Negli ultimi anni troviamo sempre più itinerari in cui è richiesto di portare la bici a spalla per tratti più o meno lunghi, con lo scopo di raggiungere una bella discesa. Se agli inizi spesso si trattava di una frazione del totale della salita, oggi troviamo dei giri in cui i metri in salita fatti in sella sono una piccola parte rispetto al totale.
Uno degli esponenti più conosciuti del “portage” è il nostro Iron Mike, che non disdegna sgroppate da 1000 e passa metri di dislivello, come possiamo vedere in diversi suoi video.
Personalmente vado controcorrente perché, pur non disdegnando qualche tratto con bici a spalla, dopo un po’ mi rompo di portare sta croce. Se ho scelto di andare in bici, è perché lei deve portare me, non il contrario!
Un esempio concreto: il Piz Umbrail. Circa 1 ora di bici a spalla permette di arrivare a 3.000 metri di quota e da lì scendere verso la Svizzera su un sentiero da 1000 e 1 notte. Quello è il limite oltre il quale la mia pazienza nel ravanare la bici finisce.
Con l’avvento delle ebike la cosa diventa ancora più impegnativa se non impossibile, non per niente si chiamano pachidermiche, e chi ha mai voglia di sgropparsi un elefante sulle spalle?
Quindi ribadisco la domanda del titolo: quanto sei disposto a portare la bici a spalla?
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