Mattino di Padova – pagina 39 – Domenica 19/01/14
Non é una novità che in certe parti d’Italia ci siano dei vandali che girano su moto da enduro in posti dove é vietato, distruggendo i sentieri e facendo un baccano incredibile. Per qualche strano motivo si sentono dalla parte della ragione, anche se i cartelli e le leggi parlano chiaro. Come al solito in Italia, i controlli non ci sono. Una moto nella quiete di un bosco si sente a chilometri di distanza, eppure difficilmente questi signori vengono fermati e multati.
Vengono spesso tollerati, con la solita scusa del “ma cosa vuoi che sia?” o “che male fanno?”. Eppure se ci sono dei divieti un motivo ci sarà. Non stiamo parlando di Alaska, Sudamerica o del Sahara, ma di un Paese con un’alta densità di popolazione come l’Italia. Ci sono delle regole perché siamo in tanti e se tutti facessero tutto quello che vorrebbero, diventeremmo un manicomio.
EDIT: visto che qualcuno non capisce il senso dell’articolo, sottolineo che non ce l’ho con gli enduristi che girano dove possono farlo, e lungi da me fare di tutta l’erba un fascio.
Ecco cosa é successo sui Colli Euganei qualche giorno fa. Qui, qui e qui trovate le testimonianze di chi c’era. Ma forse questa é la più interessante. Questa la legge vigente per il parco dei Colli Euganei.
Fonte: euganeo.org
Se qualcuno si chiede perché le moto siano vietate in certe zone, ecco un video esplicativo.
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