Nuova Trek Fuel EX: il coltellino svizzero per i trail

Trek presenta la nuova Fuel EX, la sua bici pensata per il trail riding che, alle nostre latitudini, si chiama all mountain. Ho avuto la possibilità di provarla per oltre un mese sui sentieri di Lenzerheide, dove le montagne non mancano, così come i sentieri alpini e i giri in quota. Vi invito a guardare il video per scoprire la bici mentre percorro un itinerario da mille e una notte, cioè quello della Furcletta Ramoz (qui la traccia GPS).

140mm di escursione posteriore, 150mm all’anteriore, ruote da 29 pollici e telaio in carbonio (disponibile anche in alluminio) sono solo alcuni dei dati salienti.

Infatti la nuova Trek Fuel EX si può definire un coltellino svizzero grazie alle molte opzioni geometriche e di set up, ottenute grazie ad un flipchip, ad una serie sterzo eccentrica e alla possibilità di variare la curva di progressione della sospensione posteriore. Possiamo così trasformarla in una mullet con forcella da 160mm e ammortizzatore a molla, se vogliamo.

Geometria Trek Fuel EX

Tante le variabili che vanno a modificare la geometria, motivo per cui sul sito Trek trovate un configuratore che cambia i parametri a seconda di come si posizioni il flip chip e la serie sterzo eccentrica.

Nella configurazione che ho usato durante il test, cioé con ruote da 29 pollici, flip chip in posizione low e serie sterzo neutrale a 0°, avevo un angolo sella bello ripido di 77.5°, angolo sterzo di 64.5° e un reach di 470mm. La taglia in test è una ML, perfetta per la mia altezza di 179cm e distanza sella-movimento centrale di 74cm.

Molto ben pensato il dettaglio di variare la lunghezza del carro posteriore a seconda della taglia. Nel mio caso è lungo 440mm, una misura perfetta che si va a porre nella giusta metà fra agilità e stabilità in salita.

Dettagli Trek Fuel EX

Non fatevi ingannare dal colore, identico a quello dalla sorella elettrica leggera Fuel EX E. Qui l’unica batteria da ricaricare è il vostro corpo, con un bel piatto di pasta al rifugio. Il telaio ha le stesse forma della EX E, è massiccio, robusto e non è un peso piuma. La Fuel EX del test, senza pedali ed in taglia ML, ha fermato l’ago della nostra bilancia sui 14.2 kg.

Il montaggio in prova è quello top di gamma 9.9 AXS, ma il più leggero dovrebbe essere il 9.9 XTR, con un peso dichiarato di 13.71 kg in taglia M. Qui trovate la tabella dei pesi.

Si discute spesso del peso e di quello che si dovrebbe riuscire a fare con una bici che, con pedali e attrezzi inseriti nel vano portaoggetti che si trova nel tubo obliquo, supera la barriera dei 15kg.

Eppure considerate che mi sono sparato i 2400 metri del Ducanfurgga divertendomi come un matto, pur essendo tanti di quei metri ripidi e su sentieri tecnici. La posizione di pedalata è perfetta: centrale sulla bici, non bisogna muovere più di tanto il busto verso l’anteriore per tenerlo attaccato al terreno quando la pendenza aumenta.

Il sistema di sospensione ABP, uno dei miei preferiti in assoluto per la sua sensibilità, sulla Fuel EX bobba pochissimo in pedalata, anche ad ammortizzatore aperto. Questo fa sì che la trazione in salita, sui sentieri tecnici, sia ottima.

Con le ruote da 29 pollici Trek consiglia di tenere il flip chip in posizione Low, cosa che ho fatto senza aver mai avuto problemi di pedali che andassero a toccare il terreno troppo facilmente. D’altro canto in discesa la Fuel EX si fa buttare bene in curva, dando confidenza sui tratti scassati (e in bike park) malgrado i soli 140mm di escursione posteriore.

Bisogna però dire che tutta la bici è stata progettata e montata per essere robusta: al di là del telaio di cui vi ho già parlato, troviamo sospensioni massicce come Fox 36 e ammortizzatore con piggy back, gomme da 1 kg l’una e un reggisella telescopico dal diametro di 34.5mm e 150mm di escursione.

