Nuovo Shimano XTR Di2 elettronico

Ed alla fine l’elettronica arriva anche nelle trasmissioni Mtb, con il nuovo Shimano XTR, che diventa DI2, sulla scorta del cugino Dura Ace da strada.

Il cambio elettronico non è controllato da comandi meccanici, ma da un interruttore elettrico, chiamato Firebolt, frutto di molti studi per avere la miglior ergonomia e funzionamento, sia a livello di feeling che di feedback tattile.

La grande innovazione non è però quella di sostituire un comando meccanico con uno elettronico, ma di dare la possibilità di una piena programmabilità del sistema. Per ogni stile di utilizzo e guida il sistema sarà completamente personalizzabile grazie al software E-Tube, che è identico a quello già ora in uso per il Dura-Ace ed Ultegra stradali. Il gruppo è quindi completamente programmabile in ogni singolo componente grazie alle connessioni “plug&play”. I tasti dei comandi possono essere assegnati a piacere. Per esempio è possibile cambiare i controlli del deragliatore anteriore sul comando destro o sinistro e contrario a piacimento. In più si può customizzare la velocità della cambiata, oltre al numero di cambiate, ad esempio con una scalata di 2 pignoni per singola pressione del comando lungo tutta la cassetta. Ovviamente in questo sistema i cavi non sono soggetti ad usura, ruggine o stiramenti garantendo una minor manutenzione nel tempo.

Altra caratteristica unica del XTR DI2 è l’opzione Synchro Shift. Dopo circa 20.000km di test Shimano ha analizzato attentamente i rapporti più utili in certe condizioni, e grazie al sistema Synchro Shift è possibile controllare ambedue i deragliatori con un’unica cambiata. Il deragliatore anteriore “legge” la posizione del cambio posteriore ed automaticamente si posiziona sul rapporto più efficiente e con la miglior linea catena in modo che il biker non debba preoccuparsi di fare aggiustamenti.

Shimano ha usato tutti i dati raccolti nei test per mettere a punto due mappature di cambiata preimpostate. Lo E-Tube permette al rider di scegliere tra questi 2 pre-sets o creare la propria mappatura personalizzata. Mentre si pedala è possibile cambiare tra mappature predefinite o ritornare alla modalità manuale. Il tutto con una cambiata più veloce e precisa rispetto i sistemi meccanici.

Cuore del sistema sono le due unità deragliatore, che sono motorizzate. Il deragliatore anteriore è 2 volte più potente del Dura-Ace stradale e permette cambiate precise e veloci anche sotto carichi molto elevati. In questo modo la cambiata è senza sforzo indipendentemente dal tipo di terreno. Il cambio posteriore beneficia della tecnologia Shadow RD+, permettendo non solo un funzionamento On/Off, ma anche di aggiustare la tensione della molla con una chiave a brugola. Il cambio reagisce istantaneamente agli input per posizionarsi accuratamente in ogni rapporto grazie all’auto-trimming del deragliatore anteriore.

Il cervello del XTR DI2 è il display digitale, che indica il livello della batteria, il rapporto inserito, la modalità di cambiata (manual o Synchro) e la modalità della sospensione. Utilizzando il pulsante sul display è possibile cambiare la modalità di cambiata tra manuale ed una delle 2 Synchro Shift preimpostate anche in corsa. Il display funziona anche come porta di caricamento grazie al software E-tube ed include 3 porte E-tube. In questo modo è anche garantita una maggior pulizia della bici grazie ai cavi inseriti nel telaio e la possibilità di integrare il sistema si sospensione Fox minimizzando il numero di cavi sulla bici e il manubrio.

L’XTR DI2 M9050 utilizza la stessa batteria del Dura-Ace DI2, sia nella versione esterna SM-BTR1 che quella interna  SM-BTR2 (vista la maggior richiesta di energia data dalla maggior potenza dei deragliatori XTR la durata è ridotta rispetto il DA).

Pesi:

Deragliatore ant. (FD-M9070 D-type) | 115 grams
Cambio (RD-M9050-GS) | 289 grams
System display (SC-M9050) | 30 grams
Shift switch (SW-M9050) | 64 grams

Julien Absalon alla presentazione di oggi ad Albstadt. Il francese userà il Di2 nella gara di coppa del mondo di XC.

Oggi l’abbiamo provato ad Albstadt, nell’ambito della quarta tappa di coppa del mondo di XC. Qui trovate il report.

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