Lapierre ha presentato a Fort William (Scozia) la nuova arma da DH del team Lapierre Gravity Republic. Dopo qualche spyshot che la ritraeva coperta da abbondante nastro per celarne i dettagli, Lapierre ha svelato la nuova bici, che verrà utilizzata da Emmeline Ragot durante questa gara di UCI World Cup di Fort William, e dalla prossima tappa di Leogang (Austria) anche dal resto del team, Loic Bruni, Sam Blenkinsop e Loris Vergier.
Come possiamo vedere, la bici è completamente mutata, alla ricerca delle migliori performance in gara per il team Lapierre Gravity Republic. Nicolas Vouilloz, principale responsabile del progetto, afferma di essersi fortemente ispirato al concetto delle moto da cross per diverse soluzioni. Dopo numerosi prototipi, affinati di volta in volta dai rider del team grazie a numerosi test, comprese prove di telemetria e run cronometrate, questo è il prodotto finito.
Il telaio è interamente realizzato in alluminio Supreme 6, ovviamente per standard 650b, come il resto della gamma Lapierre. La sua forma particolare, soprattutto per quanto concerne il punto di incrocio con il tubo sella, è votata a ottenere il massimo della rigidità. L’escursione alla ruota posteriore è di 210mm, affidati a un sistema completamente nuovo rispetto al precedente Pendbox. Si basa su un Single Pivot azionato da leveraggi con azione pull, denominato da Lapierre SLT, ovvero Supra Link Technology. Con questo sistema si conferisce alla curva di compressione una partenza molto sensibile, che termina con un picco di progressività, per evitare fondocorsa violenti. Il posizionamento del main pivot, molto più in basso rispetto al modello precedente, è stato studiato e ottimizzato per ridurre al minimo l’influenza della frenata durante il lavoro della sospensione.
Grazie alla sostituzione di questi link, i tecnici del team sono in grado di mutare il comportamento della sospensione, per raggiungere il migliore risultato su ciascuna pista. Dallo studio dei comportamenti sui diversi tracciati, verranno selezionati i leveraggi definitivi da montare sulla bici che verrà proposta al pubblico. In relazione al cambio dei leveraggi, anche la piastra di ancoraggio dell’ammortizzatore sul telaio viene sostituita, per mutare l’angolo di attacco dell’ammortizzatore e di conseguenza aumentare le possibilità di gestione della curva di compressione del sistema.
La serie sterzo inoltre è alloggiata all’interno di due coppiglie, che possono essere sostituite con un altro set di coppiglie, fornite assieme alla bici al momento dell’acquisto, capaci di variare l’angolo di sterzo di +/-1°. Nel tubo sterzo notiamo anche l’ingresso del passaggio interno dei cavi, ormai tradizione da diversi anni per Lapierre.
Il passaggio cavi integrato esce sotto la zona del tubo sella, per poi costeggiare la cruna dell’ammortizzatore e proseguire verso il carro posteriore.
Il tubo del freno passa all’interno del telaio anche per quanto riguarda il carro posteriore.
Troviamo una protezione sotto al tubo obliquo nella zona del movimento centrale. Non sono presenti sulla bici che ci è stata presentata, ma ci è stato segnalato da Nicolas che per le bici che verranno commercializzate, sarà presente un parafango integrato per la ruota posteriore, e i classici “respingenti” per gli steli della forcella, sul tubo obliquo, vicino allo sterzo.
I dropout del forcellone sono interamente removibili. Qui vediamo inoltre la nuova trasmissione di SRAM a 7 velocità dedicata alla DH.
Il team al completo attorno alla loro nuova arma da gara. Ciascuno di loro ci ha riportato impressioni e dettagli circa il loro apporto in questo progetto.
Il peso è di circa 4,3kg senza ammortizzatore. Qui potete esaminare le geometrie: