Aggiornamento: la proposta di legge di cui sotto è stata ritirata la scorsa settimana, e comunque l’assessore allo sport si era dichiarato apertamente contrario (fonte: igv.it).
Nella regione Liguria è in discussione una norma che prevede di limitare il transito delle bici sui sentieri. La proposta di legge è un’iniziativa dei Consiglieri Regionali aderenti al Gruppo Consigliare Regionale Lega Nord Liguria-Padania.
Riportiamo qui la proposta di legge. Non facciamo un riassunto delle considerazioni che hanno portato alla proposta perchè le trovate a pagina 2 e 3 del pdf ed è difficile scegliere una riga più significativa delle altre, si legge comunque tutto in pochi minuti.
In sostanza la proposta è di vietare l’uso delle bici su tutti i sentieri “ad esclusione dei sentieri individuati e censiti dai singoli comuni interessati” (Art. 2), con tutte le deroghe di cui all’articolo 3, ad esempio per chi abita nelle zone in cui vige il divieto o in caso di autorizzazione concessa dal Comune dietro specifica richiesta da parte dei biker o chi per loro (Art. 4): “I Comuni individuano i tracciati, su indicazione di sodalizi affiliati alle federazioni sportive di settore, alle Associazioni di carattere locale, per la circolazione fuoristrada dei mezzi meccanici non motorizzati al fine dello svolgimento delle attività ciclo turistiche, sportive e ricreative”. Chiaramente con alcune eccezioni, ad esempio siti di protezione di fauna o sentieri che attraversano centri abitati.
Altre deroghe sono previste nel caso di manifestazioni e gare, limitate al tempo strettamente necessario per la gara stessa (Art. 6).
Le sanzioni previste sono (Art. 8)
a) da euro 50 a euro 300 in caso di circolazione al di fuori dei tracciati autorizzati;
b) da euro 1.500 a 9.000 in caso di costruzione di impianti fissi per sport da esercitarsi con cicli e di allestimento a qualsiasi titolo di tracciati o percorsi per gare da disputare con i mezzi predetti;
e altre nel caso di altre violazioni.
PDL336 Regione Liguria Disciplina MTB by Lorenzo Cavanna
Quali parti della proposta di legge hanno senso e quali non ne hanno secondo voi?
Io parto con una provocazione: so già che molti stanno per dire che con il buon senso e l’educazione i sentieri non vengono rovinati e la convivenza con i pedoni è facile. E’ anche evidente a tutti però che un mondo di cittadini tutti educati e rispettosi è utopia. Bisogna fare quindi i conti col fatto che ci sarà sempre chi – intenzionalmente o meno – bloccherà la ruota in frenata, o darà in un modo o nell’altro fastidio al pedone (che magari è di suo particolarmente irascibile o intollerante).
Il numero dei “maleducati” e i danni che fanno giustificano le premesse di questa proposta di legge?
E’ possibile che la regione ottenga più danno che vantaggio da una legge del genere?
Insomma voi come discutereste nel concreto la questione in consiglio regionale?