La cosa si sente e si fa apprezzare. Considerate che nel mese di test ho praticamente piallato la gomma posteriore, ma non ho mai bucato né ho avuto mezzo inconveniente tecnico. Visto che spesso e volentieri ero in giro in zone deserte e lontane dalla prima strada, una bici così mi ha regalato confidenza e soprattutto divertimento senza interruzioni.

La sospensione posteriore può essere più o meno progressiva a seconda di dove si àncori l’ammortizzatore. Nella foto qui sopra vedere il flipchip con le scritte “more” e “less”, dove si intende la progressività a fine corsa. Con un ammortizzatore ad aria, girando su sentieri non preparati, la configurazione migliore è la “less”, perché si riesce ad usare meglio tutta la corsa.

Quando però si affrontano percorsi preparati, con salti e compressioni, ho apprezzato quel tocco di progressività in più, che in realtà è destinata agli ammortizzatori a molla, nel caso si decidesse di montarne uno.

Purtroppo non ho avuto la possibilità di provare la serie sterzo eccentrica, disponibile con ±1°. Quella montata di serie è neutrale, gli eccentrici devono essere acquistati a parte. Sia chiaro, mi sono trovato benissimo con l’angolo sterzo standard e probabilmente, se comprassi la Trek Fuel EX, non andrei a cambiarlo.

Rimanendo in zona sterzo troviamo il multitool integrato e nascosto nel cannotto della forcella. Facile ed immediato da tirare fuori quando serve, ha anche uno smagliacatena.

Bellissimo il manubrio integrato Race Shop. Lo taglierei a 780mm di larghezza per evitare di andare a toccare alberi e rocce quando il sentiero di fa stretto.

Notate la pulizia: niente cavi, solo i due tubi dei freni. Questo grazie al gruppo SRAM Eagle AXS e al Reverb AXS.

A proposito di freni, troviamo gli SRAM Code RSC con dischi HS2 da 200/180mm di diametro. Potenti e con zero problemi, ho solo dovuto cambiare le pastiglie perché consumate.

Tornando a parlare di robustezza e praticità, notare la protezione extralarge sotto il tubo obliquo.


Così come il carterino pensato per evitare che sassi e sporco vadano ad incastrarsi fra il carro e il triangolo anteriore andando a rovinare la vernice del telaio.

La combinazione ruote/gomme Bontrager è perfetta in quando a trazione, robustezza e peso. I cerchi sono in carbonio, ma non vanno a catalogarsi fra i più rigidi in circolazione. La comodità della bici ne trae vantaggio, cosa più importante che la rigidità su una bici da all mountain.


Parlavamo di praticità: non poteva mancare il movimento centrale a calotte filettate. Più facile per la manutenzione, è anche meno prono agli scricchiolii.

Conclusioni

Trek fa centro con la nuova Fuel EX: una bici da all mountain con una geometria ben bilanciata fra salita e discesa, una marea di opzioni con cui adeguarla alle proprie esigenze, un telaio e un montaggio che badano alla sostanza più che ai grammi. Un mese di prova senza pause su un terreno alpino come quello di Lenzerheide, senza un minimo problema meccanico o foratura. Anche solo questo la dice lunga sulla qualità di questa bici.

La gomma della Trek Fuel EX alla fine del test

Prezzi

Le taglie vanno dall’XS all’XXL. Sulle XS le ruote sono da 27.5″, sulla S da 27,5″ o da 29″, per tutte le altre taglie 29″.

FUEL EX 9.9 XX1 AXS: 12.999€
FUEL EX 9.9 XTR: 10.999€
FUEL EX 9.8 GX AXS: 7.699€
FUEL EX 9.8 XT: 6.999€
FUEL EX 9.7 SLX/XT: 5.549€
FUEL EX 8 XT: 4.599€
FUEL EX 7 DEORE/XT: 3.799€
KIT TELAIO FUEL EX C: 4.499€

Trek

 

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