Perchè odio il passaggio dei cavi nella serie sterzo

151

Dal punto di vista del meccanico, il passaggio dei cavi nella serie sterzo è un incubo. Cambiare le guaine o anche solo abbassare il manubrio diventa spesso un’impresa titanica che non sempre va a buon fine.

Da quello dell’utilizzatore finale, soprattutto di chi non si fa da solo la manutenzione, è invece un passo avanti a livello estetico e pratico. Guaine e tubi freno non si muovono quando uno sterza, non vanno a rigare il telaio che dunque non ha bisogno di essere pellicolato e protetto, offrono meno superficie di attacco a rami ed arbusti.



.

E poi le bici sono più belle esteticamente, su quello non ci piove.

E voi cosa ne pensate?

In collaborazione con Bike Lab.

Commenti

  1. simonedic:

    scomodi per la manutenzione.
    ma il telaio viene costruito in maniera diversa ( guarda nuova scott scale) molto pulito più rigido senza buchi e veramente più bello esteticamente.
    anche perchè se pensiamo che in un futuro ci saranno sempre più cambi elettronici i cavi diminuiranno
    Più rigido per quei due buchi in meno in quella zona che è un plinto non mi sembra plausibile…
  2. Una superflua complicazione, paraculescamente spacciata per evoluzione.
    Come se per registrare la convergenza bisognasse smontare la cinghia di distribuzione.
  3. marco:

    il passaggio frontale crea una marea di problemi nel tubo sterzo a causa dello sfregamento con il cannotto della forcella. Infatti non lo usa più nessuno.
    Ottimo . Se non fosse per il freno posteriore potremmo risolvere col full wireless, tanto il destino sarà poi quello.
Storia precedente

Balkan Express

Storia successiva

Unno in DH World Cup con un factory team

Gli ultimi articoli in Tech Corner