Quali gomme per l’estate?

L’estate è alle porte: i freddi ed umidi mesi invernali sono ormai un ricordo ed è ora di preparare le nostre bici per la bella stagione. Le giornate si allungano, i giri pure così come le alte vette cominciano ad essere pedalabili.

Cambiano i tipi di giro, cambiano i terreni: quali sono le gomme più adatte per la stagione estiva?

Il disegno

Gomme tassellate o scorrevoli? Il disegno è il parametro più importante per scegliere la gomma giusta.

Partiamo dal disegno, ovvero dalla scolpitura o tassellatura. L’obiettivo del tassello è quello di penetrare nel terreno, conficcandosi dentro di esso e producendo quell’ingranamento che ci permette di avere il grip necessario a pedalare, frenare e curvare.

Viene da sé che affinché il tassello possa conficcarsi nel terreno quest’ultimo debba essere morbido, cedevole. Quando il terreno è duro e compatto il tassello non riesce a penetrare e si schiaccia sotto il peso del rider.

D’estate, con l’innalzarsi delle temperature e l’aumentare delle ore di sole, il terreno tende naturalmente ad asciugarsi, diventando duro, compatto. Difficile trovare durante la stagione estiva soffici singletrack nel sottobosco, in genere il terreno tipico che si trova in questi mesi è terra compatta con un po’ di ghiaia o di brecciolino sopra, terreno molto insidioso tra l’altro.

Serve quindi tanto tassello? La risposta è no. Essendo il substrato del terreno duro e compatto, un tassello pronunciato è inutile visto che non riesce a penetrarvi. Anzi, un tassello pronunciato può essere anche controproducente, visto che si piega e flette sotto il peso.

Meglio quindi una gomma con tassellatura più bassa, magari con tasselli più piccoli ma fitti, in modo da avere più spigoli a disposizione e mordere meglio sul substrato duro.

Sicuramente quindi la scelta di una gomma scorrevole (intendo con “scorrevole” una gomma con tasselli piccoli, bassi e fitti) è una scelta ottimale per la stagione estiva, soprattutto per il posteriore. Crossmark, Ardent, Larsen, le varie Schwalbe Rocket Ron o le Rocket Razor: sono decine le gomme di questa tipologia, con sezioni più o meno generose.

Chi pratica XC potrà scegliere una gomma scorrevole anche davanti, chi pratica AM o enduro è meglio che accoppi ad una gomma scorrevole dietro qualcosa di più tassellato davanti, magari con una buona tassellatura laterale per avere un buon grip in curva e sulle contropendenze.

…e per i bike park? Il bike park è un terreno insidioso. Con i numerosi passaggi, specialmente durante la stagione secca, è facile che si formi e depositi sui tracciati moltissima sabbia fine o polvere. La polvere è molto insidiosa perchè garantisce pochissimo grip, senza contare le ruote affondano causando spesso rovinose cadute.

In condizioni di polvere quanto abbiamo detto sulle gomme poco tassellate non ha alcun valore. Sulla polvere serve un buon tassello per andare a far presa sullo strato compatto sottostante, proprio come sul fango. Ecco quindi che in park particolarmente polverosi delle gomme da fango o da bagnato possono rivelarsi delle valide alleate: grazie ai tasselli radi e pronunciati penetrano molto bene lo strato di polvere e sabbia andando a prendere sul terreno duro sottostante. Provare per credere!

La sezione

Gomma larga o stretta? Sulla sezione della gomma ci sono diverse filosofie di pensiero.

Da un lato la gomma stretta assicura una miglior scorrevolezza sui terreni compatti ed in generale è più facile da pedalare. Se per chi pratica XC si tratta di una scelta sicuramente vantaggiosa per la stagione estiva, non è detto che lo stesso discorso valga per chi pratica all mountain.

D’estate infatti si tende a salire di quota. Si abbandonano le salite asfaltate e ci si porta verso le alte vette, dove l’asfalto (per fortuna) non c’è ed il suo posto viene spesso preso da ghiaia o terreni rocciosi. Le classiche strade di alta montagna sono quasi sempre delle pietraie.

Una gomma larga può essere d’aiuto in queste situazioni. E’ vero, essendo più grossa sicuramente scorre peggio sul compatto, ma grazie al maggior volume è possibile tenere pressioni di esercizio più basse, la gomma ha una superficie di appoggio maggiore e quindi galleggia meglio, soprattutto su terreni ghiaiosi. Il maggior volume poi migliora il comfort, ma cosa più importante migliora la trazione e l’assorbimento degli ostacoli, il che si traduce in una miglior resa in pedalata sui terreni accidentati.

Provate a percorrere una sassosa militare di alta montagna con una gommina da 2.00 e poi con una 2.35, noterete che con la seconda farete molta meno fatica.

La mescola

Ultimo ma non meno importante parametro è la mescola.

Una credenza piuttosto diffusa tra i bikers è che una mescola morbida assicuri più grip. Ecco perchè si cerca di montare sempre una gomma più morbida davanti ed ecco perchè chi fa discesa utilizza gomme super soft sia davanti che dietro.

Questa da un lato è vero: mescola più morbida significa maggior attrito tra battistrada e terreno, ma bisogna considerare anche la flessione del tassello. Quando il terreno diventa duro e compatto abbiamo detto che il tassello non riesce a penetrarvi. Il peso del rider (più tutto il carico della forza centrifuga o della spinta delle braccia/gambe per caricare la ruota) gravano però sulla gomma, che appoggia solo sui tasselli. Il tassello è di gomma e più la mescola della gomma è morbida più questo tende a piegarsi.

Il risultato? Su un terreno compatto ed asciutto una mescola troppo morbida può far flettere eccessivamente i tasselli, riducendo il grip complessivo della gomma. Il copertone risulta molle, cedevole in curva.

Ecco perchè durante la stagione estiva è meglio montare gomme a mescola più dura. Non essendoci bagnato o terreni viscidi, la mescola morbia serve oggettivamente a poco. Meglio un tassello duro che sia rigido e prenda bene di spigolo senza flettere. Se proprio non riusciamo a fare a meno del grip di una mescola morbida, possiamo sempre puntare su gomme a doppia o tripla mescola. Grazie ad “un’ossatura” di gomma più dura all’interno del tessello, le gomme a mescola differenziata riescono ad avere un battistrada morbido pur evitando la flessione del tassello. Sono però più costose.

 

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