Nuova Antidote Darkmatter | MTB Mag

Nuova Antidote Darkmatter

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Antidote presenta la nuova Darkmatter, la bici da DH del brand polacco, che si evolve dalla versione da 27.5 alla nuova versione, disponibile con entrambe le ruote da 29 pollici o in configurazione mullet, quindi ruota da 29 pollici anteriore e 27.5 posteriore.


Ma l’evoluzione della Darkmatter non consiste ovviamente solo nel formato ruota. Il design e le linee del telaio sono state riviste, con un braccetto che collega il tubo obliquo al tubo sella e irrigidisce il triangolo anteriore.

Il sistema di sospensione è stato aggiornato con un pivot ancora più alto rispetto al modello precedente che già utilizzava la puleggia di rinvio, sistema che molti brand hanno iniziato ad adottare nelle ultime stagioni.

Dettagli Antidote Darkmatter

  • Materiale: composito di fibre di carbonio e vectran
  • Bielle: lega di alluminio 7075 T6 anodizzato
  • Viteria e hardware: titanio e alluminio aerospaziale
  • Formato ruota: 29” o mullet
  • Escursione: 29″ 190mm / mullet 200mm
  • Offset forcella raccomandato: 46/48mm
  • Copertoni: fino a 2.6″
  • Ammortizzatore: 250x75mm
  • Mozzo posteriore: Boost 148×12
  • Movimento centrale: BB107 filettato o pressfit
  • Supporto ISCG 05
  • Taglie: M, L, XL,
  • Peso telaio: 3,35kg in taglia L completo di protezioni

Il percorso ruota che deriva dal posizionamento alto del pivot è caratterizzato da un movimento verso il posteriore che favorisce il mantenimento della velocità durante il superamento degli ostacoli e nei tratti molto sconnessi.

Altra particolarità del sistema di sospensione che Antidote ha battezzato Noster Kinetics è la posizione dell’ammortizzatore durante l’escursione poiché subisce una rotazione davvero minima e questo migliora la fluidità del suo funzionamento e riduce l’usura di cuscinetti e boccole.

L’anti-rise ottenuto dalla nuova versione del sistema di sospensione è al 100% per la massima indipendenza tra sospensione e freno posteriore. Anche l’anti-squat è ottimizzato per la miglior resa in pedalata. La curva di compressione ha un picco di progressività finale molto accentuato per spremere il massimo dagli ammortizzatori a molla senza rischiare di imbattersi in fondocorsa violenti.

L’accesso all’ammortizzatore e alle sue regolazioni è ottimizzato e garantito dalla posizione laterale del serbatoio separato il cui ingombro è comunque contenuto all’interno del profilo del telaio.

Diverse le colorazioni e gli schemi grafici disponibili che alternano colori e trasparenze sul carbonio. Antidote dichiara che la verniciatura è un aspetto estremamente curato nel loro processo di produzione.

Il passaggio dei cavi è interno al telaio che è dotato inoltre di protezioni nei punti più esposti agli urti, in gomma dura sul carro e trasparente e particolarmente lunga sotto all’obliquo.

Geometrie Antidote Darkmatter

Allestimenti e prezzi

Bici complete

  • Darkmatter con Öhlins:  €10.499
  • Darkmatter con FOX40 e EXT:  €9.999

Telai

  • Darkmatter RAW (solo telaio e hardware):  €4.999
  • Darkmatter con EXT Arma V3:  €5.899
  • Darkmatter con ÖhlinsTTX 22:  €5.999
  • Darkmatter con FOX40 e EXT ARMA Lok V3:  €6.999
  • Darkmatter con Öhlins DH38 m.2 e TTX 22:  €7.299

Antidote

 

Commenti

  1. Sogno proibito.
    Ho un amico con la prima lifeline, un altro la darkmetter.
    Sono gioielli con un funzionamento spaziale.
  2. Mezzo veramente interessante , mi piacerebbe vederlo utilizzato in gare WC da qualche atleta ai vertici ; per il "popolo comune" mi sa che rimarrà una mosca bianca visto i costi , ma sarebbe comunque un bello sfizio per chi può permetterselo , certamente più della Atherton Bikes da DH !
    Da "ignorante" mi domando cosa si intenda per rotazione dell'ammortizzatore durante l'escursione ; io pensavo che agissero principalmente forze "lineari" in compressione / estensione e magari qualche forza di spinta che può dare sollecitazioni in flessione sull'ammortizzatore a seconda di come lavorano i leveraggi e come è posizionato l'ammortizzatore , ma non credevo che subisse anche forze di torsione ; a meno che si intenda la leggere rotazione ( la quale probabilmente contribuisce a smorzare forze di flessione che insisterebbero sul corpo dell'ammortizzatore) ) che può esserci sui perni di fissaggio ?
    Se ho ben compreso hanno studiato un sistema in cui l'ammortizzatore lavora mantenendo pressochè invariata la linea sull'asse longitudinale , bel risultato :-?:
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