On the Road Again

Ci sono pochi momenti come la notte di Capodanno in cui si è confrontati col passare del tempo.

I festeggiamenti sono il modo per esorcizzare questo pensiero, l’essere confrontati con il passaggio degli anni, dell’invecchiare.

Io ho sempre trovato molto interessante invece soffermarmi a pensare al passare del tempo. E questo non mi ha mai garantito grande popolarità alle feste di capodanno, in quanto avere uno che con aria pensosa guarda fuori dalla finestra o fissa il muro invece che fare il trenino cantando “Braaaziiil!” è un po’ come vedersi arrivare in casa un bambino con un cane morto in braccio che chiede spiegazioni sul perchè Skipper (il cane) non giochi più (ok, di questo aneddoto ne parleremo forse un’altra volta…).

La parte migliore del capodanno per me è sempre stata la mattina del 1° Gennaio sul presto. Quando non c’è più in giro nessuno, a parte i melomani che attendono impazienti la Radetzky Marsch da Vienna. E’ il momento in cui ormai ‘a nuttata è passata e tutto sommato si capisce che non c’era molto da temere, a meno di non amare le passeggiate notturne a Napoli o quelle in autostrada in auto.

Cosi’, vinco l’inevitabile sonno e la digestione rallentata dai soliti bagordi forzati per mettermi in sella e pedalare.

Il meglio è sempre infilarsi su per qualche monte per godere della pace assoluta o di inaspettati incontri faunistici, ma anche la cara vecchia bitumiera fa il suo sporco lavoro. A svegliarmi ci pensa solitamente l’aria frizzantina e qualche salitella che fa traspirare le prime bollicine di champagne.

E cosi’ poi col solito insieme di moti che compongono quello ciclistico e lo ritmano la mente puo’ perdersi in due cose: ricordare le uscite fatte nell’anno appena passato e sognare riguardo quelle da fare.

Ho cosi’ ricordato dei bellissimi giri in mtb, i paessaggi, le sudate, le cadute, le soddisfazioni, le risate, quella focaccia tanto buona dopo una discesa, i panini alla bresaola comprati prima di salire, le gare in bdc in posti e con tempo stupendi, il gelato preso ad una gelateria arrivando col buio a Luglio dopo 11h di pedalata e la faccia del gelataio e soprattutto le persone conosciute grazie al forum che  resta sempre la cosa più bella e che da più soddisfazione.

Ho cosi’ pensato alle avventure da fare. Quelle che sto pianificando sull’onda dell’entusiasmo, ma che so mi costeranno non poca fatica preparare e per cui malediro’ gli entusiasmi di inizio anno e quelle che non mi immagino e che non posso pianificare, ma che spero mi saranno regalate un po’ dal caso un po’ dalla fortuna.

Ho pensato a questo la mattina del 1° Gennaio, con le cuffiette in testa mentre giravo nella solita ciclabile (il “cricetodromo”) sereno e col sorriso 🙂

On the road again
Just can’t wait to get on the road again
The life I love is making music with my friends
And I can’t wait to get on the road again

On the road again
Goin’ places that I’ve never been
Seein’ things that I may never see again
And I can’t wait to get on the road again

On the road again
Like a band of gypsies we go down the highway
We’re the best of friends
Insisting that the world keep turning our way and our way


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Tags: pecora

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