Parco di Portofino vietato alle bici

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Il parco di Portofino è completamente vietato alle bici dal 9 luglio 2024. Multe da 3000€ e 18 mesi di reclusione ai contravventori. Il motivo? Erosione causata dalle mountain bike,

I dettagli qui:



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Questo uno degli itinerari nel parco. In passato si era corsa anche una prova del Superenduro su quei sentieri.

Commenti

  1. Badorx:

    Idem, anche io ho sempre più questa sensazione.
    E non è solo una sensazione, da poco un signore che avevo educatamente salutato fermandomi mi ha detto, testuali parole: si vergogni!!:il-saggi:
    Neanche stessi a masturbarmi in piazza!
    Sono rimasto allibito, ho ripreso la mia discesa senza dire una parola.
    C'è qualcosa che non va con la mtb in Italia, non so perchè ma non si riesce ad ingranare nella maniera giusta.
    si ,capisco, anche a me oggi , stessa cosa , una tizia a cui sono passato a fianco , c'era tutto lo spazio necessario, mi ha detto : vedi tu!! come se le stessi andando addosso, anche io muto , ma poi vedi proprio la gente che cammina che ti guarda infastidita , incredibile , fino a qualche tempo fa non accadeva e sono convinto che sono i "nuovi" delle camminate in montagna visto che ora ( verosimilmente dopo il covid) è diventata una moda , sono quelli che fino a ieri andavano al centro commerciale e oggi si cimentano nel cammino e pretendono di avere lo spazio tutto per loro e vedono le bici come un fastidio. Italia... paese finitissimo.
  2. vittorisk:

    Se proprio vogliamo scannarci fra elettrici e muscolari, una sciocchezza a mio parere, allora diciamo che gli incidenti e gli screzi con i pedoni sono quasi esclusiva di giovani e spericolati bikers senza motore che usano sentieri escursionistici come piste da discesa.

    Delude Fiab quando scarica la MTB,
    Idem il biker che scarica l'ebiker.
    Non è così, e il messaggio che hai citato non dice niente di elettrici contro muscolari, dice solo che senza assistenza ci sarebbe molta meno gente in giro, dunque una verità oggettiva.
    Cerchiamo di non buttarla nell'uno contro l'altro che non serve a niente.
    Il fatto è che c'è molto più traffico di biker su sentieri dove prima ci andavano solo pedoni ed una percentuale bassissima di biker. Siccome non si spiegano proprio il perchè a queste persone piaccia andare in bici su quel tipo di sentieri, trovano la soluzione mettendo cartelli di divieto. Non cercano mai di trovare un compromesso, non fanno mai sentieri condivisi, magari con cartelli di attenzione per entrambi. O magari riservando uno o due trail per le bici dove magari ci sono 20 varianti da fare a piedi.
    E così ci rimarranno solo i bike park e le ciclabili del menga che non piacciono neanche agli stradisti.
    Per non parlare del discorso che le bici rovinano la montagna! Dove poi fanno strade per il taglio della legna, abbattono alberi per far passare linee elettriche, abbattono altri alberi e fanno altre strade per la qualunque, ma poi il single track distrugge la montagna! Ma per favore!!
    Viene veramente voglia di cambiare sport.
  3. marco:

    Sono sempre stato contro i divieti alla cazzo, tipo quelli trentini, da vent’anni a questa parte, e non l’ho mai nascosto.
    Uno ‘nella mia posizione ‘ deve anche dar contro alle cazzate, altrimenti si finisce come quello della Fiab citato sul giornale.
    Anche io sono contro i divieti adcatzum. Anche io come te se devo pagare una multa la pago, perché il tal divieto mi pare una scemenza. Poi a posteriori rifletto e mi sento arrogante come spesso molti turisti che, pagando, arrivano dappertutto sbattendosene delle regole e del buon senso. Inoltre capire se i divieti sono messi alla cazzo é una questione complicata,

    So per certo che hai rispetto dell'ambiente e che nella scelta degli itinerari ti poni sempre la questione: "ma io qui ha senso che ci passi con la bici?" Il fatto é che non tutti si fanno domande. Il fatto é che sopratutto ognuno difende il proprio orto a prescindere. Ripeto non é il tuo caso e credo che tu abbia un discreto potere nel fare massa critica e promuovere una maggiore consapevolezza su questi temi.

    Ps alcuni i divieti trentini sono il simbolo di ottusitá ed idiozia e sono stati promossi da gente che difende il "proprio" (proprio stocazzo) orticello. E li conosco... e non sono belle persone
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