[Pietra miliare 2011] Rock Shox Reverb

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Vi presentiamo la prima pietra miliare nella storia di MTB-Forum: un riconoscimento ai prodotti che si contraddistinguono per innovazione, funzionalità, affidabilità e design.



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Al reggisella telescopico Rock Shox Reverb va la pietra miliare 2011. Oltre ad essere innovativo per il suo funzionamento idraulico, la vera novità per un reggisella telescopico sta nell’essere stato estremamente affidabile durante tutti questi mesi di test. Fango, polvere, uso ed abuso non lo hanno minimamente scalfitto, al contrario di suoi concorrenti quali il Crank Brothers Joplin (di cui ne abbiamo rotti due in poco tempo) e il KS i900-R (leggi il test).

Ci viene dato per la prima volta a marzo 2011 in occasione della Maremma Cup, dove viene montato sulla Devinci Dexter che avremmo avuto in test. A giugno passa sulla Cannondale Claymore in test, per rimanerci fino ad oggi. Contemporaneamente un altro esemplare viene testato per 5 lunghi mesi da Muldox sulla Rose Beef Cake. A settembre abbiamo poi strapazzato per 3 giorni il nuovo modello Reverb Stealth (con passaggio cavi nel telaio, disponibile solo su Trek e Scott, al momento) nel backcountry canadese. Il risultato: zero difetti, funzionamento ineccepibile.

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Il Reverb è diventato, per noi, un componente essenziale su ogni bici da all mountain/enduro, permettendo al rider di abbassare la sella in discesa tramite il comando remoto montato sul manubrio e guadagnando così sicurezza su passaggi difficili. Allo stesso tempo ogni rilancio diventa fattibile: alzando la sella senza togliere le mani dal manubrio il biker torna alla posizione di pedalata più efficace in un battibaleno. Non solo, ma il Reverb può essere alzato o abbassato a piacimento all’altezza che serve al momento, dimostrandosi utile anche su passaggi esposti in piano/salita dove non si vuole avere la massima altezza da terra della sella per poter mettere facilmente un piede giù in caso di pericolo.

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Altrettanto apprezzato è il comando di velocità dell’estensione del reggisella, grazie alla ghiera grigia che vedete qui sopra con la scritta “speed + -“. Visto che dobbiamo ancora provarlo in inverno e che entrambi i reggisella in test sono già settati sulla velocità più alta, ci domandiamo se alla basse temperature non dovremmo cambiare l’olio con uno meno viscoso per mantenere la stessa velocità di estensione. La risposta all’arrivo del freddo (speriamo il più in là possibile).

Per il 2012 Rock Shox ci ha già comunicato che userà un nuovo olio che rende l’estensione del reggisella più veloce.

Rock Shox risolve il problema dell’attacco sella presente su alcuni prodotti concorrenti con un semplice attacco a due punti, come quello presente sulle maggior parte dei reggisella normali. Non abbiamo mai avuto problemi di avanzamento indesiderato della sella o, ancora peggio, della rotazione verso l’alto o il basso della stessa come capitato con attacchi ad una vite sola.

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Dobbiamo però ammettere di essere riusciti a romperlo, una volta. Tutta colpa del Diretur che attacca la bici al cavalletto per fare della manutenzione e stringe il reggisella al morsetto, lasciando dentro il cavo. L’attacco del cavo alla sella così si rompe, esce un po’ d’olio e la frittata è fatta. Caso vuole che Sram avesse già in giro i nuovi attacchi, più resistenti nel caso uno facesse la frittata in stile Diretur o per sbaglio tirasse la bici dal cavo per tirarla fuori dalla macchina.

In ogni caso il Reverb viene venduto con un kit di spurgo, olio compreso, proprio per ovviare a problemi del genere. Se si compra una bici nuova bisogna però ricordarsi di farselo dare.

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Conclusioni
Rock Shox ha centrato in pieno il bersaglio con un prodotto quasi perfetto. Diciamo quasi perchè la sella ha un minimo di gioco laterale (molto meno del CB Joplin) e il cavo che sale e scende con la sella può dare fastidio, strusciando sulla gomma o sul telaio e raschiando la vernice di quest’ultimo. Rock Shox ha comunque già risolto il problema con il Reverb Stealth, presente su alcuni modelli Trek e Scott della prossima stagione. Sulla Trek Slash con reverb Stealth che abbiamo provato ci si dimenticava di avere un reggisella telescopico: ormai era diventato parte integrata della bici e del nostro modo di stare in sella.

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