Pompetta o cartuccia di CO2?

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Sempre più bici hanno lo scompartimento per gli attrezzi nel tubo obliquo, e sempre più telai hanno un buco in cui difficilmente ci entra una pompa per gonfiare le gomme, perché troppo corto. Un esempio: la Scor 2030. Il ragionamento che sta dietro a questa scelta è che un buco più piccolo indebolirà di meno il telaio, dunque questo richiederà meno rinforzi e il suo peso sarà inferiore. Tanto, pensano gli ingegneri, i biker possono usare le cartucce di CO2.



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Peccato che le cartucce, come dice il nome stesso, una volta sparate siano inutilizzabili, quindi ne servono almeno 2 per andare minimamente sul sicuro, nel caso si fori. Inoltre il risparmio di peso è irrisorio: una cartuccia da 25 grammi, cioé per gonfiare una gomma da MTB, pesa 104 grammi insieme al suo adattatore per poterla inserire alla valvola, mentre una pompa robusta e con tanto volume come quella di One Up Components ne pesa 129, senza contare che ha anche spazio per il multitool apposito EDC.

Certo, se fate una gara la cartuccia vi fa risparmiare tempo, ma l’unica vera assicurazione del biker per tornare a casa dopo aver bucato è la pompa. Voi cosa preferite?

Commenti

  1. Con pneumatici tubeless la vedo un po' difficile che una pompa riesca a tallonare, quindi sarebbe meglio portarsi una camera d'aria da usare nel caso di stallonamento.
    Per il resto, vermicelli e attrezzatura idonea alle forature per tubeless.
  2. POmpa e una bombola co2...ma la pompa deve pompare, deve essere buona e scorrere bene. Mi sono trovato più di una volta con 1 pompa che quando era il momento non scorreva, faceva un gran attrito e non gonfiava un caxxo. quindi è sempre meglio tenere controllata tutta l'attrezzatura, ricordarsi di rimpinguare i vermicelli se si utilizzano come le bombolette, la false maglie, testare la pompa e controllare il lattice,
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