Sono uscite diverse indiscrezioni su questa bici, anche perché Justin Leov l’ha portata sul secondo gradino più alto del podio alle EWS scozzesi, mentre Tracy Moseley ha addirittura vinto in Scozia con questa bici.
Si tratta del modello in carbonio della Remedy 29 presentata lo scorso anno, con cui però non ha molte cose in comune. A parte il diametro delle ruote e lo schema di sospensione, la nuova creatura di casa Trek adotta una soluzione completamente nuova sulla ruota posteriore, quella del Boost148, oltre che il nuovo ammo Re:Aktiv di cui vi abbiamo parlato ieri.
Il telaio in carbonio fa risparmiare in tutto 513 grammi di peso rispetto alla versione in alluminio. Le geometrie sono del tutto simili al modello in alluminio, con un angolo sterzo di 68° o 67.5° a seconda di come si posizioni l’eccentrico che si trova sul bilanciere. Anche i foderi posteriori rimangono invariati nella loro lunghezza totale di 445 mm.
Disponibile dalla fine di luglio 2014, per questo motivo i prezzi e i dettagli sui montaggi verranno resi noti più in là.
È un progetto nato dall’esigenza di rendere le ruote più rigide, senza dover spendere un patrimonio per un set di ruote in carbonio. Tre fattori hanno spinto Trek a questa scelta:
1) la possibilità di montare un deragliatore anteriore senza che questi vada a toccare sulla gomma in caso di sezione larga o fango.
2) La possibilità di accorciare i foderi posteriori. Cosa che, come appena detto, non é il caso per il modello 2015 ma che verrà fatta in futuro.
3) Poter montare gomme larghe senza che queste vadano a toccare i foderi o il deragliatore anteriore.
Da notare che il Boost 148 sarà presente su tutta la gamma Remedy 29 e che non innalzerà il prezzo della bici.
Come potete vedere dal grafico qui sopra, che rappresenta la rigidità di ruote in alluminio con diametri diversi, il Boost 148 pone una ruota da 29″ allo stesso livello o quasi di una da 26″. Andiamo nel dettaglio a vedere come Trek ha ottenuto questo risultato grazie ad una collaborazione con SRAM, scelta al posto di Bontrager perché il progetto complessivo tratta di spostare la trasmissione.
SRAM ha costruito un mozzo più largo di 6mm, 3 mm per lato, da qui il numero 148 che indica la larghezza del mozzo. Così la campanatura della ruota é più larga, rendendo la ruota più rigida. Il mozzo é composto da tre parti, SRAM ha allargato la parte centrale, mantenendo i due agganci dei raggi uguali a quelli del 142. La lunghezza dei raggi é identica per entrambe le ruote e per entrambi i lati (Solo Spoke Tech, di cui abbiamo parlato qui).
Nella foto qui sotto potete vedere il mozzo da 142mm, dove é ben riconoscibile la parte centrale che viene allargata per arrivare ai 148mm.
Il fattore Q rimane uguale grazie ad uno spider che sposta la corona di 3 mm verso la destra. Questo fa anche sì che ci sia più spazio per la gomma.
Il Boost 148 é uno standard aperto a tutti, non proprietario di Trek. A breve potete leggere le prime impressioni di riding.
Trek lancia anche la Lush, una bici pensata per le donne con diametro di ruote 27.5″, 120mm di escursione con Re:Aktiv, e tutte le caratteristiche delle altre bici full suspended della gamma Trek: ABP, Full Floater, DRCV.
Interessante il fatto che il rapporto di leva sia diverso rispetto ai modelli classici per tenere conto del minore peso del rider.
Disponibile da subito nei negozi, prezzi a breve.
Foto di Sterling Lorence dove non indicato diversamente.
Volete sfondarvi di cenoni, pranzoni, aperitivi e gozzoviglie varie? Allora ecco un ottimo modo per…
Settimana di brutte notizie dal mondo ciclo: dopo GT e Rocky Mountain, questa volta tocca…
A causa di una brutta caduta alla Parigi-Roubaix 2023, Filippo Colombo dello Scott-Sram XC team…
Qual è la mountain bike dell'anno 2024? Dopo tante elucubrazioni, ecco la nostra preferita. Attenzione:…
Purtroppo anche per Rocky Mountain Bicycles le cose non vanno bene, l'azienda canadese oggi ha…
Fermento in casa GT, dove ieri è stata annunciata una "pausa" nel rilascio di nuovi…