Dall’enduro al bike park, passando per le lunghe giornate in alta quota, Pivot ha aggiornato la Mach 6 per renderla polivalente e adatta a tutte queste destinazioni d’uso.
Costruita attorno al formato ruota da 27.5″, con geometrie aggiornate, maggiormente aggressive, e con un telaio in carbonio realizzato con la tecnologia Hollow Core, rinnovata, per fornire ulteriore rigidezza e robustezza al telaio.
La sospensione posteriore, non occorre dirlo dotata di cinematismo DW-Link, offre 158mm di escursione alla ruota, con una curva di compressione progressiva, ottimizzata per gli ammortizzatori a molla. La posizione verticale dell’ammortizzatore consente inoltre abbondante spazio per il portaborraccia all’interno del triangolo del telaio.
Ma i supporti disponibili sul telaio vanno oltre al portaborraccia e consentono di fissare portaoggetti sia sotto al tubo obliquo che sotto al tubo orizzontale.
Sotto al tubo obliquo tra l’altro notiamo la spessa protezione in gomma dura, così come su entrambi i foderi del carro sul lato della trasmissione.
Le geometrie, come da tradizione per Pivot, si possono modificare su due posizioni tramite flip chip. Pivot ha scelto geometrie aggressive ma non esasperate, a vantaggio appunto della polivalenza.
Due le opzioni di colore per la nuova Pivot Mach 6.
Gli allestimenti invece sono ben 14 e variano dalla versione Race, con sospensioni Marzocchi, alle versioni Pro e Team con sospensioni Fox, ad aria oppure a molla, fino al top di gamma con sospensioni Fox Live Valve. Tutti i dettagli di ciascun allestimento a questo link: Allestimenti Pivot Mach 6
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