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Julien Absalon vince la sua 31a gara di coppa del mondo di fronte al pubblico di casa, a La Bresse, seguito da altri due francesi: Marotte e Koretzky.
Tantissimo pubblico per una gara in cui Nino Schurter ha avuto ben due forature alla ruota posteriore, ed un cambio ruota, il secondo, piuttosto amatoriale. Lo svizzero riesce comunque a preservare il comando nella classifica di Coppa, finendo quarto davanti ad un Kulhavy che sta affilando i coltelli in vista del campionato del mondo di Nove Mesto – e probabilmente delle Olimpiadi.
Schurter girava con la nuova Scott Spark con ruote da 29 pollici e cinematica completamente rivista. Qui i dettagli della sua bici.
Da segnalare che è dal lontano 1998, quando Absalon vinse i campionati del mondo Junior, che il francese corre ad alti livelli e, come dicevano i commentatori, ha saputo sempre trarre vantaggio dall’evoluzione della mountain bike in campo tecnico: 29er, full suspended e reggisella telescopico per rimanere in corsa contro dei concorrenti più giovani e magari più dotati tecnicamente di lui.
Fra gli italiani continuano i buoni risultati di Luca Braidot, decimo. Fontana è quindicesimo dopo aver bucato mentre Kerschbaumer 32°.
Fra le donne vediamo, per la prima volta nel 2016, Jolanda Neff al nastro di partenza di una gara di coppa del mondo. In Australia non aveva infatti partecipato per completare l’allenamento, mentre la scorsa settimana ad Albstadt era stata costretta a letto da un’infezione virale. Ed è proprio la svizzera ad annientare la concorrenza. Non fatevi infatti trarre in inganno dai distacchi alle due canadesi Pendrel (seconda) e Batty (terza). La Neff ha dovuto fare i conti con una caduta spettacolare ed una foratura, seguita da un cambio ruota camomilla da parte dei suoi meccanici.
Giornata no per la vincitrice delle prime due gare di coppa del mondo, la danese Langvad, menomata da un raffreddore. Finisce 15°, tre posizioni dietro all’italiana Eva Lechner.
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