Perché Koretkzy era fuori di sè ai mondiali xc

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Dopo le varie polemiche prima della gara di XC dei campionati del mondo di Glasgow è arrivato il titolo per Tom Pidcock, ma chiaramente non è passata inosservata la reazione di Victor Koretzky al suo passaggio finale sul traguardo, quando il francese ha fatto un gesto dell’ombrello.



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Dopo un primo momento in cui molti si chiedevano a chi fosse rivolto è stato lo stesso Koretzky ha spiegarlo in un’intervista a caldo a L’Équipe:

Non è affatto giusto, è disgustoso, non c’è altra parola per definirlo.
È come se io andassi a correre su strada e mi avessero permesso di partire con cinque chilometri di vantaggio sul resto del gruppo.
Perché lui e non gli altri? Sono deluso, ho dimostrato di essere quasi forte quanto lui (
Pidcock -ndr-), ma lo sforzo che ho dovuto fare all’inizio della corsa (per rimontare -ndr-) è quello che non ho potuto fare alla fine. La situazione ha raggiunto un livello disgustoso. Penso che tutti possano vedere il problema. Quando lui è andato davanti si andava più veloci proprio perché era davanti, ma se fosse partito dietro le cose sarebbero potute andare diversamente. Allo Start-Loop lui era cinque o sei posizioni davanti a me, sono le due linee che ci separano, e sono proprio quei 15 secondi che mi sono mancati per quasi tutta la gara per andare a prenderlo. Non è normale, non è giusto. L’UCI deve davvero porsi delle domande. Tutti noi lottiamo tutto l’anno per allenarci, per progredire e poi non partiamo tutti sullo stesso piano.
Durante la mia gara non ci pensavo, ero in gara e non ci pensavo. Il mio obiettivo era fare del mio meglio. Se fossi stato davanti avrei potuto temporeggiare un po’ come hanno fatto loro, mentre io sono stato al gancio tutta la gara. Non sono lontano da una medaglia. Ma non c’è niente da fare.

 

Commenti

  1. andry-96:

    Fa strada perché vince anche su strada ed è ad oggi la disciplina più seguita pagata e che da più fama a loro.
    Se dovesse scegliere di fare solo uno dei due farebbe solo strada
    E di certo la regola della griglia secondo ranking non aiuta le loro partecipazioni alle gare xco
    Però non puoi prendere il meglio delle due discipline: i soldi della strada e le vittorie in XC quando hai un buco libero...o meglio lo puoi fare come ieri ma ti prendi anche le polemiche, giuste, annesse.
  2. Se fossi Schurter, Avancini, Gaze, o un altro dei top mtb, vorrei vincere partendo accanto a Pidcok o Van der Poel, e non perché allo start questi sono 50 corridori più indietro
  3. lorenzom89:

    Gli italiani sempre col culo stretto quando ci son da fare dichiarazioni.. hanno una bella paura a mettersi contro le federazioni...

    Comunque la questione non è essere pro o contro stradisti, la questione è che quando si fa un regolamento poi quello bisogna seguire, non si possono cambiare le regole a poche ore da una competizione mondiale.
    Certo, sul regolamento che deve essere chiaro e intoccabile siamo tutti d'accordo. Il mio dubbio è se un Gaze (Shurter è ormai "anzianotto" e magari è meno interessato alla faccenda) preferisca vincere contro Sarrou e Braidot con un seguito mediatico (e di conseguenza giro di sponsor) ridotto oppure arrivare secondo contro Pidcock però davanti a milioni di spettatori e guadagnare qualche soldino in piú
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