[First ride] Nuova GT Force Carbon

49

GT presenta oggi la nuova Force Carbon, fedele al design del modello precedente e al contempo ispirata alla Fury da DH, soprattutto per quanto concerne il sistema di sospensione.



.

Ian Collins ha ricevuto ieri il modello Elite ed è riuscito a girare un video e scattare le foto che vedete in questo articolo. Visto il poco tempo a disposizione, non abbiamo fatto in tempo a tradurre il video. Se non siete molto ferrati in inglese vi suggeriamo di guardare i primi minuti con il riding e la presentazione della bici, per i dettagli potete invece leggere il testo qui sotto.

YouTube video

 

La nuova Force è una bici da enduro race per soddisfare le esigenze di atleti del calibro di Martin Maes e Wyn Masters, tanto quanto una belva da bike park nelle mani di freerider come Brage Vestavik e Eliott Lapotre.

Entrambe le ruote da 29 pollici, geometrie molto aggressive, forcella da 170mm con sospensione posteriore da 160mm di corsa e pivot alto con rinvio della catena.

Nello specifico, il sistema di sospensione è un quadrilatero con giunto Horst e fulcro alto, che permette alla Force di mantenere velocità e assetto sui terreni sconnessi.

Grazie ai flip chip posizionati sul carro in corrispondenza della sede del perno della ruota posteriore, è possibile regolare la lunghezza del chainstay su due differenti quote, 435 e 445 millimetri.

Il routing dei cavi è interno al telaio e completamente guidato grazie alla costruzione “tube in tube” del telaio.

La posizione dell’ammortizzatore e la forma del triangolo anteriore lasciano abbondante spazio per un portaborraccia, anche con borracce capienti.

Il carro sul lato della trasmissione, in corrispondenza sia del fodero alto che del fodero basso, è abbondantemente protetto da un guscio in gomma.

Geometrie

Allestimenti e prezzi

GT propone la nuova Force Carbon in tre allestimenti oltre all’opzione del solo telaio, ciascuno dei quali in una colorazione dedicata.

PRO LE: €6.099

PRO: €4.999

ELITE: €3.899

Tealio: ND

GT Bicycles

 

Commenti

  1. D.K.:

    Non è semantica, a mio avviso AM è una roba enduro un' altra. Per definizione l' enduro è salita e poi discesa. Le percentuali si sono spostate negli ultimi anni verso la parte dh: se prima era 50/50 ora magari è 40/60 a favore della discesa o più.
    Se volessimo gare sempre più spinte facciamo un campionato DH monopiastra con risalita in seggiovia? Ma per chi le biciclette le compra, non per i pro o per quei pochi che fanno gare ad alto livello, 16.1 kg per 6000 euro sono tanti e sono difficili da gestire, inoltre non tutti possono comprarsi la "light enduro" o le nuove "back country" che vanno tanto di moda oltre all' enduro stesso. E quanto sopra è come vedo io la situazione.
    L'enduro non è mai stato 50/50, quello è il trail e AM. Continuo a non capire perché uno che non fa gare, non gira prevalentemente in bike park ma pedala un sacco di dislivello, voglia per forza comprarsi una bici di questo genere per lamentarsi che sono pesanti e impedalabili. Come comprarsi una Camaro come utilitaria e poi lamentarsi che consuma troppo. Ma comprarsi una trail bike INVECE dell'enduro, e non OLTRE all'enduro, per pedalare e divertirsi in discesa, non sarebbe l'opzione più ragionevole?
  2. frenk:

    Non puoi togliere il rinvio catena, non l'hanno messo lì per bellezza (o perché se no la catena si appoggia al carro :smile:) ma per una funzione ben specifica, quella di gestire il chain growth generato dal pivot alto.

    In parole comprensibili a tutti: se non ci fosse il rinvio, il carro affondando strapperebbe la catena e la pedivella ti scalcerebbe catapultandoti fuori dalla bici.
    chiedo scusa ho detto una cavolata io , avevo visto il test della cannondale jekyll dove parlava del rinvio catena dove lui parlava del rumore del tendi catena e diceva di toglierlo e ovviamente io ho capito ciocca per brocca . aime la culpa
  3. frenk:

    Io a Finale giro prevalentemente pedalando e quindi uso la trail bike anche sui percorsi da enduro più incazzati che ci sono qui (e sappiamo tutti credo quanto sono incazzati), per cui fidati che non implode nulla per un gradinetto di mezzo metro. L'endurona la uso solo se giro furgonato o se mi faccio il giretto breve tanto per fare una discesa a tutta al volo. Credo che la radice di tutto questo enorme problema che molti sollevano è soltanto il fatto che si pensa di aver bisogno della bici da enduro per pararsi il culo in discesa ma poi, giustamente, ci si rende conto che è impedalabile in salita. Cavolo, ci sono delle bici da trail oggi giorno che sono dei missili sia in salita che in discesa, ma veramente all'appassionato medio serve la bici da enduro o serve solo un pochino di tecnica di guida in più?
    non sono esperto in materia e sono un principiante ma solo il cuore non basta la tecnica e fondamentale nei tutti i sport , secondo il mio modesto parere
Storia precedente

Coppa Italia DH 2021: i crash e i jolly della terza prova

Storia successiva

SRAM presenta la serie XPLR dedicata al gravel

Gli ultimi articoli in Test

La MTB dell’anno 2024

Qual è la mountain bike dell’anno 2024? Dopo tante elucubrazioni, ecco la nostra preferita. Attenzione: c’è…

[Test] Grin One

Qualche settimana fa ci è arrivata una mountain bike da un nuovo marchio tedesco: la Grin…