.
Ruote da 27.5 pollici e 170mm di escursione anteriore e posteriore per l’Enduro cattiva di Pivot, che vanta geometrie DH oriented. Telaio in carbonio connesso al massiccio carro, anch’esso in carbonio, tramite i linkage del cinematismo DW Link. Predisposizione per il passaggio cavi del cambio elettronico e vano dedicato alla batteria.
Realizzata appositamente per le competizioni Enduro, nello specifico per le EWS, sempre più impegnative. Telaio full carbon con geometrie aggressive. Sospensione posteriore con giunto Horst da 165mm di escursione abbinata a una forcella da 170mm. Ruote 650b e geometrie regolabili su 4 differenti settaggi.
Telaio in alluminio per l’Enduro della tedesca Rose. La Uncle Jimbo corre su ruote in formato 650b. Il sistema di sospensione opera su un giunto Horst offrendo 165mm di escursione, mentre la forcella ha una corsa di 160mm.
Telaio interamente realizzato in carbonio, fa affidamento ovviamente sul sistema di sospensione VPP di proprietà di Santa Cruz, che mette 165mm di escursione a disposizione della ruota posteriore. Monta forcelle da 160mm di corsa. Una delle prime Enduro aggressive a settare l’angolo di sterzo a 65°.
La bici che porta il nome della disciplina Enduro da molto prima che la disciplina stessa prendesse forma. È disponibile sia in versione 27.5 che 29 ma è quest’ultima ad aggiudicarsi la nomination. Telaio interamente in carbonio e cinematismo FSR Horst con 165mm di escursione, abbinato a una forcella da 160mm di corsa. Il sistema di stivaggio SWAT è un valore aggiunto unico nel suo genere.
Il brand americano propone la sua arma da Enduro con con ruote da 27.5″, telaio full carbon e cinematismo con giunto Horst che offre alla ruota posteriore 155mm di corsa gestita da un ammortizzatore metrico. L’escursione della forcella è invece 160mm. Le geometrie sono decisamente race oriented.
Massiccia e aggressiva, la Slash con ruote da 29 pollici ha geometrie decisamente discesistiche. 150mm di escursione posteriore gestiti dal cinematismo ABP, che a differenza della tradizione Trek non è Full Floater. La forcella ha 160mm di corsa. Le geometrie sono regolabili grazie al Mino Link. Il telaio è full carbon ed è progettato per essere rigido quanto la “sorella” da DH.
Da qualche anno domina il circuito EWS, prima con Jared Graves e attualmente con Richie Rude. Il telaio è interamente in carbonio e il sistema Switch Infinity gestisce 152mm di corsa posteriore con un’efficace interazione tra sospensione e trasmissione. Utilizza una forcella da 160mm di corsa e ruote da 27.5.
Si può considerare la bici che ha portato al successo il giovane marchio della vendita diretta, con un telaio in carbonio e foderi bassi del carro in alluminio, geometrie aggressive e ottimi allestimenti offerti a prezzi interessanti. Lo standard delle ruote è 650b. L’escursione varia in base all’allestimento: da 165 a 170 per il posteriore e da 160 a 180 per l’anteriore. Il cinematismo si basa sul giunto Horst.
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