La Rampage 2018 verrà ricordata come una delle più difficili, soprattuto per una concomitanza di eventi quali giorni di pioggia durante la preparazione delle linee su una nuova montagna vergine, vento durante le prove (comprese quelle del mattino prima della gara) e salti finiti all’ultimo momento e provati pochissimo. Diversi atleti non avevano mai percorso interamente la propria linea prima della gara.
La mattina dell’evento.
Vinny T si mette in posizione per le prove del mattino.
Brett Rheeder guarda l’enorme drop su cui farà un backflip durante le finali. Nelle prove era caduto.
Szymon Godziek è stato il primo a partire. Modalità kamikaze, infatti è caduto.
Brendog è stato quello con la linea più incredibile di tutti, con un sapore di Rampage old style che è piaciuto tantissimo al pubblico.
La sua ormai famosa roccia.
Non poteva mancare un canyon gap nella sua linea.
Vinny T hè caduto durante la sua prima discesa. Si rifarà con la seconda.
Aggy usciva da un lungo periodo di infortuni, per cui se l’è presa “comoda”. Sempre se si può dire così alla Rampage.
Molto bella la sua sezione di tre salti in sequenza, di ispirazione sciistica.
Semenuk aveva costruito una linea spettacolare.
Purtroppo è caduto due volte su un 720 costruito all’ultimo minuto. Una volta arrivando corto e l’altra troppo lungo.
Il vento alla mattina della gara è stato il motivo del posticipo di 2 ore, oltre al fatto che gli atleti volevano provare le linee.
Adolf Silva. Un nome da segnare per il futuro.
Andreu Lacondeguy ha messo il turbo durante la sua seconda discesa, nel tentativo di battere Rheeder. Purtroppo è arrivato corto sull’ultimo salto.
Carson Storch ha chiuso un 360 enorme ma è caduto entrambe le volte sulla sua linea.
Brett Rheeder sul salto in alto.
Rheeder con un enorme corked flat drop flip. Un trick che lo ha aiutato a vincere questa edizione della Rampage.
Kurt Sorge si era fatto male durante le prove della mattina, così ha “semplicemente” saltato dritto sui suoi enormi drop. A quanto pare aveva altri piani…
Ethan Nell, il local, chiude di nuovo al terzo posto. Due partecipazioni alla Rampage, due podi.
Il manubrio di Kyle Strait non era dritto durante questo enorme suicide no hander della sua prima run.
Ma lo era durante la seconda discesa.
Tom Van Steenbergen ha chiuso un back flip su uno dei salti più grandi, cosa che gli ha fatto vincere il best trick.
Reed Boggs. Notate l’autostrada che ha per atterrare. Grande lavoro degli spalatori.
Tommy G.
Jordie Lunn ha avuto problemi di stomaco nei giorni prima della gara e non si sentiva bene. Ha preferito dunque lasciar stare alcuni salti della sua linea.
Dale Womack, il boss della montagna.
T-Mac è caduto nella sua prima run.
Ma nella seconda ha chiuso questo drop enorme.
L’altra parte della famiglia McCaul. Cam ha fatto il commentatore anche quest’anno.
Tommy G nel suo double drop.
Dicevamo che alla fine è stata una battaglia fra Rheeder e Lacondeguy. Qui il momento in qui lo spagnolo è arrivato corto e ha dovuto dire addio alle velleità di vittoria.
Rheeder – Victory lap.
McGazza award per Brendog!
Best trick per Tom VanSteenbergen… senza alcuna discussione.
Doccia di champagne per i primi tre.
Winning bike.
Ci si vede l’anno prossimo, Rampage!
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