SRAM propone una gamma di freni a disco idraulici totalmente nuova, accantonando il progetto Avid Elixir. In futuro troverete il nome Avid solo sui Code e sui freni meccanici.
I Guide sono stati progettati da zero per quanto riguarda la leva e il pompante. Pinza e pastiglie sono identici agli Elixir Trail, con quattro pistoncini (due da 14, due da 16mm) e pastiglie metalliche o sinterizzate.
Esistono tre modelli di Guide, che si possono distinguere dalla sigla che segue il nome: RCS, RS, R.
R sta per reach adjust tool free. La distanza della leva freno dal manubrio può venire settata senza attrezzi, avvitando o svitando un pomello in alluminio, facile da utilizzare anche con i guanti.
C sta per contact point adjust. Grazie ad una rondella zigrinata si può decidere se avvicinare al manubrio il punto di attacco frenata.
S sta per swinglink, una costruzione interna al pompante, pensata per rendere più immediato il contatto delle pinza con il disco, relazionato al movimento della leva freno. In poche parole sarà necessario meno movimento della leva per frenare. Questo, dice SRAM, senza portare svantaggi alla modulabilità: non si avrà quella sensazione “on/off” tipica di altri marchi.
Prima di parlarvi dei dettagli dei tre modelli, vale la pena andare a vedere cosa si nasconde dietro il nuovo pompante dei Guide. Innanzitutto SRAM ha ritenuto necessario dotare i propri freni di un piggy back, aumentando così del 30% la quantità d’olio presente nel sistema. Questo li rende più stabili ai cambiamenti di temperatura dell’olio stesso, per esempio durante discese lunghe ed impegnative.
Lo stesso piggy back ha una funzione di ritenzione di eventuali bolle d’aria, che vengono “imprigionate” in una sua sezione, senza andare ad intaccare il resto del sistema.
Nella foto potete anche notare la presenza di una membrana in plastica, chiamata “pure bladder”, progettata per “risucchiare” l’olio quando si rilascia la leva freno. In questo modo i pistoncini della pinza tornano nella loro posizione iniziale evitando che le pastiglie sfreghino sul disco.
Sempre in plastica é la guarnizione (detta TPC Plus) che tiene separato l’olio dal meccanismo a molla della leva, sigillando a tutti gli effetti il sistema. SRAM ha fatto un test di un milione di cicli per assicurarsi che la guarnizione non si rovini con il tempo. L’interno del pompante é anodizzato proprio per diminuire la frizione fra guarnizione e metallo.
Grazie al piggy back cambiare la posizione dei freni (anteriore sulla destra, come sulle moto) non richiede nessuna operazione particolare.
L’olio é DOT, preferito da SRAM per il suo punto di ebollizione più alto rispetto a quello minerale. Molto simile agli Elixir é anche la posizione della leva, pur essendo questa diversa.
Completamente nuovi sono i dischi “Centerline”. Come dice il nome, e come si vede dalla foto, la loro caratteristica principale é data dalla linea forata centrale. Al posto di tanti piccoli fori, questo accorgimento dovrebbe assicurare la silenziosità dei freni grazie ad una migliore dissipazione del calore e resistenza alla deformazione alle alte temperature. I dischi sono leggermente più pesanti di quelli degli Elixir, perché le razze sono più robuste. Si tratta di 5 grammi in più sul disco da 180mm e 10 grammi in più su quello da 160mm. Il loro spessore rimane di 1.85mm e saranno disponibili in diametri da 140, 160, 180 e 200mm.
Peso: 375 grammi.
Compatibili con il matchmaker X
Colori: anodizzati argento o nero.
Prezzo: 177 Euro.
Peso: 380 grammi.
Compatibili con il matchmaker X
Colori: nero.
Prezzo: 132 Euro.
Peso: 375 grammi.
Compatibili con il matchmaker X
Colori: nero.
Prezzo: 115 Euro.
Disponibilità: da giugno 2014.
La prima pinzata su un freno dice quasi tutto. E nel caso dei Guide il messaggio é chiaro: non siamo gli Elixir! La cosa che più ha sorpreso é stata la precisione del punto di frenata: quello é, e quello rimane. Perlomeno qui a Moab. Questo infatti non vuole essere un test, ma solamente un primo assaggio in attesa che ci arrivino i freni da provare sui sentieri di casa con 1000 e passa metri di dislivello in discesa in un colpo solo.
Grazie al Contact Point Adjust é stato possibile posizionare il punto di ingaggio di frenata esattamente dove si vuole, rispetto alla corsa della leva. Qualcuno potrebbe obiettare che questo setting era presente anche sugli Elixir. In quel caso, però, il raggio di configurazione era molto minore e non così preciso.
Fatto questo setup, e posizionata la leva alla giusta distanza dal manubrio per le dita di chi pedala, il Guide é apparso subito un freno potente, molto più secco degli Elixir, ma allo stesso tempo molto più modulabile di certi concorrenti. È stato provato con dischi da 180mm e 160mm, sia su una trail bike come la Devinci Troy Carbon che su una bici da XC come la Trek Fuel EX.
Le condizioni in cui é stato provato erano di asciutto, anzi molto secco, con sentieri dal fondo duro e in parte sabbioso. È un attimo quindi derapare, però si riusciva ad evitare di farlo proprio grazie alla modulabilità dei Guide. La leva é molto ergonomica, lunga “il giusto” per poter trovare la posizione più confacente al rider. Per gli amanti dei gripshift: grazie al nuovo posizionamento del pomello per la regolazione della distanza della leva dal manubrio, non dovrebbero esserci più problemi di montaggio.
Sarà interessante provarli su una bici da enduro con un disco da 180mm anteriore e 160mm posteriore. Data la loro potenza, questa configurazione potrebbe essere sufficiente per una buona frenata anche su lunghe discese. State sintonizzati!
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