Approfittando del rientro dalla Superenduro di Sestri Levante, dedichiamo il Tech Corner di questa settimana ad un argomento sicuramente interessante: quali sono i controlli ed i lavori da fare dopo una gara o un’uscita impegnativa?
In gara andiamo infatti a stressare al limite i componenti della nostra bicicletta, nella foga agonistica non si va certo per la leggera. E’ quindi importante, una volta tornati a casa e recuperate le energie, controllare che tutto sia in ordine per evitare spiacevoli brutte sorprese nelle uscite o negli allenamenti successivi.
I controlli e le operazioni di manutenzione che andremo a vedere valgono per qualsiasi gara, dall’XC alla DH. E’ chiaro che diverse tipologie di competizioni stressano differentemente la bicicletta, ma un controllo generale è dovuto in ogni caso.
La prima cosa che dobbiamo fare è dare una pulita generale alla bici. Tubo dell’acqua, secchio, spazzola, spugna, detergente ed olio di gomito.
E’ sempre buona norma lavare la bici prima di metterci mano: molti malfunzionamenti sono infatti causati dallo sporco. Sabbia, polvere e fango inevitabilmente si accumulano dopo un uso intensivo della bici e sono estremamente dannosi per le parti meccaniche.
Chi partecipa a gare enduro, spesso si trova davanti al problema di come togliere i punzoni adesivi e la tabella oraria dal telaio. Sembra una stupidaggine, ma togliere tutti i residui di colla non è sempre facile!
Il segreto per una rimozione facile? Un pochettino di WD 40 spruzzato sull’adesivo (o in alternativa Chante Claire o detergente bici vanno benissimo) ammorbidisce la colla e l’etichetta. Lasciamolo agire qualche minuto.
Con una spatolina in plastica (un vecchio ski pass ad esempio) andiamo a grattar via i residui di carta e colla, spruzzando nuovamente il detergente una volta grattata via la carta e messa a nudo la colla.
Dopo un paio di minuti con una spugna e dello sgrassatore togliamo i residui di colla, ormai ammorbidita.
Sciacquiamo abbondantemente con acqua ed addio punzone e relativa colla!
Con le vibrazioni e le forti sollecitazioni tipiche dei percorsi di gara, le viti tendono ad allentarsi.
E’ vero, rispettando le coppie di serraggio e mettendo frenafiletti dove serve, questo non dovrebbe succedere, ma una controllata ai vari serraggi è d’obbligo dopo una gara.
Una lista lunga, che però richiede pochi minuti di lavoro. Se una vite tende ad allentarsi con facilità è comunque opportuno applicare del frenafiletti.
Controllate le viti, diamo una lubrificazione generale della bici. In fondo l’abbiamo appena lavata ed i vecchi lubrificanti sono andati via con il lavaggio.
La prima operazione che dobbiamo fare è lubrificare opportunamente la catena. Non bisogna infatti mai lavare la bici e poi lasciare la catena bagnata ad asciugare all’aria: si forma ruggine.
Asciughiamo la catena con un panno o meglio con il compressore ed applichiamo, maglia per maglia, l’apposito olio lubrificante adatto alle condizioni del terreno. Visto che in questi giorni è secco, applichiamo dell’olio al Teflon da asciutto.
Applicato l’olio rimuoviamo l’eccesso con un panno.
Applichiamo un po’ di olio spray anche su pedali e sulle molle dei deragliatori. L’olio al silicone è leggero, non fa attaccare lo sporco, ma forma un efficace patina protettiva sul metallo e sulle parti in movimento.
Anche forcella, ammortizzatore e reggisella telescopico meritano una bella pulita.
Applichiamo sullo stelo una spruzzata di olio al silicone. L’olio al silicone faciliterà la pulizia dello stelo, facendo scivolare via anche i residui di sporco più ostinati. Inoltre lascerà una patina lubrificante che migliorerà la scorrevolezza della sospensione, almeno alle prime pompate.
Spruzziamo l’olio in abbondanza e rimuoviamo l’eccesso con un panno o un pezzo di carta. Puliamo con cura i raschiapolvere, eliminando tutto lo sporco e la polvere depositati su di essi. L’olio al silicone che si depositerà sulla gomma svolgerà un’efficace azione protettiva e nutriente.
Questo trattamento (sollevare il raschiapolvere e far colare dentro l’olio) è da evitare su reggisella ed ammortizzatori, che hanno tenute diverse da quelle delle forcelle.
Uno dei componenti più sollecitati durante una gara di qualsiasi tipologia è la trasmissione, che merita quindi tutta la nostra attenzione.
Il primo controllo che dobbiamo fare è che il deragliatore sia dritto, ovvero che il forcellino non sia piegato. Basta poco: una caduta, una ramata o una sassata per piegare il forcellino e causare malfunzionamenti del cambio.
Controlliamo poi, sia sul deragliatore anteriore che su quello psoteriore, che la cambiata sia efficiente e precisa su tutti i rapporti, eventualmente regoliamo la tensione del cavo di conseguenza. Può capitare che si allenti.
Controlliamo poi le viti di regolazione di fine corsa e soprattutto la vite di regolazione della distanza del deragliatore posteriore, quella vite che regola la distanza della puleggia superiore dal pacco pignoni: tende facilmente ad allentarsi e se la puleggia arriva a toccare sul pacco pignoni, il cambio rischia di danneggiarsi seriamente perchè risucchiato dalla rotazione della ruota. Inutile ricordare invece che cosa succede se il fine corsa superiore è mal regolato…
Anche le ruote non vengono risparmiate durante la gara.
Come prima cosa controlliamo la corretta centratura, assicurandoci che la ruota sia dritta.
Effettuiamo la regolazione del caso, prestando particolare attenzione ad eventuali raggi molli o danneggiati che potrebbero causare problemi di centratura.
Da non dimenticare poi i freni. E’ vero che si dice che per andar forte non bisogna usarli, ma in realtà discese lunghe e continue sono molto stressanti per l’impianto.
Il primo check che andiamo a fare sono le pastiglie ed il loro stato di usura. C’è ancora abbastanza materiale d’usura per andare avanti o è il caso di cambiarle? In questo caso essendo praticamente nuove possono andare avanti per ancora molti chilometri.
Cogliamo l’occasione per pulire in maniera accurata i dischi, dopo aver applicato l’apposito prodotto pulente. Uno dei segreti per far andar bene gli Avid è pulire regolarmente di dischi, eliminando la patina nera che inesorabilmente si forma.
Controllate le altre parti è ora di dare una controllata generale, alla ricerca di eventuali crepe e rotture. E’ un’operazione che spesso si tralascia, ma è estremamente importante ai fini della sicurezza, specialmente dopo periodi di uso intensivo o cadute violente.
Controlliamo anche il corretto funzionamento di reggisella telescopico, delle sospensioni e che il manubrio giri liberamente senza grattare. Questo significa che la serie sterzo è ancora in ordine. Diamo un’occhiata anche che le leve siano posizionate correttamente: se siamo caduti possono essersi girate o spostate.
Sono iniziati gli sconti del Black Friday, andiamo a vedere alcuni affaroni. Se trovate altri…
EXT presenta la Vaia, la sua forcella a steli rovesciati a doppia piastra di cui…
La seconda bici in alluminio di Atherton Bikes è la S.150. Eccovi tutti i dettagli.…
Abbiamo le gare di XC, di Downhill, di Enduro, ma nessuna di All Mountain. Con…
Della serie "front cattive", eccovi la Kona Honzo in acciaio di Livijus75, con tanto di…
Mondraker presenta la Arid Carbon, una gravel con telaio in carbonio, la prima del marchio…