Petropolis: Schurter eguaglia il record di vittorie di Absalon

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Chi temeva morte e distruzione sul tracciato di Petropolis, in Brasile, sarà rimasto deluso. I pro non hanno fatto una piega di fronte a drop e salti vari, tanto che solo una volata a tre ha decretato la vittoria fra gli uomini elite. Ed è una vittoria che conta, perché con essa Nino Schurter ha eguagliato il record di vittoria in coppa del mondo XC di Absalon: 33 per la precisione.



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Tre anni sono passati dall’ultima vittoria in coppa del mondo del campione svizzero: fra Covid nel 2020 e una stagione così così nel 2021 oggi è stato il più forte in dirittura d’arrivo, battendo Marotte praticamente al photofinish.

Terzo Vlad Dascalu, mentre il primo degli italiani è stato Luca Braidot, settimo.

Risultati completi qui.

Donne Elite

Prima vittoria della carriera per l’australiana Rebecca McConnell davanti all’olandese Anne Terpstra, che era un testa fino alla metà dell’ultimo giro ma, complice anche un errore su una salita tecnica, è arrivata con le batterie scariche alla fine. Terzo posto per la francese Lecomte alla sua prima gara di coppa del mondo con il team Canyon.

Prima delle italiane Martina Berta, al dodicesimo posto.

Classifiche complete donne

 

 

Commenti

  1. A me con tutti i salti mi è piaciuto vedere la gara! Poi davvero emozionante.

    Come detto da Marco, quei drop se li mangiavano...nessun problema! Tanto rumore per nulla.
  2. Bellissime gare , contentissimo per Rebecca che finalmente ha centrato il bersaglio grosso e per Nino che .. é un mostro.
    Mi é dispiaciuto per Marotte, che ultimamente sta facendo di nuovo vedere belle cose e come Rebecca si meritava una vittoria, ma Nino é N1no non per niente.
    Avancini non é lo stesso di un paio di anni fa, ce la mette tutta e bisogna fargli i complimenti , comunque ha messo dietro un sacco di gente buona tipo Fluckiger, alla fine di veramente costante ce n'é solo uno e gli altri si alternano a tentare di rompergli le scatole.
    Tra gli U23 sentiremo ancora parlare parecchio dei due vincitori, Vidaurre é fortissimo e ha tecnica da vendere, la Burquier non la conoscevo ma promette bene.
    Complimenti agli organizzatori, tutta gente che conosco e vive per la bici, si meritano il successo della manifestazione.
    Pollice verso solo per la regia, penosa, non si capiva una fava, il percorso sembrava perfino piatto e loro si perdevano gli atleti nei momenti cruciali.
    Meno male che con Warner e Brentjens ci si diverte comunque.
  3. Alla televisione un tracciato è sempre difficile da giudicare, ma considerati i distacchi abbastanza modesti, è evidente che la parte tecnica era solo spettacolare ma facile, la chicken line del rock garden persino non faceva perdere tempo e riduceva stress meccanico. Sono favorevole a gare meno dure, riducono le differenze e aumentano lo spettacolo, saldi e drop, dati i moderni allenamenti fin dalle giovanili sono ordinaria amministrazione. Schurter cosa dire, un bel mostro, e non si può non tifare per lui, anche se mi dispiace per non aver visto la santacruz per la prima volta sul gradino più alto.
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