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Pulite i sentieri?

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Passato l’autunno, i sentieri nei boschi sono nascosti da una coltre di foglie che li rende ostici da percorrere sia in bici che a piedi. A dipendenza delle condizioni meteo, si passa da un tappeto pressato dalla pioggia ad una sorta di capigliatura a permanente causata del vento che ha seccato le foglie. Le faggete in particolare.

Il risultato è purtroppo lo stesso: si scivola e soprattutto non si vede cosa si nasconde sotto. I sentieri conciati così diventano un terno al lotto: si spera sempre di arrivare in fondo incolumi. Di conseguenza le velocità di percorrenza salgono, mentre il divertimento cala. Anche a piedi.


È vero che ci sono enti preposti alla pulizia dei sentieri, ma spesso sono associazioni quali il CAI che se ne prendono cura, o i privati. In quest’ultimo caso, non sarebbe male se anche noi mountain biker facessimo la nostra parte. Chiaramente armarsi di soffiatore non è una cosa scontata, però ci sono altri modi per tenere i sentieri in ordine.

Uno di questi è quello di fermarsi a togliere rami o sassi che intralciano il passaggio, invece di passarci a fianco ignorandoli e sperando che qualcun altro pieghi la schiena per pulire il sentiero. Un’azione che costa poco tempo ma, che se fatta da tutti, aiuterebbe molto a tenere i sentieri più battuti in ordine.

Non sto parlando di trail building e soprattutto non sto parlando di modifiche di sentieri, ma di semplice pulizia. Nessuno potrà mai sgridarvi se pulite un sentiero, neanche i talebani della foglia. Esistono anche loro, quelli che non toglierebbero neache le foglie perché (cit.) “Ripulire i sentieri da rami ed alberi sì, ma le foglie no: drenano l’acqua, ti permettono di girare dopo una pioggia senza impantanarsi e con più aderenza“.

Secondo questo principio le foglie non andrebbero mai tolte, anche perché le piogge più torrenziali si hanno d’estate, non d’inverno quando, anzi, ormai non nevica neanche più sotto una certa quota, e se lo fa è in quantità irrisorie. E d’estate i sentieri sono puliti, grazie a chi si dà da fare per mantenerli. Affinché drenino, i sentieri devono venire costruiti e mantenuti in un certo modo, ma questo esce dal tema di questo articolo.

Pulite i sentieri su cui girate più spesso?

Commenti

  1. Boro:

    Questo è un video che ha fatto un amico compagno di avventure quando siamo usciti qualche settimana fa prima della neve.
    Sentite che bello il frusciare delle foglie, se il sentiero fosse stato, pulito, cartellato, spondato e lisciato avrebbe avuto il sapore della pista, che è ben altro da quello dell'escursione.
    Qui non c'è nemmeno un segno, se lo conosci lo fai e lo prendi com'è, è il suo bello.
    Chiaro che se fosse chiuso dalla vegetazione non passeresti e quindi un minimo occorre fare, ma i posti semivergini, hanno un fascino incredibile.

    [MEDIA=youtube]uhAHD-7MJ00[/MEDIA]
    Ok,ma un conto e soffiare e un conto e sondare,pulire non vuol dire lisciare,si possono pulire anche tecnicamente difficili
  2. Mi capita di levare qualche pietra o ramo e tagliare qualche rovo molesto e sicuramente apprezzo molto quando mi trovo a percorrere un sentiero pulito. Tuttavia, andrebbe precisato e distinto cosa si intende per sentiero/trail, alcuni sentieri "naturali" muoiono e/o nascono in base ad attività/interessi che non sono correlati alla mtb così come la natura modifica e modella questi sentieri nel corso del tempo. Secondo me c'è poco da fare, non resta che adattarsi.
  3. marco:

    di solito sono gli enti pubblici a dare sia i soffiatori che la benzina al bengalese di turno :spetteguless:
    Molto più probabilmente è la ditta/cooperativa che ha l'appalto a farlo, che in teoria avrebbe tutta una serie di obblighi riguardo salute e sicurezza sia interni che esterni. In teoria.
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