Perchè odio il passaggio dei cavi nella serie sterzo

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Dal punto di vista del meccanico, il passaggio dei cavi nella serie sterzo è un incubo. Cambiare le guaine o anche solo abbassare il manubrio diventa spesso un’impresa titanica che non sempre va a buon fine.

Da quello dell’utilizzatore finale, soprattutto di chi non si fa da solo la manutenzione, è invece un passo avanti a livello estetico e pratico. Guaine e tubi freno non si muovono quando uno sterza, non vanno a rigare il telaio che dunque non ha bisogno di essere pellicolato e protetto, offrono meno superficie di attacco a rami ed arbusti.



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E poi le bici sono più belle esteticamente, su quello non ci piove.

E voi cosa ne pensate?

In collaborazione con Bike Lab.

Commenti

  1. Facendo qualche lavoretto agli amici odio il passaggio cavi nella serie sterzo al pari del montare gli inserti nelle gomme ...
  2. sulla bici da strada, se parliamo di manubrio integrato e cavi completamente nascosti, ci può stare, la bici ne guadagna sicuramente in estetica e qualcosa anche in aerodinamica probabilmente.

    Sulle MTB, NO GRAZIE, specie le mezze misure come in foto
  3. marco:

    sì ci sono. Il problema è quando vuoi abbassare il manubrio, perchè non puoi mettere quegli affari di plastica sopra l'attacco manubrio. E allora vai di torrette di vecchi spacer, con tanti saluti all'estetica
    basta tagliare la forcella a misura. Una volta "messo in sella" dal biomeccanico e trovata l'altezza manubrio, si taglia il canotto senza tante storie.
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