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Nessuno ha bisogno di una bici da 12.000 Euro

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Chi ha bisogno di una bici da 12.000 Euro? La cifra non è sparata a caso, ma è quanto molti marchi che usano i canali di vendita tradizionali pretendono per i loro modelli top di gamma. La risposta breve: nessuno.

La risposta lunga è più complicata, perché entrano in gioco dei fattori che vanno oltre il valore intrinseco della bici, dato dai costi di progettazione, produzione, distribuzione e vendita. In particolar modo si deve considerare quanto ciascuno di noi è disposto a pagare l’oggetto dei sogni, senza motivazioni tangibili che giustifichino la spesa se non il mero possedere l’oggetto.



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Chiunque vada in mountain bike sa benissimo che si tratta di un prodotto destinato ad essere usato piuttosto brutalmente. Il fuoristrada implica polvere, fango, sassi e cadute che nel giro di pochi mesi faranno dimezzare il valore di 12k. Senza parlare poi dei componenti consumabili come gomme, trasmissione, freni, manopole, o di quelli che necessitano di una regolare revisione come le sospensioni.

Lo so, voi direte che noi testiamo soprattutto bici top di gamma. La cosa è logica: ogni marchio vuole far vedere il meglio che ha a catalogo, e non vuole avere nessuno svantaggio in termini di componentistica quando si provano nuove soluzioni. Proprio per questo motivo mi sento di dirvi che non c’è bisogno di spendere cifre folli per la mountain bike, perché vedo cosa significa usare una bici da 12k come si deve e come è ridotta anche dopo solo un mese di utilizzo intenso.

Sia chiaro che le bici test vengono trattate esattamente come le nostre personali, quindi non fate pensieri strani di noi che buttiamo le bici per terra a casaccio o che non stiamo attenti a non graffiarle. Il problema è che è impossibile non graffiarle o quantomeno consumarle. Su un sentiero alpino il sasso alzato dalla ruota anteriore c’è sempre, e va regolarmente a colpire qualche parte del telaio che non è protetta. Le pedivelle in carbonio toccano per terra, scheggiandosi sempre di più con il passare del tempo.

Quindi, direte, se io faccio gare granfondo e mi compro la S-Works da 12k per risparmiare fino all’ultimo grammo sono un fesso? Se dicessi di sì, la schiera dei fessi sarebbe ben nutrita, a giudicare dalle S-Works in griglia ad una qualsiasi gara. Però, come dicevo prima, entrano in gioco altri fattori oltre a quelli tecnici. È come girare in città con una Porsche Cayenne: la Fiat Punto va altrettanto bene, ma con buona probabilità il tizio seduto nella macchina sportiva si sente più soddisfatto di se stesso, perlomeno quando il giocattolo è nuovo.

Tornando a noi, non sono i 100 grammi in più o in meno che decidono il piazzamento al traguardo, bensì la forma fisica e la capacità di guida. Non sono i 12k che ci faranno andare più veloci, però la bici top di gamma ci farà sentire contenti per il solo fatto di possederla, anche se poi arriviamo merdesimi.

Ne deduciamo che il mezzo top di gamma è un modo per farci felici nella più classica delle tradizioni consumistiche ma, se ascoltassimo la vocina della ragione, andremmo online a comprare una bici dallo stesso peso per quasi la metà del prezzo. O, ancora meglio, andremmo nel mercatino a comprare una 12k che adesso costa la metà perché è usata.

Seguendo questo ragionamento le mountain bike da 12k non dovrebbero più esistere ma, come ho detto all’inizio, la situazione è complicata dalla nostra psiche e dal nostro ego. Perché farmi vedere all’aperitivo con la Punto, se posso comprarmi una Cayenne, anche se mi devo indebitare?

A voi la risposta qui nei commenti.

Commenti

  1. partendo dalla premessa che possiedo la bici dei miei sogni speso 4000 assemblandola con i pezzi di quella prima a parte forca telaio ammo e cerchio anteriore poi nel giro di un anno rifinita arrivato a circa 6000 ma il risultato è lo stesso e ne sono consapevole quando giro a finale trovo ogni tanto ragazzi con cerchi da 26 forcelle che usavo 20 anni fa e te lo scordi di starci dietro quindi al limite soddisfazione personale (se sei un ferro quello resti anche con una mezzo da 12000)
  2. passione sentieri:

    partendo dalla premessa che possiedo la bici dei miei sogni speso 4000 assemblandola con i pezzi di quella prima a parte forca telaio ammo e cerchio anteriore poi nel giro di un anno rifinita arrivato a circa 6000 ma il risultato è lo stesso e ne sono consapevole quando giro a finale trovo ogni tanto ragazzi con cerchi da 26 forcelle che usavo 20 anni fa e te lo scordi di starci dietro quindi al limite soddisfazione personale (se sei un ferro quello resti anche con una mezzo da 12000)
    Parole sante ,ma ormai a chi può la cosa importante è ostentare la ricchezza , poi fa niente se fa cacare in MTB…
  3. Vecchio adagio:
    Tanti sono pochi per chi ne ha tanti, pochi sono tanti per chi ne ha pochi ;-)
    Le fabbriche Ferrari, Lamborghini ecc... e anche bici, devono continuare a produrre altrimenti ne va di posti di lavoro e ricerca!
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