Portabici da gancio traino: raggiunto accordo con il ministero dei trasporti

67

Sembra che la telenovela sulla legislazione riguardante il portabici da gancio traino svolga al termine. Ecco il comunicato che ci è arrivato dal legale di Co.ra. Spa, il distributore italiano di Thule.



.

Si è concluso il giorno 25 ottobre scorso, il confronto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, riguardo le circolari autunnali 2023 riguardanti i portabici auto da gancio traino, che avevano sollevato non poche proteste sia da parte degli utilizzatori che delle aziende produttrici e distributrici di tali accessori.

Già da tempo erano state evidenziate agli uffici tecnici preposti del Ministero, come fosse della massima importanza evitare nuove e irragionevoli limitazioni e costi per i possessori di portabici e di garantire parità di trattamento tra italiani e stranieri, come anche evidenziato e sancito dal parere del Consiglio di Stato, che aveva sospeso le circolari, per presunta violazione delle normative europee, con conseguente discriminazione dei cittadini italiani, ed al quale le principali aziende del settore si erano appellate.

I tecnici del MIT, valutando ragionevolmente le istanze di riproposizione delle circolari, hanno annunciato un imminente decreto interministeriale per semplificare le normative e definire a norma di legge, l’utilizzo di questi indispensabili ed oltremodo sicuri sistemi di carico per ogni tipo di bicicletta. Questo decreto stabilirà che per i portabici montati su gancio traino, che possono coprire targa e luci posteriori, non sarà necessaria la visita alla Motorizzazione e l’annotazione sulla carta di circolazione e gli utilizzatori dovranno solo portare la documentazione di omologazione del produttore.

Inoltre, verrà eliminato il limite di sagoma che imponeva di non superare la larghezza del veicolo, permettendo una sporgenza laterale delle biciclette fino a 30 cm per lato, con una larghezza massima complessiva di 2,55 metri, superando l’ostacolo normativo che nella sostanza non avrebbe permesso il trasporto di biciclette con entrambe le ruote montate.

Inoltre, non sarà più richiesto lo spegnimento automatico delle luci posteriori dell’auto quando si attacca il portabici. Portabici che non nascondono luci o targa rimarranno esclusi da queste nuove norme in quanto, soggetti alle regole dei normali carichi sporgenti.

Concettualmente, viene confermata l’attuale situazione, ma in modo tale che sia regolata da una norma specifica e non come stratificazione di consuetudini e/o collegamenti tra leggi e norme susseguitesi nel tempo. L’approvazione del decreto richiederà circa 45 giorni. Le Aziende e le associazioni coinvolte, si ritengono soddisfatte del dialogo con il Ministero che ha portato a questa ragionevole e logica soluzione, riconoscendo l’importanza di semplificare l’uso della bicicletta in Italia e di migliorare la sicurezza stradale senza oneri aggiuntivi per i cittadini.

Commenti

  1. schulz63:

    Chissà se risolvono anche la zona grigia della legislazione precedente, ovvero la targa ripetitrice: la motorizzazione non acconsentiva all’emissione della targa, per cui ci si doveva arrangiare con soluzioni fai da te, certamente non omologate.
    esatto, ci pensavo anche io e non e' una questione da poco. personalmente ho cambiato auto e sono estremamente indeciso se far montare il gancio traino, per il solo portabici tra l'altro, o rimanere con la bici sul tetto. penso che servano certezze su ogni aspetto della questione, ripetizione targa compresa.
  2. Ivo:

    In Italia non si possono replicare le targhe, è inteso come falsificazione e si può venire denunciati.
    loro, in Svizzera, la targa la spostano proprio, dall' auto al porta bici o al rimorchio
  3. orli:

    Infatti ho notato, alcuni con la targa rossa che ripete quella dell'auto, e alcuni con la targa spostata dalla macchina al carrello o al portabici....ma se la perdete ve la rifanno o dovete rifare tutta la documentazione come in Itaiaiaaaiiaaai
    Rifanno credo, ma non mi è mai capitato - qua la targa appartiene a me non alla macchina (se cambio macchina porto la targa con me, se vendo la macchina la metto in un cassetto fino ad un anno se sto senza macchina un po')
Storia precedente

6 accessori per le giornate corte

Storia successiva

10 itinerari per il ponte di Ognissanti

Gli ultimi articoli in News

Una strada in salita

A causa di una brutta caduta alla Parigi-Roubaix 2023, Filippo Colombo dello Scott-Sram XC team ha…

GT va “in pausa”

Fermento in casa GT, dove ieri è stata annunciata una “pausa” nel rilascio di nuovi prodotti,…