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Che si vada per i boschi solo per divertimento o che si sia degli agonisti sfegatati, che si sia dei discesisti o dei crosscountristi duri e puri, il problema delle è sempre in agguato. A chi non è capitato di rovinare una bella discesa, di compromettere una gara partita con la marcia giusta, per una stupida e banale gomma a terra?
Sin dagli albori della mtb si sono sempre cercati dei sistemi per evitare questi spiacevoli inconvenienti. La fantasia dei biker non ha limiti e nel corso degli anni si sono viste numerose soluzioni anti foratura, alcune finite nel dimenticatoio, altre ancora molto attuali. Tubeless, Procore, flap anti foratura: che cosa è meglio? Scopriamolo nel Tech Corner di oggi.
Le fasce antiforatura erano in grandissima voga nel primo decennio degli anni 2000 ed erano un vero e proprio must tra i biker di tutto il mondo. La soluzione è molto semplice: si inserisce una fascia (spesso in Kevlar, come quelle in foto, o in materiale plastico) tra il copertone e la camera d’aria in modo da prevenire le forature di spine.
Il sistema è semplice da installare, non sporca e non richiede cerchi o copertoni specifici. Si può usare su qualsiasi bici e su qualsiasi copertone. La fascia può essere riciclata una volta consumato il copertone quante volte si vuole.
Sebbene non richieda particolari abilità, mettere la fascia è comunque macchinoso perchè non è facile da centrare e tenere in posizione. La fascia protegge solo il battistrada dalle forature di spine o chiodi, ma nulla può contro le pizzicature ed i tagli o i fori sulla spalla del copertone. Pesa qualcosina di più, ma non troppo.
Le camere d’aria con liquido anti foratura contengono al loro interno uno speciale liquido che a contatto con l’aria esterna si solidifica, tappando eventuali piccoli fori. Il principio di questo sistema è lo stesso del liquido sigillante delle gomme tubeless. Possono essere autocostruite in casa iniettando del liquido antiforatura da tubeless dentro una camera d’aria con valvola smontabile.
Semplicissime da usare, si montano come una qualsiasi camera d’aria. Non richiedono cerchi e copertoni specifici, non sporcano a meno di non bucare.
Il liquido antiforatura ha una durata limitata, quindi dopo un po’ di mesi potrebbe non funzionare più. Queste camere proteggono solo dalle forature, rimane sempre il rischio di pizzicatura. In caso di pizzicatura imbrattano il copertone. Pesano di più delle camere tradizionali.
Le camere d’aria autosigillanti si distinguono da quelle con liquido anti-foratura proprio per l’assenza di liquido al loro interno. Sono costituite di particolari polimeri che si incollano al corpo estraneo impedendo all’aria di uscire. Prendiamo una spina e questa resta conficcata nel copertone? Il polimero della camera si “incolla” alla spina, prevenendo la fuoriuscita di aria.
Sono facili da usare come una qualsiasi camera d’aria. Pesano meno. Non sporcano. Si riparano facilmente.
Proteggono solo dalle forature, ma poco possono contro le pizzicature. Alcune vanno installate con un nastro biadesivo sul cerchio, altrimenti scivolano e si strappano sulla valvola.
Si tratta del sistema più utilizzato ad oggi e sicuramente uno tra i più efficienti. Utilizzando cerchi e gomme compatibili (tubeless o tubeless ready), si monta il copertone senza camera d’aria. Il cerchio se non tubeless deve essere nastrato per renderlo ermetico (o in alternativa va applicato un flap apposito), va installata una valvola specifica e la gomma, dotata di particolari talloni che assicurano la tenuta dell’aria, si monta tenuta su solo dalla pressione dell’aria al suo interno.
All’interno del copertone si inietta, di solito attraverso la valvola, uno speciale liquido che ha una duplice funzione:
Il liquido, con la rotazione del copertone, si diffonde all’interno di esso, pronto a tappare eventuali perdite.
Non essendoci la camera il rischio di pizzature non esiste. Il liquido antiforatura è in grado di riparare praticamente tutti i tipi di fori dovuti a spine, chiodi o piccoli taglietti. L’unico modo per rimanere a piedi è tagliare il copertone. Pesa meno di un sistema con camera d’aria.
Sono necessari copertoni e gomme specifici, spesso i cerchi vanno nastrati. In caso di tagli che il lattice non riesce a chiudere bisogna smontare la gomma ed il liquido tende ad imbrattare tutto. Spesso per far tallonare le gomme serve il compressore.
Il sistema a doppia camera, di cui il più noto è lo Schwalbe Procore, prevedono una camera semi rigida all’interno di un copertone tubeless. In pratica dentro la gomma tubeless viene installata una camera d’aria all’interno di una specie di “corpertoncino” più piccolo. Questa camera viene gonfiata ad una pressione piuttosto elevata, ma occupa solo parte del volume della gomma. Il volume non occupato dalla camera interna viene gonfiato con aria ad una pressione piuttosto bassa e viene iniettato del liquido sigillante antiforatura.
Una speciale valvola permette gestire in maniera indipendente la pressione della camera interna o dell’aria tra core e copertoncino.
Oltre ai benefici antiforatura, questi sistemi permettono di usare una pressione esterna molto bassa e prevengono in maniera efficace lo stallonamento della gomma, impossibile grazie al core aderente al cerchio che forza i talloni nella loro sede. Il nostro test qui.
Virtualmente è eliminato ogni rischio di foratura: è pressochè impossibile pizzicare grazie al core, il liquido protegge da spine e chiodi. L’unico modo per rimanere appiedati è tagliare il copertone sulla spalla.
Molto macchinoso da montare, il cambio gomme è lungo ed impegnativo. Nel malaugurato caso si bucasse sul sentiero, smontare il tutto e mettere una camera d’aria richiede molto tempo. Pesa decisamente più della soluzione tubeless classica e della normale camera d’aria.
Cosa scegliere quindi? Premesso che ogni rider ha avuto le sue esperienze e può preferire un sistema o un altro, personalmente consiglio di orientarsi sulle ultime due soluzioni. Perchè? Perchè sono le uniche che proteggono veramente dal rischio di pizzicature. Gli altri sistemi sono solo una soluzione parziale al problema, poichè poco o nulla possono contro le pizzicature.
Il consiglio per non bucare poi è quello di scegliere bene le proprie gomme: gomme troppo leggere si tagliano anche con il sistema tubeless o la doppia camera. Non lesinate sul peso delle gomme, almeno al posteriore. Meglio qualche grammo in più ma la sicurezza di poter affrontare ogni tipo di percorso senza problemi e senza dover usare pressioni esageratamente alte che compromettono la guidabilità della bici.
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