Si parla di bicicletta come mezzo ecologico che viene usato al posto dell’automobile. Se questo è vero in certi ambiti, come la bici da città per i trasferimenti casa – lavoro, diversa è la situazione quando la bicicletta diventa un oggetto ricreativo, proprio come la mountain bike.
In questo caso sono tanti i biker che caricano la bici in macchina e sono pronti a farsi centinaia di chilometri per raggiungere il posto da cui far partire il giro. In fondo la mountain bike si adatta benissimo a quelle che prima chiamavamo “passeggiate” o meglio, anche gli escursionisti a piedi, che spesso si credono i dententori del premio di ecosostenibilità e dunque i padroni dei sentieri e delle montagne, si fanno lunghe trasferte in macchina per andare in un posto nuovo.
Si perde così una parte del fascino della bici, che è quello di poter percorrere grandi distanze in poco tempo e dunque di poter scoprire posti nuovi anche partendo da casa. Certo, se uno abita in Pianura Padana e ama andare in mountain bike diventa dura, ma fra gravel e bici da argine si riescono a pianificare anelli di grande soddisfazione.
Usando per esempio il nostro strumento di pianificazione su Training Camp, potete addirittura scegliere le strade con meno traffico per eventuali lunghi trasferimenti fino all’inizio dei sentieri. Ultimamente poi le ferrovie si sono organizzate per trasportare le bici.
Qual è la percentuale dei vostri giri che iniziate dalla porta di casa? Sapevate che se iniziate un giro dalla vostra Home Zone di Training Camp potete vincere un soggiorno nelle Dolomiti? Un motivo in più per esplorare angoli della vostra zona a voi sconosciuti.
Foto di copertina di Filippo Macalli.
Spesso preferisco portarmi la bici in auto anche per gli 8-10 km che ho per arrivare alle colline anche se posso arrivarci con delle sterrate o stradine secondarie.
Quando invece sono via parto sempre in bici dal luogo dove sono