E’ arrivato il momento della prima Superenduro stagionale, il circuito di Enduro italiano che tutti amiamo è tornato a Sanremo per una gara epica e dal profilo internazionale!
Anche per me questo è un ritorno, qui a Sanremo infatti corsi la mia prima gara di Enduro era il 2012 e “trascinato”, nel vero senso della parola, da un gruppo di amici, partecipai alla prima Superenduro “Sprint” che partiva proprio da qui, dal villaggio dei Fiori e si sviluppava lungo gli stessi trails di Coldirodi.
Parliamo di questa gara, non una Sprint ma un’EWS Qualifier ossia uno dei tre eventi italiani che permettono l’acquisizione dei punti necessari per potersi qualificare all’Enduro World Series. Molti infatti gli stranieri al via e con 400 riders iscritti da ben 14 nazioni Sanremo fa segnare il tutto esaurito.
La Gara si preannuncia bella tosta: 50km, 1600mt di dislivello pedalato e quattro prove speciali consecutive, non è previsto infatti il Controllo Orario a metà gara e la possibilità di rifornirsi e sistemare la bici ai paddock . I sentieri sono tecnici e molto fisici, qui la strategia di gara conta e il set up della bici è fondamentale!
Ho preparato la mia Reign dotandola di tutto il necessario per sopperire ad eventuali forature o piccoli guasti meccanici, un’eventualità non così remota qui a Sanremo dove il terreno è insidioso e con molte rocce.
Multitool integrato nel portaborraccia, Samurai Sword per la riparazione della gomma, pompetta e classica camera d’aria legata sul telaio: questo il mio kit di sopravvivenza! Parto nella top30, il mio orario di partenza è fissato alle 10.30 e l’orario di arrivo è previsto alle 17.00. Sono quasi 7 ore in bici, per questo la strategia è importante a meno che tu non sia l’atleta più in forma del momento ma non è il mio caso!
La PS 1 mi piace. E’ molto lunga, e con due parti pedalate dove posso far riposare le mani e riprendere la concentrazione per la parte discesista successiva. Decido di dare tutto quello che ho e vedere come sono messo. Chiudo con un buon tempo, 25esimo assoluto, il feeling con la bici e il terreno super polveroso è buono, anche se non mi sento in formissima e fa un gran caldo sono fiducioso e risalgo per la seconda prova.
La PS 2 è la più breve è tutta discesa e si va molto forte, in prova non mi ero trovato molto a mio agio ma so che se non voglio rischiare di perdere posizioni devo dare tutto. Guido forte e cerco di spingere ma in una delle nuove varianti del sentiero scivolo e cado. Riesco a tenere la bici e non farla rotolare giu’ dal sentiero, mi rialzo subito e riparto cercando di riprendere il ritmo e la concentrazione. Per fortuna la caduta non è stata rovinosa e credo di non aver perso più di 4/5 secondi. La gara è ancora lunga e si risale di nuovo in cima per la PS 3
Supergravity è un vero tripudio di discesa più di 6 minuti di pietre e sassi, le mani iniziano velocemente a far male, cadere è un attimo e la parte più insidiosa è sulla seconda parte del trail, dove ho bucato in prova e non voglio rischiare di ripetermi . Decido di non dare il massimo qui ma di guidare pulito cercando di non fare errori per poter giocarmi tutto nell’ultima PS.
La strategia sembra funzionare, riesco a non bucare e senza prendermi rischi sono sempre vicino alla top30 perdendo solo qualche posizione. Si risale per l’ultima speciale. Fa un caldo che si scoppia, le gomme sembrano incollarsi sull’asfalto, sto per avere i crampi e non ne posso più di rifare la stessa strada in salita, ma questo è l’enduro !
Ci sono, sono in cima, manca solo una PS e poi posso andare a farmi un bagno in mare. Ma non sono ancora in spiaggia: devo fare più di 400mt di dislivello in discesa per arrivarci e devo farlo più veloce che posso. Questa speciale è lunga e molto fisica con due parti pedalate, mi sono risparmiato durante tutta la ps 3 per avere ancora un po’ di energie da giocarmi adesso e sento che posso dare tutto.
3..2..1.. Via, parto subito forte, passo la parte pedalata iniziale e cerco di non fare errori nella sezione tecnica, sono stanco ma continuo a guidare. Bene ho passato anche questa ora inizia lo stradone sterrato in discesa e poi l’ultimo strappo pedalato. Cerco di ripetermi in testa i continuare a spingere fino in fondo, dai ci sono quasi. Finito!
20esimo assoluto su questa PS il miglior risultato di oggi, riesco a conquistare un combattuto podio di categoria, e la 26esima posizione assoluta: la strategia ha funzionato !
Vince la gara il fortissimo pilota francese Florian Nicolai davanti ad Alex Lupato il più informa degli italiani, e Matteo Raimondi che sembra essere tornato molto competitivo!
È stato un bellissimo weekend, sono soddisfatto di come ho interpretato questa gara, che ha messo tutti a dura prova. Ci vediamo a Calestano per la seconda tappa del Superenduro !