Scott Genius

Nuova Scott Genius in prova

109

Scott presenta la nuova Genius, la sua bici da all mountain con ruote da 29 pollici e 160/150mm di escursione rispettivamente all’anteriore e al posteriore. La cosa che salta subito all’occhio è il telaio con l’ammortizzatore nascosto, sulla falsariga della Spark che vi abbiamo mostrato tempo fa.

Nel video ve la mostra in dettaglio e la provo su uno dei percorsi più iconici della mia zona.



.

Geometria Scott Genius

La bici in prova è in taglia M. Io sono alto 179cm e mi trovo a cavallo fra la M e la L. In questo caso i 460mm di reach mi sono stati sufficienti per una bella posizione centrale che, coadiuvati da un angolo sella di 77.1° e un carro di 440mm, mi hanno aiutato molto sulle salite ripide e tecniche, evitando che l’anteriore si alzasse troppo facilmente.

L’angolo sterzo della versione Super Trail è di 64°, ma è comunque disponibile una serie sterzo asimmetrica che permette di adattare l’angolo a +/- 0.6°

Scott Genius Geometry

La nuova Scott Genius

Premettendo che il test vero e proprio si trova nel video, vale la pena entrare nei dettagli della nuova Scott Genius, cominciando dal modello testato, cioé la Genius Super Trail Tuned. La differenza sostanziale con la Genius classica sta nella sua indole più discesistica, data dalla forcella non bloccabile Fox 36 Factory Grip 2 e dall’ammortizzatore Fox Floax X Nude con piggy back.

Scott Genius

Infatti, come su tutte le Scott, anche sulla nuova Genius troviamo il comando remoto a manubrio dotato di ben tre leve: le due superiori chiudono e aprono le sospensioni, quella più bassa si occupa del reggisella telescopico.

Sulla Super Trail Tuned il remoto comanda solo l’ammortizzatore posteriore. Sugli altri modelli si occupa anche della forcella, che però è una Fox con idraulica Fit4.

Scott Genius comando remoto

A proposito dell’ammortizzatore, la posizione intermedia diminuisce il volume della camera positiva, fungendo a mò di riduttore di volume (come il “ramp control” sulla Ransom), cosa che viene comoda sia sul tecnico in salita, perché il sag diminuirà e si starà più alti nel travel, sia in discesa per aumentarne la progressività.

I pomelli per la regolazione del ritorno e della compressione sono stati posti in una posizione diversa rispetto al classico Fox Float X, in modo da renderli raggiungibili, visto che l’ammortizzatore è dentro al telaio.

Ammortizzatore molto facile da raggiungere una volta tolto il coperchio tramite la pressione su un singolo bottone metallico.

Il telaio è completamente in carbonio ed è quello nella sua versione più pregiata, la HMX, con un peso dichiarato, senza ammortizzatore ed in taglia M, di 2.295 grammi, contro i 2.795 della versione HMF.

Se vi state chiedendo come si fa a misurare il sag, l’indicatore si trova sulla parte sinistra del telaio presso uno degli infulcri principali.

Rimanendo in tema di integrazione, anche a livello di cockpit Scott ha optato per un passaggio cavi il più nascosto possibile, infatti questi vanno ad infilarsi nella serie sterzo.

Scott Genius

Una soluzione che al sottoscritto non piace particolarmente perché complica la manutenzione della bici e la sostituzione dei componenti.

D’altro canto il manubrio con attacco integrato Syncros, in carbonio, è un bel vedere. Largo 780m e con un rise di 15° in taglia M (20° per la L e XL), si è rivelato essere rigido ma non così tanto da risultare scomodo.

O meglio, le manopole sono troppo strette per le mie mani e dopo un po’, in discesa, mi fanno male.

La trasmissione è una SRAM Eagle AXS, affidabile e precisa. Corona anteriore da 32 denti con guidacatena attaccato al telaio.

Scott Genius

Molto bello il dettaglio della placca in carbonio per evitare graffi dalla catena nel caso questa cada.

Scott Genius

La forcella Fox 36 Grip 2.

Non sono un grande fan delle gomme da 2.6″ perché aggiungono peso e sono meno precise di un buon 2.4″, senza contare che la carcassa Exo, presente anche al posteriore sulla Genius, è troppo delicata per una bici con questa escursione.

Non solo, le 2.6″ lasciano troppo poco spazio al carro. Più volte mi è capitato che dei sassolini si incastrassero nei tasselli andando a toccare il telaio, rigandolo.

La nuova Scott Genius è silenziosissima, anche grazie ai batticatena posizionati bene e del giusto materiale.

I freni Shimano XTR a quattro pistoncini, abbinati a dischi da 200/180mm, sono una garanzia e una sicurezza anche nelle discese lunghe.

Il reggisella da 160mm di escursione di casa Syncros funziona bene e non ha molto gioco (da nuovo).

Prezzi

Per la gamma completa e i relativi montaggi vi rimando al sito Scott.

 

Commenti

  1. Riflettendo sull'ammortizzatore, sulla gestione della zona cockpit, e sul risultato estetico che ne consegue, mi sembra che ci sia stata una forte volontà di conferire a questa Scott la "soluzione integrata" secondo una consuetudine consolidata sulle bici da corsa.
    In conclusione non si può disconoscere che indubbiamente si tratta di una bici particolare, ma forse dalle linee troppo pulite per essere una MTB.
  2. lollo72:

    Personalmente arrivo da una brutta esperienza con gli ammortizzatori dedicati propio di Scott : Genius LT 10 del 2012 ( ell'epoca era un modello top di gamma) monta l'ammortizzatore Equalizer 3 ( prodotto da DT Swiss per Scott ) inizialmente tutto bene era un ottimo ammo poi si è verificato il NOTO difetto del rimanere esteso , l'ho fatto riparare la prima volta ( 280 euro! ) dopo un anno di nuovo lo stesso problema e altri 280 euro , alla terza volta volevo cambiare ammortizzatore ma era impossibile perchè non ve ne era nessuno con quelle caratteristiche che potesse essere installato sulla Genius , in più ora non c'è più nessuno che faccia assistenza sull'Equalized 3 ( anche se da DT Swiss mi hanno confermato di avere ancora i ricambi ) ; quindi mi ritrovo con un mezzo che monta un ammortizzatore "dedicato" guasto che nessuno vuole riparare e se volessi vendere o permutare la mtb non mi danno nulla ( nemmeno i concessionari Scott ! ) ; grazie ! Scott , ma di mezzi con soluzioni particolari "dedicate" non ne voglio più :wink:
    Nonostante ciò ritengo Scott un ottimo produttore anche se in certi casi, dove propone soluzioni "particolari", potrebbe avere più attenzione verso gli acquirenti"cavia" .
    l'equalizer era una roba fuori dal comune. Questo è un "semplice" Float X con un riduttore di camera.
Storia precedente

Salire dove di solito si scende – senza motore

Storia successiva

Nuova Orbea Oiz

Gli ultimi articoli in Test