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Abbiamo appena ricevuto l’ultimo telaio da testare da Transition/Tribe Distribution, e guardando alla bella finitura blu, confessiamo che ci inquietano un po’ le condizioni in cui potremmo trovare la bici dopo qualche centinaio di ore nel suo ambiente naturale.
Il fatto che riceviamo alcuni prodotti in test non implica che possiamo trattarli come vogliamo, e la regola semplice è di trattarli come se fossero nostri. Se quindi noi avessimo dovuto spendere i nostri soldi, vale a dire le nostre ore di lavoro, per comprare la bici che sognamo, faremmo di tutto per mantenerla in perfette condizioni più a lungo possibile. Ed è qui che entrano in gioco le protezioni Chameleon Skin.
Gianmaria Palazzetti è specialista in grafica ed abbigliamento che si è messo in testa di voler proteggere la finitura dei telai. Così, tra studi ed esperimenti, ha sviluppato uno dei migliori kit di protezioni per telai che abbiamo mai visto. Infatti, chiamarlo “kit” è un po’ semplicistico, visto che avvolge quasi completamente il telaio e pesa solo 70-100 grammi, a seconda delle dimensioni.
Il materiale è diverso da quello degli altri kit sul mercato.
“È la tecnologia più avanzata al momento, per la protezione del telaio”
Gianmaria Palazzetti dice di aver testato questo materiale a fondo per assicurarsi che rispetti tutti i requisiti delle mountainbike.
“I graffi si rimarginano da soli, non ingiallisce, è facile da sostituire, non lascia residui di colla quando lo si rimuove e durante l’applcazione può essere tolto e messo di nuovo finchè non è applicato perfettamente al telaio. Ci si può anche stampare sopra, con una tecnica speciale che sto sviluppando. Inoltre, come potete vedere con il telaio su cui l’abbiamo applicato, è quasi invisibile ed in alcuni casi migliora l’estetica del telaio.
Tra i miei clienti ci sono professionisti dell’industria ciclistica che hanno bisogno di conservare a lungo modelli test, bici a noleggio, le loro bici personali. Presto alcuni dei maggiori produttori al mondo monteranno questo kit sulle bici di produzione. L’idea è di dare ai clienti un prodotto che si conservi meglio e più a lungo, mantenendo quindi valore nel tempo. Tolta questa pellicola, il telaio sembra nuovo.”
Gianmaria Palazzetti con il nostro telaio test, pronto a mostrarci come funzionano le Chameleon Skin.
Le Chameleon Skin sono disponibili in kit per l’applicazione a casa, con oltre 120 formati su misura, a seconda di modello e taglia del telaio. Ci sono anche le istruzioni. Se pianificate di farlo da soli, vi conviene mettere in preventivo alcune ore di lavoro ininterrotto, così potrete fare tutta l’operazione in una volta. Per evitare errori nel posizionamento, il materiale va mantenuto umido mentre lo si maneggia.
Per ogni kit, ci sono voluti circa 2 giorni per adattarlo e testarlo al relativo telaio. Dato che questi kit sono fatti a mano, si possono modificare prima che escano dal plotter, cambiando il disegno man mano che arrivano idee durante l’uso.
Gianmaria ha passato mesi a perfezionare i kit in modo che si adattino ai telai.
Il nostro telaio viene pulito con uno sgrassante e preparato per l’applicazione. Preferibilmente, il kit va applicato quando il telaio è nuovo nuovo.
Gianmaria usa una speciale soluzione di acqua ed alcol quando applica i kit.
Ogni pezzo va applicato umido.
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Tutte le parti principali del telaio sono coperte da un film, così come molte delle superfici più piccole. Fintanto che il materiale è bagnato, è facile riposizionarlo.
Ogni parte è applicata con cura e le bolle più grosse sono rimosse a mano.
Un apposito attrezzo morbido aiuta a rendere invisibile la pellicola.
Ecco il risultato. Notate che parti diverse si uniscono con cura ed è difficile notare le giunzioni.
Le Chameleon skin resistono anche all’abrasione dei cavi ed il loro uso nei punti in cui solitamente si accumula lo sporco protegge il telaio da graffi ed usura.
Prima e dopo l’installazione.
Coperto tutto il telaio, Gianmaria ripassa i contorni a mano. Asciugandosi, il materiale aderisce al telaio e scaldarlo leggermente accelera il processo.
La finitura lucida assomiglia a quella originale del telaio.
Bisogna proprio guardare bene per notare la protezione. Esiste anche una versione opaca, per i telai che non hanno verniciatura lucida.
Gianmaria ci ha detto che in tutto il mondo, a quanto ne sa lui, ci sono solo tre persone che usano questa procedura, ma usano materiali diversi.
Il kit mantiene nel tempo forma e colore. Nel caso di graffi o abrasioni, il materiale “autoguarisce”, mentre per impatti più grossi, la vernice sotto è più protetta, anche se il tutto dipende sempre dall’entità dell’impatto. Questo materiale viene usato anche da alcune squadre di Formula uno su alcune parti delle auto da corsa. Il peso ridotto del materiale lo rende un buon compromesso tra semplicità di applicazione, peso e resistenza. I costi dipendono dall’applicazione, ad esempio se volete farvi applicare il kit da Gianmaria. Le Chameleon Skin sono disponibili anche da alcuni rivenditori che sono stati istruiti su come applicarle al meglio.
Useremo questo kit protettivo per alcuni mesi e vi faremo sapere. Chiaramente non è detto che resisterà alle rocce più affilate. Per il momento possiamo dirvi di aver visto alcune bici da gara al negozio di bici locale che erano protette con questi prodotto, ed al momento sembravano perfette.
Chameleon Skin : Social
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