Quest’inverno, RideWrap ci ha contattato per vedere se eravamo interessati a testare un campione dei loro kit di protezione del telaio. A quel tempo stavo per iniziare a montare una bici quindi ho accettato la proposta. Ad ogni modo, offrono tre livelli di protezione per i loro kit disponibili per centinaia di modelli di telai e forcelle. Ho scelto l’opzione intermedia delle tre, che è denominata “Covered” e offre una copertura del 65%. RideWrap offre anche kit “Essential” e “Tailored” che hanno una copertura del telaio del 30% e del 95%. Dopo una primavera insolitamente umida e un’estate piuttosto secca, la mia Enduro ha visto quasi tutto tranne la neve. Continua a leggere per vedere come ha funzionato questo kit.
Oltre al contenuto del kit, avrai bisogno anche di un asciugacapelli e di un flacone spray.
La confezione include le istruzioni relative alla destinazione di ciascun pannello. Ci sono una manciata di altre piccole sezioni con cui puoi essere creativo per coprire altri punti della tuo telaio.
Ovviamente è meglio iniziare con un telaio super pulito e, con il kit “Covered”, non è necessario smontare la bici, mentre con il kit “Tailored” probabilmente è necessario smontare parecchi componenti dal telaio. Dopo aver pulito a fondo la bici, è importante fare ancora un passaggio con le salviette in dotazione.
Ad essere onesto, ho un’avversione per l’installazione di adesivi e simili. Qualsiasi cosa con adesivo tende a stressarmi, lascio impronte dappertutto e tendo ad essere un po’ goffo. Tuttavia il modo in cui funziona il sistema RideWrap è quasi infallibile e la mia ansia si è rapidamente placata una volta che ho iniziato a lavorare. Consiglio di guardare il loro eccellente video di installazione. Il fatto è che lavorando con pannelli bagnati e altamente flessibili, ci sono possibilità quasi illimitate di ottima riuscita. Si spruzza generosamente il telaio ed entrambi i lati di ciascun pannello con il concentrato incluso e non si appiccica al telaio al primo tocco. Ciò significa che se non allinei un pannello, puoi spostarlo o rimuoverlo e ricominciare da capo senza troppa fretta.
Il problema principale è eliminare ogni bolla, ma in questo video ci sono alcuni suggerimenti davvero validi per farlo. In tutto il telaio, quelli nella foto sopra sono le uniche tre che mi sono sfuggite. Nella foto qui sotto si capisce che sono dettagli che si notano solo con la giusta luce. Consiglio di eseguire l’installazione con una buona luce direzionale per poter guardare ogni pannello da diverse angolazioni e rivelare ogni bolla che potrebbe sfuggire.
Ti starai domandando di quella piccola sezione aperta nella parte superiore del pannello. Poiché il “Covered” non è completamente personalizzato per il telaio, ci saranno inevitabilmente alcune curve che non vanno d’accordo con ogni singolo pannello. RideWrap suggerisce di fare piccoli tagli per adattare meglio ogni sezione al telaio e con il senno di poi avrei dovuto farlo con quel pezzo sopra. Se sei un tipo estremamente esigente e desideri una maggiore copertura, probabilmente stai meglio con il kit “Tailored” che è completamente personalizzato per ogni telaio.
Una volta installati e asciutti, la maggior parte dei pannelli sul telaio sono quasi invisibili. La foto qui sotto è stata scattata dopo circa 6 mesi di abusi, il che ci porta a un altro argomento interessante: RideWrap utilizza quello che chiamano un rivestimento autoriparante e idrofobo. Affermano che “evita le macchie, respinge il fango, velocizza la pulizia e mantiene quell’aspetto da appena installato“. Anche se sembra gergo di marketing, troppo bello per essere vero, a questo punto d’accordo con loro poiché il carro normalmente subisce un sacco di abusi, in particolare da rocce che rimbalzano e sfregamento dei talloni. Nel complesso il telaio sembra stranamente nuovo quindi non si tratta solo di una pellicola di mylar trasparente pronta all’uso.
Un altro aspetto interessante è che RideWrap afferma che puoi riscaldare i pannelli e farli “autoriparare” facendo sparire piccoli graffi. Devo ancora provarlo, ma ciò è in gran parte dovuto al fatto che non ho molti graffi, che può essere interpretata come una testimonianza della qualità del prodotto.
Sulla base della mia esperienza vorrei mettere in guardia su due cose. Nella foto sopra si nota che una piccola sezione si è delaminata ma è stato perché ci sono andato troppo vicino con l’idropulitrice, quindi non fatelo e, se succede accidentalmente, non occorre comprare un nuovo kit perché RideWrap vende i singoli pezzi. Inoltre, se vai a rimuovere una sezione, assicurati di seguire le istruzioni chiaramente indicate qui.
Sono rimasto davvero colpito da questo kit. Per 70€ è un ottimo modo per proteggere il telaio. Al momento di rivendere la bici quei 70€ si recuperano dato che il telaio resta come nuovo. Se guidi spesso in condizioni ultra fangose o se vai sempre a tutta, dovresti probabilmente prendere in considerazione il kit “Tailored” che copre quasi completamente il telaio e, come accennato in precedenza, lo consiglio anche a chi desidera una vestibilità perfettamente personalizzata. Per quanto riguarda il materiale stesso, lo staff di RideWrap ha sviluppato un materiale eccellente per quanto riguarda la sua destinazione d’uso. La pellicola resiste a graffi e abrasioni, si conserva bene e mantiene la sua lucentezza in modo impressionante. Elimina bene anche l’umidità, il fango e lo sporco, sicuramente meglio delle normali pellicole protettive. Lo consiglio, basta seguire le indicazioni e non rimarrete delusi.
Volete sfondarvi di cenoni, pranzoni, aperitivi e gozzoviglie varie? Allora ecco un ottimo modo per…
Settimana di brutte notizie dal mondo ciclo: dopo GT e Rocky Mountain, questa volta tocca…
A causa di una brutta caduta alla Parigi-Roubaix 2023, Filippo Colombo dello Scott-Sram XC team…
Qual è la mountain bike dell'anno 2024? Dopo tante elucubrazioni, ecco la nostra preferita. Attenzione:…
Purtroppo anche per Rocky Mountain Bicycles le cose non vanno bene, l'azienda canadese oggi ha…
Fermento in casa GT, dove ieri è stata annunciata una "pausa" nel rilascio di nuovi…