Pulire i sentieri

Pulire i sentieri per trovare il Nirvana

55

Pulire i sentieri per trovare il Nirvana, veramente?
Le temperature sono finalmente quelle invernali, anche se la neve non si fa vedere. Vestirsi per uscire in MTB richiede una certa forza di volontà anche a causa di quel feeling di insaccato umidiccio. Per fortuna esistono ormai pantaloni lunghi perfetti anche per lunghe pedalate che ci fanno sentire più liberi nei movimenti e più presentabili se uno per sbaglio si ferma a scaldarsi in un bar.

Proprio la mancanza di neve, spesso abbinata ad un bel sole che scalda le ossa, mi ha convinto a mettere mano agli attrezzi e andare a pulire un sentiero che percorro abitualmente. Caduta anche l’ultima foglia a dicembre, ne era sommerso e in alcuni punti si sprofondava fino ai mozzi fra foglie, ricci e castagne. Così, nell’arco di due mezze giornate, di cui una accompagnata da un vento gelido, l’ho pulito e ieri pomeriggio, terminato il lavoro, sono salito in sella per percorrerlo.



.

La cosa che più mi ha stupito durante le ore di lavoro è stata il fatto che non è passato un mountain biker che fosse uno. Ho incontrato due pedoni, uno per giorno. Uno mi ha ignorato, una signora era invece bella contenta di non dover ravanare fra foglie e ricci.

Inoltre ho notato come questo tipo di attività mi rilassi. Fisicamente stancante, malgrado il soffiatore dia una bella mano, mi trovo mentalmente in quella situazione in cui divento estremamente pignolo e il sentiero deve essere più pulito del pavimento di casa. Con il vantaggio che non c’è nessuno che mi dice cosa devo fare o che dieci minuti dopo si mette a spignattare in cucina sporcando di nuovo tutto.

Certo, mi avrebbe dato più gioia vedere almeno un biker scendere per il tracciato più lustro che mai, ma quella è arrivata alla fine del mio giro di prova, quando ho visto una sgommata di soddisfazione negli ultimi 5 metri di trail, prima che questo si immetta in una forestale. Qualcuno ha apprezzato.

 

La foto di copertina ritrae i miei vecchi scarponi dopo la prima giornata di pulizia.

 

Commenti

  1. Pietro.68:

    bravo @marco
    la prossima volta pulisci i sentieri che vanno verso una fangaia. Vedrai che traffico... :smile::smile::smile::smile:

    però mettete anche dove sono sti sentieri. così poi veniamo a provarli
    prima però metto il cartello della prezzistica per farsi tirare fuori
  2. D.Rider20:

    Dipende sempre chi trovi, da noi dopo che dei ragazzi han pulito un sentiero (aperto già da circa 30 anni) é arrivato il proprietario di un pezzo e ha recintato tutto facendo pure denuncia contro ignoti.
    Alt , parlo di sentieri comunali , il privato alla fine sarà rompi palle ma ha ragione
  3. Pietro.68:

    Bello. Dove lo fai?
    La zona dei muretti a secco e delle capanne a secco é ricompresa tra la province di Pescara (Lettomanoppello, Roccamorice, Abbateggio) e di Chieti (Pretoro), nel Parco Nazionale della Maiella. Io sto a Lettomanoppello.
Storia precedente

Nuova Antidote Darkmatter

Storia successiva

Primo epico per Monica!

Gli ultimi articoli in Report e interviste

L’effetto Rapha

Se penso al marchio che più ha rivoluzionato il mercato della bici negli ultimi 20 anni…