Notte all’addiaccio nella neve per due biker dispersi nel Savonese

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Sabato scorso due biker risultavano dispersi nella zona di Naso di Gatto (SV), dopo che le famiglie non li hanno visti rientrare da un giro in bici. Sono stati ritrovati il giorno dopo sani ma in ipotermia, visto che hanno dovuto passare la notte all’addiaccio nella neve dopo che si sono persi ed i telefoni si erano scaricati una volta allertati i soccorsi.

Questo quanto riferisce IVG:



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I due sono stati individuati dall’elicottero dei vigili del fuoco.

Secondo le prime informazioni, i due biker (L.M. e G.M., rispettivamente di 42 e 51 anni) sarebbero in ipotermia e perciò saranno trasferiti in codice rosso al San Paolo di Savona da due ambulanze della croce bianca savonese.
Secondo quanto accertato, quando si sono resi conto di non riuscire a trovare la strada di casa, i due biker hanno allertato i soccorsi via cellulare, che poi si è scaricato. Perciò i due hanno trascorso tutta la notte all’addiaccio in un bivacco, con temperatura al di sotto dello zero e solo abbigliamento sportivo addosso.

Ad individuarli, come detto, è stato l’elicottero Drago, che ha segnalato poi la posizione al personale a terra. Vista la presenza di molta neve, medico e personale del soccorso alpino li hanno raggiunti utilizzando gli sci.

I due sono stati poi “vericellati” sull’elicottero e trasferiti al pronto soccorso. Le loro condizioni non sono buone ma non sono in pericolo di vita.

 

Commenti

  1. monorotula:

    L'importante è che magari qualcun altro, oltre a loro, impari la lezione: al mattino il telefono deve essere al 100%, e di seguito utilizzato solo per comunicare.
    secondo me è sbagliato fare affidamento solo sul telefono. Magari l'hanno scaricato a furia di cercare campo.
    Piuttosto, una zona come quella del savonese non è il Borneo, mal che vada scendi in valle a caso nella neve, ma stare fermi tutta la notte con le temperature di quesi giorni...
  2. marco:

    secondo me è sbagliato fare affidamento solo sul telefono. Magari l'hanno scaricato a furia di cercare campo.
    Piuttosto, una zona come quella del savonese non è il Borneo, mal che vada scendi in valle a caso nella neve, ma stare fermi tutta la notte con le temperature di quesi giorni...
    Pensavo la stessa cosa. Premetto che parlare comodamente seduti da casa è facilissimo, e probabilmente anche un pò di panico ha influito, ma magari arrivate le 3-4 di pomeriggio avrei iniziato a prendere una direzione e camminare dritto, prima o poi qualche zona abitata si incontra.

    Devo immaginare inoltre che non avessero un sistema GPS esterno al telefono con mappe offline, come un Garmin? Perchè l'altro problema del telefono, se ad esempio non si configura prima Google Maps ad esempio, le mappe vengono lette online, quindi serve che ci sia segnale.
  3. marco:

    secondo me è sbagliato fare affidamento solo sul telefono. Magari l'hanno scaricato a furia di cercare campo.
    Piuttosto, una zona come quella del savonese non è il Borneo, mal che vada scendi in valle a caso nella neve, ma stare fermi tutta la notte con le temperature di quesi giorni...
    Certo, non si può fare affidamento solo sul telefono, quello che volevo dire è che avventurarsi nei boschi senza una pianificazione decente della gita può capitare, agli inesperti. Frasi trovare col telefono scarico al momento del bisogno, in generale è invece una roba inconcepibile.
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