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[Comunicato stampa] Probabilmente in questo momento gli analisti dei siti di previsioni meteorologiche si stanno chiedendo il perché di così tante ricerche fatte su Dolceacqua il weekend scorso. Da quattro anni a questa parte la gara è accompagnata dal brivido causato dal clima che in un paio di giorni spazia attraverso tutti i tipi di condizioni.
La domenica di gara è stata infatti preceduta da una bella nevicata sulle alture di Dolceacqua, il venerdì mattina e un forte acquazzone il sabato, indicato da Supernatural, gli organizzatori dell’evento, quale giornata ufficiale di prove libere.
Due le le speciali aperte su tre con l’ultima, un vero e proprio volo a picco sul castello del piccolo borgo medievale, aperta esclusivamente alle ricognizioni a piedi. Una scelta dettata dal fatto di contenere i danni al fondo del sentiero. 230 iscritti alla prima prova del circuito URGE 1001 Enduro Tour, l’unica tappa ad essere organizzata al di fuori della Costa Azzurra. Un prologo voluto dagli organizzatori come momento di confronto tra i piloti Italiani e quelli Francesi.
Nel tempo poi la Dolcenduro ha assunto connotati da competizione internazionale, un vero e proprio meeting per verificare la preparazione atletica e l’efficacia dei mezzi, con la presenza quest’anno di Tracy Moseley, Cecile Ravanel e tra gli uomini, Florian Nicolai, Adrien Dailly, Alex Cure, Thibaut Daprela, Kevin Miquel, Jose Borges, Dimitri Tordo, Premek Tejchman, Julien Camellini e Robin Wallner. Sulla linea di partenza anche il team ChainReaction Mavic, con Sam Hill, Mike Jones, Elliott Heap e Nigel Page.
Assenti purtroppo quasi tutti i piloti di punta italiani, con Nicola Casedei e Tommaso Francardo, direttamente dai campi di gara DH all’enduro a tempo pieno da questa stagione, in forza al team Supernatural Nukeproof.
A vincere è Florian Nicolai, seguito da campione del mondo in carica Adrien Dailly e dal giovane pilota della Costa Azzurra: Alex Cure. Il vincitore primeggia in tutte e tre le prove speciali, vincendo la seconda e la terza e guadagnando quindi l’onore di dare il nome all’ultimo sentiero (“Flying Flo”), creato proprio in occasione della Dolcenduro ed utilizzato come speciale cronometrata.
Tra le donne a vincere è Cecile Ravanel, seguita dall’inglese Tracy Mosley e alla giovane e promettente Julie Duvert.
Nella TOP 20 brillano Nicola Casadei (CMC Cycling Team) al 13° posto, Tommaso Francardo (Supernatural Nukeproof Cycles) e il toscano Giorgio Lazzoni (Team Maggi Off Road), rispettivamente 14° e 18°.
Archiviata la Dolcenduro 2017 riprende ora il lavoro di Supernatural nel territorio a cavallo tra il confine italo-francese, con le escursioni guidate, gli shuttle e la massiccia opera di trail-building in sei spots differenti, una vasta area che si espande dal Mar Mediterraneo alle Alpi.
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