Nukeproof è stato un marchio di bici e componentistica nato nel 1990, famoso per la qualità dei componenti e l’utilizzo di materiali esotici per l’epoca, come i celebri mozzi in alluminio e carbonio. Quando Michael Cowan nel 2004 acquistò i diritti del marchio ormai inattivo da diversi anni, lo fece per rilanciare un brand del quale era ammiratore, cercando di onorare la visione del suo fondatore John Muenzemeyer. Oggi, Nukeproof presenta una bici che vuole essere un tributo al primo modello di MTB realizzato dal marchio, la Reactor del 1990 con componentistica in gran parte prodotta dalla stessa Nukeproof.
La nuova Reactor è una bici da trail con telaio disponibile in carbonio o alluminio, in entrambi i casi con foderi alti in fibra di carbonio. Disponibile in due formati ruota, 27.5 o 29 pollici, la prima versione con 140mm di escursione posteriore abbinati a forcella da 150mm e la seconda versione con 130mm di escursione posteriore e forcella da 140mm.
Il sistema di sospensione è un quadrilatero con giunto Horst, con ammortizzatore ancorato al top tube che lascia abbondante spazio per il portaborraccia in grado di ospitare borracce fino a 750ml di capacità.
La curva di compressione è studiata per essere leggermente regressiva nella parte iniziale della corsa per poi diventare progressiva per offrire stabilità in pedalata e un comportamento adatto a una guida aggressiva in discesa.
Le geometrie si possono regolare tramite flip-chip su due posizioni denominate Trail e Rail, la prima più alta e con angoli meno aggressivi e la seconda più discesistica, con 6mm in meno sull’altezza del movimento centrale e mezzo grado in meno di angolo di sterzo.
Il telaio è dotato di passaggio dei cavi interno e di protezioni sul tubo obliquo e sul fodero alto e basso dal lato trasmissione. Il carro offre spazio per copertoni da 2.6″ di larghezza sia sul modello da 27.5 che su quello da 29 pollici.
Geometrie
In azione – a cura di Marco Toniolo
Ho potuto provare la nuova Reactor sui sentieri della Paganella Bike durante il Bike Connection Summer. Più precisamente, mi sono fatto quattro volte di seguito la Giada Line partendo da Cima Paganella. Questo sentiero per intenderci:
Era il modello RS da 27.5 in taglia L. Avrei provato volentieri la 29, ma durante l’evento, in giugno, non era ancora disponibile. Come potete vedere il sentiero è molto scassato, con tante rocce infisse nel terreno che in certi casi richiedono di essere prese di slancio per non impuntarsi e cadere. Questo era anche il motivo per cui avrei preferito la 29, ma non sono rimasto deluso dalle 27.5. Infatti quello che ho notato fin da subito è la qualità di incassatrice della Reactor e la sua elevata sensibilità ai piccoli urti. Un carro veramente plush, con una buona progressività a fine corsa che mi ha evitato diversi bottom out. Conoscevo le nuove sospensioni Rock Shox Ultimate da prima, posso quindi dire che parte di questa elevata sensibilità è dovuta proprio a loro, in particolare alla forcella.
Ne ho apprezzato l’agilità e la manegevolezza, caratteristica tipica delle 27.5, unita ad un’indole discesistica che salta subito all’occhio anche solo guardando alle gomme montate. Difficile quindi categorizzare la Reaction 275, forse la definizione che mi pare più consona è quella di una mini enduro. Non l’ho provata in salita, ero troppo occupato a divertirmi in discesa. Probabilmente le cose cambiano un po’ con il modello da 29, visto che ha 140mm di corsa davanti e dietro e forse arrampica anche meglio, andandosi a piazzare nel segmento delle trail bike.
Allestimenti e prezzi
Reactor RS – €5.399,99
Reactor Factory – €4.899,99
Reactor Pro – €4.399,99
Reactor Elite – €3.799,99
Reactor Expert – €3.099,99
Reactor Comp – €2.749,99
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